Le grandi rivalità della storia della Formula 1: Mansell contro Piquet


Due grandi piloti, due indiscussi personaggi della Formula 1 nella stessa squadra. Il pilota più istintivo contro il più calcolatore. Una lotta fratricida che costò il titolo mondiale ad una Williams perfetta: Nigel Mansell contro Nelson Piquet

Lo scontro tra due piloti che non si sopportavano, entrambi tanto veloci in pista quanto iconici fuori. Due piloti che si trovarono compagni di squadra a bordo di una vettura fantastica. Uno, Nelson Piquet, così furbo da aver già vinto due campionati pur vincendo solo tre gare a stagione. Un calcolatore, abile a conquistare punti in ogni circostanza e a dosare i rischi in pista. L’altro, Nigel Mansell, testardo e che faceva tutto di testa sua. La sua guida era l’istinto che lo portava a fare grandi gare ma anche errori clamorosi. La lotta tra i due segnò il bienno 1986-1987. E questo scontro fraticida fece perdere alla Williams un mondiale già vinto.

Mansell ha solo un anno in meno di Piquet ma le loro carriere, a fine 1985, non potrebbero essere più diverse. L’inglese ha corso cinque anni in Lotus, arrivando solo cinque volte a podio e non cogliendo neanche un trionfo, prima del passaggio in Williams nel 1985. Mansell crede nel rilancio del team inglese, che dopo il titolo del 1982 ha vissuto dei difficili 1983 e 1984. Il baffo più famoso del paddock infatti ha vinto due gare al primo anno in Williams e nel 1986 vuole candidarsi tra i pretendenti al titolo. Piquet invece ha già vinto due titoli mondiali con la Brabham. Il brasiliano ha deciso di passare in Williams dopo due anni in cui ha potuto giocarsi solo qualche successo di tappa ma non il titolo.

La Williams 1986 è la vettura perfetta con la squadra perfetta, apparentemente nulla può andare storto. I test sono dominati e il favorito per il titolo è Piquet. I boss del team vanno da Mansell e gli dicono chiaramente che dovrà fare il secondo al brasiliano. L’inglese invece fa di testa sua e dichiara che se la giocherà apertamente con il compagno di squadra.

Si inizia in Brasile e Piquet dimostra subito a Mansell di essere un pilota più completo. L’inglese si schianta nel tentativo di passare Senna, mentre Piquet aspetta il momento propizio e si porta a casa il successo. A Jerez però Piquet rompe, ma il rivale non riesce a vincere e viene beffato da Senna per 15 millesimi. La macchina perfetta non è così perfetta perchè a San Marino Mansell rompe e Piquet deve accontentarsi del secondo posto per problemi tecnici. A Monaco la vettura non va e i due piloti portano a casa pochissimi punti. In casa Williams sale l’allarme, perchè in classifica primo e secondo sono Prost e Senna. Sia la McLaren che la Lotus hanno puntato su un solo pilota e la cosa sta pagando.

Piquet comunque si sta mostrando nettamente superiore al compagno ma l’inglese sta per iniziare un periodo strepitoso. Nelle successive cinque gare Mansell vince quattro volte e si accontenta di un piazzamento nell’ultima circostanza. Piquet in queste gare coglie solo tre podi e perde molto terreno in classifica. In Inghilterra poi Mansell lo ha battuto in un corpo a corpo e ora tutte le attenzioni del team sono concentrate su di lui che può vantare 18 punti di vantaggio in classifica. In Germania inizia la riscossa di Piquet, che vince sul difficile Hockenheimring e poi si ripete a Budapest dopo un sorpasso capolavoro su Senna. Mansell conquista due podi e rimane in vetta alla classifica. Sia Prost che Senna sono molto costanti nei risultati e sono ancora vicini in classifica. Ma in Williams nessuno si preoccupa, la superiorità della vettura è così schiacciante che il titolo sarà una questione tra i soli Mansell e Piquet.

Dopo la gara sfortunata in Austria, in cui entrambi rompono il motore, mancano quattro gare. La sfida tra i due è sempre più intensa. A Monza è corpo a corpo tra Piquet e Mansell, con il brasiliano che ha la meglio e si porta a cinque punti dall’inglese. In Portogallo è Mansell-show, con l’inglese che domina. Piquet è solo terzo e a due gare dalla fine ha dieci punti di ritardo dal compagno-rivale. Prost, terzo in classifica, è ad un solo punto da Piquet. Un campanello d’allarme in casa Williams? Assolutamente no vista la superiorità del mezzo. In Messico il francese conquista un prezioso secondo posto e si avvicina pericolosamente in classifica. In casa Williams non danno ordini di squadra e Piquet toglie punti a Mansell. Si deciderà tutto ad Adelaide. Nella sfida tra Piquet e Mansell però c’è un intruso, perchè Prost è ancora matematicamente in corsa per il titolo, anche se la sua macchina non è all’altezza di quella dei due sfidanti.

