Telenovela scuola media Don Giussani: progetto definitivo pronto…con riserva!


Il 3 aprile scorso, dopo un lungo e tortuoso iter tra interminabili tempi morti e affidamenti di servizi a soggetti esterni, è stato approvato il progetto definitivo per l’adeguamento sismico della scuola media di Monticelli. Che, però, è “conforme con riserva”

La montagna ha partorito il topolino. L’interminabile emergenza coronavirus ha inevitabilmente fatto passare sotto silenzio l’approvazione da parte dell’amministrazione comunale di un atto molto importante e ancor più atteso. Dopo quasi 3 anni è finalmente pronto il progetto definitivo dei lavori di adeguamento sismico della scuola media Don Giussani di Monticelli, chiusa perché dichiarata inagibile dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. Nei giorni scorsi è stata, infatti, pubblicata sull’albo pretorio on line la delibera di giunta n. 49 del 3 aprile “Ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione n. 33/17 – D.L. 189/2016 art. 32 Id. 262.

Approvazione in via tecnica del progetto definitivo relativo ai lavori di adeguamento sismico dell’edificio scolastico Scuola media Don Giussani sito nel quartiere Monticelli di Ascoli Piceno”. Purtroppo, però, c’è poco da festeggiare perché, sembra incredibile solo ad immaginarlo, nonostante una gestazione così lunga, praticamente un record, il progetto è risultato non pienamente soddisfacente, visto che all’interno della stessa delibera viene specificato che il progetto stesso è stato giudicato “conforme con riserva” in quanto alcune delle osservazioni che erano state sollevate non sono state rimosse.

Per giunta per il momento stiamo ancora parlando del procedimento all’interno dell’amministrazione comunale, quindi i problemi e le riserve potrebbero moltiplicarsi. Perché, è bene ricordarlo, ora il progetto definitivo dovrà essere inviato all’Ufficio ricostruzione che, dopo averlo vagliato, dovrà dare il definitivo via libera in modo che l’amministrazione comunale possa poi attivare il successivo livello progettuale (progetto esecutivo, indizione della gara di appalto, ecc.).

Vale la pena ricordare che nel corso del Consiglio comunale del 17 dicembre il sindaco Fioravanti, in merito all’iter dell’intervento per l’adeguamento sismico della Don Giussani, aveva affermato che “il Comune sta aspettando la validazione del progetto definitivo da parte dell’Ufficio speciale per la ricostruzione per dare finalmente il via all’appalto”. In altre parole il primo cittadino sosteneva che il progetto definitivo era stato predisposto e già inviato all’Ufficio ricostruzione e che, di conseguenza, si stava aspettando il via libera per poi proseguire nell’iter progettuale.

Una clamorosa bugia, come avevamo anticipato in seguito alla verifica degli atti ufficiali dell’Ufficio regionale e alle ricerche effettuate dal consigliere comunale Ameli (vedi articolo “Il giallo della scuola Don Giussani di Monticelli”), come ora conferma inequivocabilmente quella delibera. Che, nella relazione istruttoria allegata, ripercorre tutto l’iter progettuale, dal momento dell’approvazione dell’Ordinanza del Commissario straordinario del governo per la ricostruzione n. 33 dell’11 luglio 2017 (quella che di fatto ha assegnato il finanziamento di oltre 5 milioni di euro per la Don Giussani) fino all’ultimo atto, appunto la delibera stessa del 3 aprile.

Una vera e propria telenovela, tra incomprensibili incastri, interminabili “tempo morti” e la diffusione sensazione che il caos e la disorganizzazione da 3 anni regnano sovrani. Il quadro finale che ne deriva è quello di un’amministrazione comunale incapace di programmare e di gestire un intervento così importante, al punto da dover affidare all’esterno l’incarico per redigere il progetto e, poi, anche per la verifica del progetto stesso (che, per altro, successivamente deve essere verificato anche dall’Ufficio ricostruzione). E, soprattutto, che, non si capisce per quale motivo, riesce sempre ad allungare a dismisura i tempi per qualunque cosa debba fare.

