Le ultime ore di surreale follia prima del ritorno al solito grigiore per il regno di Ugualos


Dopo finte inaugurazioni, improbabili autocelebrazioni e promesse fatte 5 anni fa riproposte come se nulla fosse, il sindaco chiude una surreale campagna elettorale scimmiottando indegnamente gli avversari e pubblicando un post con minori e disabili

“Si stupendo, mi viene il vomito” cantava nel 1993 Vasco Rossi in una canzone (“Stupendo” dall’album “Gli spari sopra”) che potrebbe essere la colonna sonora più adeguata per gli ultimi “allucinanti” giorni di una campagna elettorale che, nel capoluogo piceno, definire vergognosa è decisamente riduttivo. Qualche giorno fa avevamo sottolineato come questa campagna elettorale fosse di gran lunga più indecente di quella di 5 anni fa quando, pure, avevamo creduto che si fosse toccato il fondo. Però non potevamo neppure immaginare che gli ultimi giorni si potesse addirittura scendere ancora più in basso.

Limitandoci, come i “bravi giornalisti”, alla fredda cronaca solo nell’ultima settimana il sindaco uscente si è autoattribuito (e qualche tifoso bianconero super “allocco” gli ha addirittura creduto…) meriti per l’iscrizione dell’Ascoli in Lega Pro (“Formalizzata l’iscrizione al campionato di serie C, un grande lavoro portato avanti dal sottoscritto, insieme all’attuale società bianconera e con il fondamentale sostegno economico degli imprenditori locali” ha annunciato sui social) ottenuta grazie ad un impegno economico per l’80% sostenuto dall’attuale dirigenza e per il 20% da imprenditori locali (quindi, in concreto, in cosa sarebbe consistito il “grande lavoro” del sindaco?).

Restando in tema calcistico, Fioravanti nelle ore scorse ha ufficialmente inaugurato il cantiere per l’intervento di ricostruzione della curva sud di cui, però, ancora non è stata indetta neppure la gara di appalto per l’affidamento dei lavori che, infatti, nella migliore delle ipotesi partiranno non prima dei primi mesi del 2025 (ad essere immotivatamente ottimisti…), visto che il realtà quelli che iniziano sono i lavori per il completamento della demolizione della curva sud da completare in 90 giorni e che, pure, secondo i proclami dello stesso primo cittadino era terminata nel lontano 2020 (ma gli ultras bianconeri, che giustamente sono così duri e intransigenti con Pulcinelli, si lasciano prendere così impunemente in giro dal sindaco senza proferire mai parola?).

Sempre nelle ultime ore il sindaco, con un post sui social vagamente egocentrico, l’inaugurazione della nuova illuminazione in due ponti cittadini. Poco prima, con la solita “pomposa” enfasi, ancora sui social ha annunciato l’apertura (a fine 2025) di quel mega hotel che nel programma elettorale del 2019 aveva promesso di portare ad Ascoli nei successivi 5 anni e che ora verrà invece realizzato da un privato, forse tra un anno e mezzo. Nella giornata di giovedì 6 giugno, poi, in una lunga intervista su un quotidiano locale aveva annunciato che le priorità per i prossimi 5 anni saranno scuole sicure, ex Carbon e sosta che però erano anche tra le priorità del programma elettorale di 5 anni fa (che, quindi, è del tutto evidente che non è stato realizzato…), probabilmente certo che i cittadini ascolani praticamente non hanno memoria.

Un discorso a parte, invece, merita il post nel quale Fioravanti elenca le 100 cose che la sua amministrazione comunale avrebbe fatto in questi 5 anni e i 100 motivi per cui dovrebbe essere rieletto, un capolavoro di comicità surreale, nel quale si trovano citate anche “le quotidiani dirette social nel periodo della pandemia” e “Il caffè con il sindaco”, solidi “pilastri” e dimostrazione di un’amministrazione davvero efficiente che non può che andare avanti (magari sperando in un’altra pandemia per poter godere dello spettacolo delle “quotidiane dirette social” del sindaco). Ma se già tutto ciò sarebbe sufficiente per fare la valigia e fuggire il più lontano da una città che si è lasciata “incantare” (e presumibilmente continuerà a farlo per i prossimi 5 anni) da un simile personaggio (che, è giusto ricordare, è al secondo posto nella classifica di gradimento dei sindaci dei capoluoghi di provincia italiani…), in realtà tutto ciò che abbiamo raccontato è nulla al confronto dell’ultima “perla” del primo cittadino.

Che, in quella che il suo sfidante Emidio Nardini definisce “la ciliegina sulla torta, dopo le mirabolanti promesse elettorali”, Fioravanti si presenta in foto sul suo profilo social con un bambino, scimmiottando e sbeffeggiando lo slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale proprio del suo avversario (“Non io, ma noi”). Non si può neppure dire di aver toccato il fondo perché in questo caso siamo davvero molto più in basso, sprofondati molto giù, in maniera che nessuno poteva immaginare neppure nel capoluogo piceno che, pure, in questi 5 anni si è ampiamente abituato a frequentare i bassifondi in ogni settore.

