Le grandi rivalità della storia della Formula 1: Senna contro Prost atto secondo


Il cuore della rivalità motoristica più famosa di sempre, gli anni degli scontri e degli incidenti in pista e delle polemiche fuori. La parte più accesa dello scontro che ha cambiato la Formula 1: Ayrton Senna contro Alain Prost

Ayrton Senna si è laureato campione del mondo di Formula 1 1988 dopo un lungo scontro con il compagno di squadra Alain Prost. Il francese è seccato e non riesce ad accettare di essere stato battuto dal giovane pilota brasiliano. Prost nel 1988 ha fatto più punti di Senna ma ha perso il titolo a causa della regola degli scarti, che vuole che per la classifica finale valgano solo i migliori 11 risultati. Il francese aveva realizzato più punti ma ha dovuto scartare parecchi risultati ed è terminato dietro al brasiliano in classifica.

Il 1989 però deve essere l’anno in cui rimettere le cose in chiaro. Prost inizia la stagione con un solo scopo: avere la meglio su Senna. Il mondiale inizia in Brasile e nuovamente tutti danno per favorite le due Mclaren Honda. A sorpresa però è Mansell su Ferrari a vincere. Poco male per Prost, giunto secondo, visto che Senna si è ritirato. La Mclaren, nettamente superiore, non ha di certo paura della Ferrari e il francese ha subito conquistato ottimi punti per la classifica.

La seconda gara si corre a San Marino e Senna fa la pole davanti a Prost. Prima della gara i due compagni di squadra fanno un accordo, chiunque sarà davanti alla prima curva non sarà attaccato dall’altro nel corso del primo giro. Prost è un fulmine al via e si prende la vetta ma Senna non rispetta il patto e lo attacca alla Tosa, cogliendolo di sorpresa e tornando davanti. Il brasiliano vince davanti al francese e iniziano le polemiche. Senna, nonostante ci siano testimoni, nega l’accordo con Prost. La rivalità tra i due, che prima era solo in pista, si sposta anche fuori. Tra Senna e Prost è nato l’odio e i due rifiutano addirittura di rivolgere parola all’avversario.

Senna domina e vince a Monaco davanti a Prost per poi ripetersi in Messico, mentre il rivale è solo quinto. Dopo la gara messicana Prost grida al complotto e accusa la Mclaren di favorire Senna, garantendogli una vettura dotata di un motore Honda più performante rispetto al suo. Il brasiliano è in testa al campionato e pare inarrestabile ma nelle quattro gare successive si ritira in ogni circostanza. Prost invece vince negli Stati Uniti, in Francia e a Silverstone, mentre in Canada è costretto al ritiro. In ogni caso il francese si è ripreso la vetta della generale e a metà stagione ha 20 punti di vantaggio sul rivale.

Senna vince in Germania e in Belgio e arriva secondo in Ungheria. Prost raccoglie due secondi posti e un quarto, vedendo la propria leadership ridotta a 11 punti prima di Monza. In Italia Senna domina ma rompe il motore, lasciando la vittoria a Prost. Il francese però a fine gara è scoraggiato. A Monza il dominio di Senna è stato troppo grande per poter essere spiegato senza pensare male. Vari piloti del circus dichiarano che ormai è chiaro come Mclaren e Honda stiano favorendo Senna e di come la macchina di Prost non sia all’altezza di quella del compagno di squadra. Quando non ha problemi il brasiliano stravince, come in Spagna, mentre Prost, che ha annunciato il suo passaggio in Ferrari per il 1990, ha una macchina sempre meno performante.

A due gare dalla fine Prost sarebbe irraggiungibile in classifica ma l’assurda regola degli scarti fa sì che Senna con due vittorie sarebbe campione del mondo. A Suzuka Senna fa l’ennesima pole ma al via rovina tutto e Prost si invola al comando. Il brasiliano è scatenato e a sette giri dalla fine tenta l’attacco sul francese, che chiude bruscamente la traiettoria al rivale, e i due si toccano. Prost si ritira mentre Senna rientra in pista tagliando una curva e vince la gara. I commissari però decidono di squalificare il brasiliano per il taglio effettuato e Prost è campione del mondo.

