Potere delle elezioni: il sindaco si sveglia dal letargo e torna ad interessarsi della sanità…


Tra 20 giorni nel capoluogo piceno si vota e dopo anni di silenzio il sindaco torna ad interessarsi dell’emergenza sanità nel Piceno mentre l’assessore regionale Saltamartini annuncia quella chirurgia robotica che aveva promesso anni fa e che invece è finita a Fermo…

Buongiorno principessa!”. Si affida all’ironia il consigliere comunale e segretario provincia dem Francesco Ameli per commentare la notizia secondo cui il sindaco Fioravanti avrebbe chiesto un incontro urgente con la direttrice dell’Ast di Ascoli per parlare delle tante, troppe emergenze che affliggono la sanità picena e, in particolare l’ospedale Mazzoni. Sante elezioni, si potrebbe aggiungere, che improvvisamente rendono possibile quello che per 5 anni di fatto sembrava un’utopia, cioè un sindaco che, come aveva promesso, si occupasse e tutelasse il sacrosanto diritto dei cittadini ascolani di avere una sanità locale quanto meno accettabile.

Non è andata così, anzi, con l’avvento della destra e di Acquaroli (stesso partito di Fioravanti) alla guida della Regione Marche la situazione del Piceno dal punto di vista sanitario è notevolmente peggiorata, la Regione stessa ha continuato a penalizzare il nostro territorio in maniera a dir poco imbarazzante, al punto che lo slogan con cui la destra ascolana aveva condotto la campagna elettorale regionale (“Il Piceno mai più Cenerentola delle Marche per la sanità”) purtroppo ben presto si è trasformato in un beffardo “Il Piceno sempre più Cenerentola delle Marche”. Con il sindaco Fioravanti, che aveva annunciato di essere pronto ad incatenarsi davanti all’ospedale per difendere la sanità picena, che è rimasto in silenzio, ha accettato senza mai neppure provare a dire una semplice parola tutte le pesanti e continue penalizzazioni imposte dalla Regione al nostro territorio, dimostrando purtroppo con i fatti che per lui gli interessi del suo partito e della sua parte politica sono di gran lunga più importanti dei legittimi diritti dei cittadini ascolani.

Ora, a pochi giorni dalle elezioni, improvvisamente il primo cittadino, di fronte al moltiplicarsi delle emergenze per il sempre più “derelitto” ospedale cittadino, ormai ridotto ad un ospedaletto di terza-quarta categoria, Fioravanti si risveglia dal suo lungo torpore. Dopo gli annunciati tagli al reparto di Nefrologia e a quello di Radiologia, nelle ore scorse è arrivata la protesta di 7 medici anestesisti che hanno minacciato di dimettersi a causa degli insopportabili turni di lavoro (mancanza di personale…) e dei troppi disagi con i quali sono costretti a convivere.

Dopo 5 anni di profondo letargo, il sindaco Fioravanti si sveglia all’improvviso e realizza che la sanità ad Ascoli Piceno non funziona, anzi, noi diremmo che va a rotoli – afferma Ameli – se ne accorge dopo che addirittura gli anestesisti scappano dal Mazzoni. Al personale ospedaliero e ai cittadini che non riesce a prenotare una visita nei tempi di legge gridiamo con forza: non siete soli e c’è chi porterà avanti le vostre battaglie. Chiedere all’improvviso, proprio a 20 giorni dal voto comunale, un incontro urgente con la direttrice Ast Ascoli Piceno, nominata dall’attuale giunta regionale, sempre di destra, è un evidente strumentalizzazione elettorale. Possibile che nonostante gli innumerevoli candidati delle liste a sostegno della destra, che gravitano nel settore sanitario ascolano, Fioravanti non si sia reso conto dei problemi del “Mazzoni”?

Possibile che nessuno dei suoi, ad oggi, non gli abbia mai riferito nulla? Eppure, per i cittadini, gli operatori sanitari e dipendenti AST, le problematiche e carenze sono ben evidenti ed all’ordine del giorno. Se il sindaco non viene supportato dai suoi nella gestione delle problematiche sanitarie della città, ci permettiamo di venire in suo soccorso e di risvegliarlo dal torpore riportandolo a quello che è la realtà”.

E’ del tutto evidente, però, che l’improvviso risveglio del sindaco è dovuto solo alle prossime elezioni, così come di stampo puramente elettorale è l’annuncio dell’assessore regionale Saltamartini in merito a quella chirurgia robotica che era già stata promessa all’ospedale Mazzoni anni fa (nel gennaio 2022, durante la presentazione del nuovo primario di Urologia, Saltamartini e Fioravanti l’avevano annunciato) e che poi, guarda il casa, invece era finita a Fermo.

Con Fioravanti ed Acquaroli – incalza Ameli – la chirurgia robotica è stata scippata da Ascoli e portata a Fermo senza che il sindaco muovesse paglia, l’urologia è ancora accorpata a chirurgia senza una sua parola a riguardo, di fatto il reparto di nefrologia sarà dimezzato e probabilmente accorpato a medicina ma sembra un problema di altri, si riducono posti a pediatria e ginecologia, si riduce il numero delle culle di neonatologia e pensano di aprire un reparto togliendo ulteriore personale ad altri, nel mentre la radiologia con personale dimezzato non riesce a compensare le esigenze del pronto soccorso. Sindaco lei queste cose le sa?  

Inoltre, mentre aspettiamo la riapertura del reparto di malattie infettive, che il sindaco aveva promesso di inaugurare nell’ottobre 2021, attendiamo ancora che il Fioravanti convochi la conferenza dei sindaci per discutere, insieme alle organizzazioni sindacali, il nuovo assetto che avrà la sanità nel piceno nei prossimi anni! Il primo cittadino ci dica quali reparti doppioni saranno chiusi o modificati al Mazzoni e ci dica dove sono i finanziamenti per la palazzina delle emergenze del Mazzoni! La verità è che la destra è stata fallimentare sulla sanità ascolana e picena, ed il loro comportamento cinico è chiaro. Non alzando un dito in difesa del personale sanitario che addirittura si licenzia da reparti strategici come chirurgia, anestesia e rianimazione o chiede di cambiare sede di lavoro, di fatto aiuta indirettamente la sanità privata che per noi è stata sempre integrativa del sistema sanitario pubblico e non sostitutiva”.

In conclusione Ameli lancia la sfida al primo cittadino: “se il sindaco vorrà (a meno che non abbia tutori politici), noi siamo pronti ad un confronto serio sulla sanità ascolana. Basta che ci indichi luogo e data e noi avanzeremo le nostre proposte e certificheremo il fallimentare governo della destra”. Non serve essere dei veggenti per prevedere che Fioravanti non raccoglierà la sfida…

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