Scandalo curva sud: altro che ricostruzione, non è ancora terminata neppure la demolizione…


Secondo il cronoprogramma che Fioravanti (in Consiglio comunale) aveva assicurato sarebbe stato rispettato fedelmente i lavori di ricostruzione dovevano iniziare entro maggio. Ora, però, emerge che in realtà bisogna ancora completare la demolizione della curva sud…

Solo nel meraviglioso e sempre più addormentato regno di Ugualos può accadere che passi quasi inosservata, come fosse una cosa del tutto ovvia e scontata, la notizia dell’indizione della “procedura telematica negoziata per l’affidamento dei lavori di demolizione” della curva sud, “propedeutica” alla ricostruzione. In qualsiasi altro posto ”normale” una simile notizia sarebbe stata accolta con grandissima sorpresa e con altrettanta irritazione, inevitabilmente avrebbe scatenato un vero e proprio putiferio non fosse altro per il fatto che, fino a poche ore prima, si parlava e si annunciava con la solita insopportabile enfasi il prossimo avvio dei lavori di ricostruzione della curva (che, poi, in realtà tanto prossimo non era), fingendo di ignorare che già così si era accumulato un ritardo di un anno rispetto al cronoprogramma che il sindaco aveva assicurato di voler rispettare. E, ancor più, perché in realtà l’intervento di demolizione era considerato terminato già 4 anni fa. Eppure, solo la settimana passata, sembrava che i lavori per la ricostruzione potessero iniziare molto presto.

Addirittura il commissario alla ricostruzione Castelli, che come sindaco di Ascoli fino al 2019 condivide con l’attuale primo cittadino la responsabilità per questo indecente teatrino, il 13 maggio scorso aveva dichiarato: “ora, dopo l’adozione del decreto odierno, i lavori potranno finalmente iniziare”. In realtà eravamo di fronte all’ennesimo bluff perché quel decreto ribadiva semplicemente quanto già stabilito 2 anni fa e, soprattutto, certificava il mancato rispetto da parte del Comune del cronoprogramma (vedi articolo “Bluff curva sud: annunci e propaganda per nascondere il clamoroso ritardo accumulato”). E proprio in quell’articolo avevamo già evidenziato come, dall’approvazione del decreto, emergeva una novità sorprendete e inattesa.

A svelarlo era stato il comunicato della Regione Marche nel quale si affermava che “preliminarmente alla ricostruzione è in programma il completamento delle opere di demolizione delle restanti porzioni della ex curva sud”. Però la campagna pubblicitaria propagandistica orchestrata dal Comune e come al solito amplificata dall’informazione locale prevedeva che passasse il messaggio che i lavori di ricostruzione stessero per partire a breve, anche se in realtà così non era. Perché, una volta approvato dall’Ufficio regionale il progetto di fattibilità tecnica economica, sulla base del progetto esecutivo bisogna indire la gara europea per l’assegnazione dei lavori che, inevitabilmente, allungherebbe l’attesa per l’avvio dei lavori di diversi mesi.

Poi, all’improvviso, il 17 maggio ecco spuntare la determina n. 1849 con la quale viene indetta la procedura telematica negoziata per l’affidamento dei lavori necessari per completare la demolizione dell’ex curva sud dello stadio Del Duca. Che, in realtà, secondo gli annunci ufficiali dell’amministrazione comunale era stata completata quasi 4 anni fa, esattamente nell’estate 2020. Per altro anche in quel caso era andato in scena il solito penoso teatrino propagandistico perché ad inizio di quell’anno erano iniziati gli annunci e i proclami. “Entro febbraio – annunciava l’amministrazione comunale attraverso i quotidiani locali – l’impresa inizierà la demolizione della curva sud che si concluderà nel giro di 90 giorni”.