Come, ad esempio, dimostra il fatto che sono dovuti passare 14 mesi dall’ordinanza del Commissario prima di vedere approvato, dalla precedente giunta comunale, il progetto di fattibilità dell’intervento (delibera n. 185 del 6/9/2018). Una settimana dopo, con la determina n. 2629, venivano approvati gli atti di gara per l’affidamento dei servizi tecnici inerenti la progettazione definitiva ed esecutiva. Nei quali, tra l’altro, si stabiliva che l’aggiudicatario della gara avrebbe poi avuto massimo 80 giorni di tempo per consegnare gli elaboratori progettuali (ovviamente a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di affidamento) e che le offerte dovevano essere presentate entro il 10 ottobre 2018, con apertura delle buste e valutazione delle offerte stesse il giorno successivo (11 ottobre).

Per motivi come al solito sconosciuti, però, per vedere aggiudicare l’incarico (ad una Rtp della provincia di Napoli) dovranno passare 7 mesi e mezzo (22 maggio 2019). Il contratto di affidamento verrà siglato due mesi dopo (con la nuova giunta comunale guidata dal sindaco Fioravanti), esattamente il 30 luglio 2019. Con oltre un mese di ritardo rispetto a quanto stabilito dal bando di gara, il 28 novembre successivo il capogruppo della Rtp consegnava al Comune il progetto definitivo. Sulla base di quanto previsto dall’art. 26 del Codice dei Contratti pubblici, però, tale progetto, prima di essere approvato e inviato all’Ufficio ricostruzione, doveva essere sottoposto alla verifica della rispondenza degli elaborati progettuali, nonché alla loro conformità alla normativa vigente.

Da parte dell’amministrazione comunale stessa, se dotata di un sistema interno di controllo di qualità. Di cui, evidentemente, il Comune di Ascoli è sprovvisto, visto che è dovuto ricorrere all’affidamento della verifica di validazione ad una società esterna, incaricata il 19 dicembre 2019 con determina n. 4156. Dopo uno scambio di osservazioni e contro osservazioni, il 6 febbraio scorso finalmente la Rtp incaricata ha trasmesso il progetto definitivo aggiornato. Il 18 marzo scorso, poi, la società incaricata ha stilato il Rapporto Finale di verifica nel quale ha espresso il giudizio “Conforme con riserva” per la permanenza di osservazioni procrastinate alla successiva fase progettuale.

Al riguardo – si legge nella relazione allegata alla delibera – si evidenzia che, al fine di dare corso al procedimento di approvazione del livello progettuale definitivo e attivare le successive fasi di decretazione da parte dell’Usr e della Regione Marche, le non conformità rilevate e le osservazioni indicate (che per la loro specifica natura non rivestono particolare incidenza rispetto all’attuale fase procedimentale), potranno essere prese in considerazione dai progettisti nella fase di redazione del progetto esecutivo”.

In sostanza anche l’amministrazione comunale si rende conto che, dopo quasi 3 anni, è comunque il caso di provare a procedere, anche se il progetto è ancora da rivedere. Certo che dopo un’attesa così lunga e dopo aver delegato alcune importanti funzioni a società esterne era quanto meno lecito attendersi qualcosa di più. In ogni caso, vista la situazione, bisogna accontentarsi del fatto che almeno l’iter progettuale finalmente riparte. Certo, se si pensa che alcuni degli interventi approvati e finanziati da quella stessa Ordinanza del Commissario straordinario addirittura sono già stati completati e che per altri sono in corso i lavori, viene un senso di sconforto. Ma nulla di nuovo e di strano, il Comune di Ascoli da questo punto di vista è un mondo a parte, ha tempi e ritmi che definire “messicani” è un eufemismo.

Comunque ora, inviato il progetto all’Ufficio ricostruzione, sperando che non vengano sollevate ulteriori osservazioni, una volta ottenuto il via libera l’amministrazione comunale dovrà predisporre il progetto esecutivo poi, sulla base di quel progetto, anche il bando di gara per l’affidamento dei lavori. In altre parole, considerando anche la situazione che stiamo vivendo, sarebbe già tanto se i lavori stessi partissero tra le fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo.

Vale la pena ricordare che nel piano delle opere pubbliche 2020 sindaco e assessori, per quanto riguarda la scuola media Don Giussani, avevano fissato di inizio lavori entro giugno 2020 (e, in maniera a dir poco paradossale, quella di fine lavori al 30 settembre 2020). Superfluo aggiungere altro.

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