Mancare di rispetto in questo modo nei confronti degli avversari, addirittura non farsi neppure alcun scrupolo di utilizzare i minori per la propria campagna elettorale e per i propri stucchevoli slogan è qualcosa di molto più che vergognoso, che dovrebbe indignare chiunque ha ancora un briciolo di buon senso, a prescindere dalle legittime simpatie politiche di ognuno. Per altro, come se non fosse già ampiamente sufficiente, ci sarebbe anche da segnalare che mostrare un’immagine nella quale il sindaco si intrattiene giocando al cellulare insieme ad un bambino piccolo non è certo particolarmente educativo, anzi, è un messaggio totalmente diseducativo. Ci sarebbe anche qualcosa di cui discutere relativamente a quel post, il fatto che Fioravanti abbia utilizzato per la sua propaganda anche una foto con i disabili, ma per decenza è davvero meglio sorvolare.

Meritiamo l’estinzione, è il primo inevitabile pensiero che provoca quest’ultimo sconcertante post del primo cittadino, insieme alla considerazione che, anche se non previsto da alcuna specifica norma, un Comune che ha si ritrova con un simile primo cittadino probabilmente andrebbe commissariato per lunghissimi anni. Per altro vale la pena sottolineare come molti dei candidati consiglieri comunali che lo sostengono non si sono certo dimostrati da meno del sindaco stesso in questa lunghissima e insopportabile campagna elettorale.

Abbiamo già evidenziato come a tal proposito sarebbe sufficiente ricordare che tra i candidati in una lista delle liste che sostengono il sindaco uscente c’è anche chi 5 anni fa era stato vittima di un’aggressione da parte di un candidato che sosteneva l’allora aspirante sindaco Marco Fioravanti e che negli anni successivi ha per lungo tempo portato avanti una battaglia giudiziaria che ha provocato polemiche e scontri verbali a non finire tra quelli che teoricamente avrebbero dovuto essere i due opposti schieramenti. Nei giorni scorsi all’imbarazzante teatrino elettorale si è aggiunta anche una nuova surreale pagina, con il lunghissimo post di quello che nel 2014 era stato il candidato sindaco del centrosinistra, quindi avversario della destra che governa la città, e che ora, come fosse la cosa più naturale e normale al mondo, è candidato in una delle liste della destra (Forza Italia) che sostiene la candidatura del sindaco uscente Fioravanti.

Per altro in quel lungo post non è mancato un passaggio semplicemente paradossale, come quello nel quale quel candidato sostiene che “ci saranno dei temi specifici cui sarà rivolta la mia particolare attenzione. Ad esempio le molte ed interessanti questioni relative alla ormai necessaria crescita demografica della città (tema finalmente affrontato fattivamente dal sindaco Marco Fioravanti attraverso ambiziosi progetti avviati)”. Al di là del fatto che sarebbe stato interessante sapere quali sarebbero, secondo quel candidato consigliere, gli ipotetici progetti avviati dal sindaco (di cui ovviamente non si hanno notizie), i numeri e i dati ufficiali (anche e soprattutto quelli contenuti nell’ultimo Dup approvato dal sindaco stesso e dalla sua giunta) in realtà dicono esattamente il contrario e cioè che in questi 5 anni Ascoli è il capoluogo marchigiano che ha fatto registrare il peggiore calo demografico, tanto da subire addirittura il sorpasso da San Benedetto che fino a pochi anni fa aveva 10-15 mila residenti in meno, che ha avuto un brusco calo del tasso di natalità, anche in questo il peggiore di tutte le Marche.

A dimostrazione del fatto che, se anche esistessero davvero, i progetti avviati dal sindaco hanno miseramente fallito e hanno piuttosto sortito l’effetto contrario. Sembra persino incredibile che tutto ciò che abbiamo raccontato sia accaduto realmente in queste settimane ma, come ripetiamo spesso, ormai abbiamo imparato che nel meraviglioso e incantato regno di Ugualos non ci si può stupire più di nulla. In qualsiasi altro posto civile al mondo chi ha condotto una simile campagna elettorale probabilmente non raggiungerebbe neppure il 10%, nel surreale regno di Ugualos vincerà senza patemi e, probabilmente, anche con un netto divario. Una parte di responsabilità di questa situazione è anche delle opposizioni che per lungo tempo non ha svolto adeguatamente il proprio compito, svegliandosi dal letargo solo negli ultimi mesi, in colpevole ritardo.

Anche se poi gli va dato atto di aver condotto una campagna elettorale molto sobria e responsabile, basata sui fatti e i dati concreti (incontestabili), in grado di mettere seriamente in difficoltà il sindaco uscente (che poi ha reagito nel modo descritto). Non abbiamo alcuna remora nel sostenere che Emidio Nardini sarebbe il sindaco giusto per questa città, per provare pian piano a risollevarla dai bassifondi in cui è ulteriormente sprofondata in questi ultimi anni. Ma, come detto, saranno ancora Fioravanti e la destra a guidare il capoluogo piceno. Egoisticamente per chi scrive una vera e propria fortuna, con la certezza che non mancheranno mai spunti interessanti e opportunità articoli pungenti. Per la città una sorta di condanna quasi a morte…

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