Senna è furioso e accusa il francese di aver causato volutamente l’incidente. Il brasiliano se la prende anche con la Federazione accusandola di aver manipolato l’esito del campionato per favorire Prost, facendo notare come il capo della Federazione sia francese proprio come il suo avversario e suo amico personale. Le polemiche vanno avanti per tutto l’inverno con Senna che minaccia il ritiro dalle corse e la Fedazione che minaccia di toglierli la superlicenza, necessaria per correre. Alla fine però non cambia nulla e il mondiale 1990 inizia con Senna in Mclaren e Prost, campione in carica, in Ferrari. L’episodio di Suzuka ha inasprito ancora di più i rapporti tra i due e il loro odio è sempre più grande.

Il mondiale inizia negli Stati Uniti e Senna vince mentre Prost si ritira. Il francese si vendica trionfando in Brasile, mentre il rivale è solo terzo. A San Marino succede di tutto e nessuno dei due contendenti iridati riesce ad andare a podio, anche se Prost riesce a guadagnare tre punti. Senna domina a Monaco e in Canada, Prost conquista solo un quinto posto ma è implacabile nelle tre gare successive, vincendo in Messico, in Francia e a Silverstone, mentre il rivale deve accontentarsi solo di due piazzamenti a podio. A metà stagione Prost è in testa alla generale con due punti su Senna.

Il brasiliano è impacabile nelle gare successive e vince in Germania, a Spa e a Monza, mentre giunge secondo in Ungheria. Prost deve accontentarsi di due secondi posti, un quarto e un ritiro, scivolando a 16 punti dal rivale in classifica. Durante il fine settimana a Monza comunque succede l’impensabile. Nel corso di una conferenza stampa Senna propone la pace a Prost. Il francese accetta e i due si stringono la mano, ponendo così apparentemente fine alle loro ostilità. La pace di Monza però si rivelerà ben presto finta.

In Portogallo Mansell, compagno di Prost, ostacola il francese e Senna ne approfitta per guadagnare altri due punti in classifica. Tutto si riapre in Spagna, con la vittoria del francese e il contemporaneo ritiro del brasiliano. A due gare dalla fine Senna ha solo nove punti di vantaggio su Prost e ancora una volta Suzuka rischia di essere decisiva. Le polemiche non mancano già nelle qualifiche. Senna fa la pole ma non è contento del fatto che il poleman debba partire dal lato sporco della pista. I commissari però rifiutano la sua proposta di cambiare le postazioni in griglia. Alla partenza Prost brucia Senna e prende il comando ma il brasiliano alla prima curva centra il rivale. I due si ritirano e Senna è campione del mondo.

Nascono subito nuove polemiche e Senna le alimenta facendo capire di aver causato volutamente il contatto per vendicare quanto successo l’anno precedente sempre a Suzuka. In ogni caso il brasiliano non riceve penalità e si tiene il titolo. La rivalità tra Prost e Senna è sempre più grande e, con le due gare di Suzuka, è gia leggenda. Chi si aspetta il quarto capitolo della loro lotta nel 1991 però resterà deluso. Per un paio di anni le strade dei due grandi rivali non si incroceranno in pista, poi nel 1993 lo scontro tra i due ripartirà e la storie di Senna e Prost si intreccieranno fino al tragico incidente di Imola… (DDS)

Le gran­di ri­va­li­tà del­la sto­ria del­la For­mu­la 1 (Pun­ta­te pre­ce­den­ti)

Gra­ham Hill con­tro Jim Clark

Al­ber­to Asca­ri con­tro Juan Ma­nuel Fan­gio

Bra­b­ham con­tro Hul­me

Stewart con­tro Fit­ti­pal­di

Lau­da con­tro Hunt

Man­sell con­tro Pi­quet

Senna contro Prost (1)

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