Come al solito le cose erano poi andate in maniera differente, a febbraio i lavori non erano partiti (con la parziale giustificazione del covid) e solamente il successivo maggio era concretamente iniziata la demolizione, con tanto di prima picconata data simbolicamente dal sindaco Fioravanti. Né allora, né quando la demolizione è terminata, né tanto meno negli anni successivi qualcuno ha mai detto che in realtà la demolizione stessa non era affatto terminata. Poi, mentre si attendeva l’indizione della gara per dare il via alla ricostruzione, ecco spuntare la determina n. 1849 del 17 maggio, anticipata il giorno precedente dalla determina n. 1836, con l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori di demolizione manufatto propedeutica alla ricostruzione della curva sud e l’avvio di una “procedura selettiva per l’individuazione dell’affidatario di tali lavori”.

Quella determina è molto interessante perché svela particolari estremamente significativi, non a caso non riportati né dall’amministrazione comunale né dai quotidiani locali, che invece delineano in maniera chiara il quadro complessivo. A partire dall’impegno di spesa stabilito, poco meno di mezzo milione di euro (485.218,29 euro per l’esattezza), di cui 390.908,90 euro per i lavori, a cui bisogna poi aggiungere 59,166,08 euro per la manodopera. In realtà nella successiva determina n. 1849 l’importo complessivo dell’appalto viene fissato a 396.381,17 euro, comprensivo degli oneri per la manodopera. In ogni caso anche con questa consistente riduzione è significativo che complessivamente l’importo dell’intervento di completamento della demolizione è più del doppio di quanto era costata quella che, almeno fino ai giorni scorsi, da tutti era creduta come la completa demolizione della curva sud (171.894,10 euro per l’esattezza).

Pur considerando l’inflazione e l’aumento dei prezzi che si è verificato in questi 4 anni, se il completamento costa più del doppio della quasi intera demolizione qualcosa evidentemente non riporta… Ma la determina n.1836 del 16 maggio scorso è ancor più importante perché fornisce indicazioni inequivocabili sui tempi, evidenziando come i tanti annunciati lavori di ricostruzione della curva sud nella migliore e la più immotivatamente ottimistica previsione non inizieranno prima della fine dell’anno. Si legge, infatti, in determina che “l’aggiudicazione (dei lavori di demolizione) debba avvenire entro il termine di 3 mesi dall’invio della lettera d’invito, salvo che debba essere effettuata la procedura di verifica dell’anomalia, nel qual caso tale termine è prorogato di un mese” e che “il termine di ultimazione dei lavori” è fissato in “60 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna”.

In altre parole, ammesso che le lettere d’invito vengano inviate già in questi giorni e che non ci siano problemi, soprattutto ammesso che i lavori verranno ultimati nel termine stabilito (praticamente sarebbe la prima volta che accade una cosa del genere nel Comune di Ascoli da decenni a questa parte…), l’intervento di demolizione non terminerà prima di fine ottobre-inizio novembre. Questo significa che, se in questi mesi di attesa il Comune di Ascoli intanto effettuerà la gara europea di appalto, i lavori di realizzazione della nuova curva sud potrebbero ottimisticamente partire entro fine 2024. In caso contrario se ne parlerà nel 2025, nella migliore delle ipotesi nei primi mesi del nuovo anno. Vale la pena di ricordare che il sindaco Fioravanti a settembre aveva promesso che quei lavori sarebbero iniziati alla fine del campionato, poi a novembre aveva leggermente corretto il tiro assicurando che invece sarebbero partiti entro l’estate. Soprattutto, però, è giusto ricordare che, nel cronoprogramma che lo stesso primo cittadino nel Consiglio comunale del gennaio 2023 aveva assicurato che sarebbe stato fedelmente rispettato, la consegna del cantiere era prevista entro maggio 2024.

E’ del tutto evidente, quindi, che, per l’ennesima volta, le promesse fatte dal sindaco non sono state affatto rispettate e, soprattutto, che quel cronoprogramma (che, ricordiamo, prevede la riconsegna della nuova curva sud per il 2027) è completamente saltato. Davvero un bruttissimo periodo per i tifosi bianconeri che, comprensibilmente, si sentono presi pesantemente in giro da Pulcinelli. E che, quando si sveglieranno dal profondo letargo in cui è sprofondato il regno di Ugualos, scopriranno di essere stati presi in giro anche dall’amministrazione comunale…

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