A Mansell basta arrivare sul podio ad Adelaide per vincere il titolo. L’inglese fa la pole e blinda il titolo. In gara va in fuga Keke Rosberg, all’ultima corsa della carriera, e Prost è attardato da una foratura. Mansell quindi gestisce comodamente il terzo posto e si gode gli ultimi giri che lo separano dal titolo. All’improvviso una gomma di Rosberg scoppia. Il titolo è ancora più vicino e Mansell si fa sfilare da Prost. A poco più di 15 giri dalla fine il dramma. La gomma di Mansell scoppia sul rettilineo e l’inglese deve ritirarsi. Piquet è costretto ai box per evitare lo stesso problema. Alain Prost vince la gara e si laurea campione del mondo. La lotta interna tra i due Williams ha portato al team inglese una cocente sconfitta.

Il 1987 inizia esattamente come era finito il 1986. In Brasile sia Piquet che Mansell vengono limitati da problemi e vince Prost. Per la Williams è un incubo continuo, anche se la superiorità del team inglese è ancora più ampia rispetto all’anno precedente. Le cose però vanno di male in peggio. Ad Imola Piquet rischia la vita in un incidente. A salvare il team ci pensa Mansell che vince la gara e si prende il primato in classifica. Le due gare successive però l’inglese si ritira e Piquet raccoglie solo sei punti. Prost e Senna sono di nuovo davanti in classifica e gli spettri del 1986 tormentano i due piloti Williams. In America le cose non migliorano, Senna vince e allunga in classifica. Già perdere il titolo con la vettura del 1986 era difficile ma farlo con quella del 1987 pare quasi impossibile.

In Francia Piquet sta dominando la gara ma Mansell, incurante del fatto che è indietro in classifica, attacca il compagno e vince la gara dopo un bel duello, rilanciandosi per il titolo. Si arriva a Silverstone, casa di Mansell. Piquet domina le qualifiche e va in fuga in gara. Mansell tenta la carta di montare gomme più fresche del rivale ma a trenta giri dalla fine ha mezzo minuto di ritardo. E qui inizia la leggenda. Il leone inglese inizia a girare oltre un secondo più veloce al giro del compagno di squadra. A tre giri dalla fine i due sono incollati. Sul rettilineo dell’“Hangar Street” Mansell tenta l’attacco all’esterno. Piquet gli chiude la porta, ma quella del rivale era solo una finta. L’inglese infatti si è lanciato all’interno del brasiliano e ha concluso un sorpasso straordinario e destinato alla leggenda. La vittoria di Mansell e il secondo posto di Piquet hanno riportato i due a pari punti.

In Germania e in Ungheria Mansell è perseguitato dalla sfortuna. Ad Hockenheim l’inglese rompe a metà gara mentre sta lottando per il primo posto, a Budapest un problema ad una gomma gli toglie una vittoria certa a cinque giri dalla fine. Piquet vince entrambe le gare e allunga in classifica. In Austria Mansell si inventa un altro sorpasso assurdo su Piquet. Il brasiliano vince a Monza e si porta a più venti dal rivale a cinque gare dalla fine. In Portogallo la sfortuna di Mansell continua e Piquet, terzo al traguardo, allunga ulteriolmente. In Spagna e in Messico il leone inglese non ha problemi e demolisce gli avversari. A due gare dalla fine si è riportato a soli 12 punti da Piquet. A Suzuka la corsa al titolo di Mansell si ferma contro le barriere di protezione. L’inglese sbatte durante le prove ed è costretto a saltare il finale di stagione per problemi fisici. Piquet nelle ultime due gare rompe due volte. Questo non fa che aumentare i rimpianti di Mansell, che senza quell’incidente probabilmente sarebbe riuscito a prendersi il titolo.

In ogni caso la rivalità tra i due termina a fine 1987. Il brasiliano lascia la Williams, cosa che a fine 1988 farà anche Mansell. I due si incroceranno in pista per un ultimo duello (vinto da Piquet) solo in Australia nel 1990 ma non lotteranno più per il titolo. Piquet non vincerà più titoli mentre Mansell riuscirà a conquistare il tanto sognato campionato del mondo solo nel 1992, tornato sulla sua Williams. Nel corso delle loro carriere i due non sono mai andati d’accordo e le loro sfide sono sempre state molto accese, sfide tra due dei più grandi piloti di sempre: Nigel Mansell e Nelson Piquet. (DDS)

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