Bluff curva sud: annunci e propaganda per nascondere il clamoroso ritardo accumulato
Dopo i proclami di settembre e novembre, che annunciavano la gara di appalto ad inizio 2024 e l’avvio dei lavori a fine campionato, la surreale celebrazione di un decreto che in realtà certifica il ritardo già accumulato e il mancato rispetto del cronoprogramma
Tutto come 5 anni fa. Allora, era la primavera del 2019, una delle priorità del programma elettorale del candidato sindaco Marco Fioravanti e del suo partito Fratelli d’Italia era la ricostruzione della curva sud, al centro dell’attenzione anche della surreale campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del’8 e 9 giugno. Un imbarazzante deja vu che dovrebbe indurre a qualche riflessione e che certifica il fallimento del primo cittadino e della sua amministrazione comunale in quello che lo stesso Fioravanti aveva indicato come obiettivo primario.
Nella primavera 2019 fece scalpore un manifesto di FdI che prometteva al più presto la “nuova curva sud per i bianconeri”. Cinque anni dopo quello della curva sud viene indicato, nel “Bilancio di mandato 2019-2024” inviato a tutte le famiglie ascolane, tra i principali e prioritari progetti da portare avanti nei prossimi 5 anni. E, di conseguenza, non bisogna essere dei geni per capire che evidentemente qualcosa non è andato come doveva. Ricordando sempre che per valutare l’operato di un’amministrazione comunale bisogna tener conto dei documenti ufficiali e non certo di proclami e annunci, dagli atti ufficiali di questi ultimi 5 anni il quadro che emerge è a dir poco sconcertante. Basterebbe ricordare, ad esempio, che nel piano delle opere pubbliche del 2019 era stato messo “nero su bianco” che i lavori di rifacimento della curva sud e della tribuna ovest sarebbero partiti nel 4° trimestre del 2019, per un costo complessivo di 5 milioni di euro.
L’anno successivo, invece, nel piano delle opere pubbliche 2020 l’avvio dei lavori di rifacimento della curva (e della tribuna) era stato fissato nel 3° trimestre del 2020. Stessa indicazione e stessa importo per il 2021, mentre ad inizio del 2022 i due interventi erano stati separati e programmati per il 2023, con un clamoroso aumento dei costi fino quasi 10 milioni di euro (6,5 per la curva sud e 3 milioni per la tribuna ovest). Poi nel marzo del 2022 l’annuncio dei fondi ottenuti dal Comune di Ascoli con il Programma unitario di rigenerazione urbana. Scheda 2”, con la scelta da parte dell’amministrazione comunale di destinarli al rifacimento della curva sud, con tanto di cronoprogramma teoricamente rigidissimo (confermato dal sindaco Fioravanti in Consiglio comunale) che prevedeva delle scadenze per ogni passaggio, con la conclusione dell’intervento (collaudo compreso) prevista per il 2027.
“L’Usr chi ha comunicato di trasmettere proprio un cronoprogramma all’ufficio speciale – affermava il primo cittadino nel Consiglio comunale del 26 gennaio 2023 – l’amministrazione ha risposto compilando un file excel che ci aveva mandato nella richiesta l’Usr, quindi un file l’abbiamo solo riempito con i contenuti. Questo file disegnava un po’ il cronoprogramma, nel file mandato dall’Usr c’è scritto tabella non modificabile, quindi in realtà rispetteremo quel cronoprogramma, è vincolante, per noi i tempi sono fondamentali, rispettare tutte le tempistiche e lo stiamo facendo”. Il problema, gravissimo, è che in realtà già dopo i primi due passaggi l’amministrazione comunale ha accumulato praticamente un anno di ritardo, quindi l’affermazione del sindaco in Consiglio comunale è stata già ampiamente smentita, si è rivelata l’ennesima promessa non mantenuta.
E, come da tradizione, in queste circostanze, invece di spiegare le ragioni di simili incomprensibili ritardi, sindaco e amministrazione ricorrono alla propaganda, con annunci e proclami mirabolanti che servono solo a buttare “fumo negli occhi” e a disegnare un quadro positivo irreale, per nulla aderente alla realtà. Con la consapevolezza che tanto gran parte dell’informazione locale si limita semplicemente a fare da cassa di risonanza a quei proclami, senza mai preoccuparsi di verificarne la fondatezza. In questo caso, poi, con la scadenza elettorale alle porte, inevitabilmente tutto si amplifica e, dopo gli annunci degli ultimi mesi, nei giorni scorsi si è raggiunto l’apice, con la surreale celebrazione, come fosse un successo, di un decreto che ribadisce quanto già era stato deciso quasi 2 anni fa e che, soprattutto, certifica il mancato rispetto del cronoprogramma da parte del Comune.
L’indecoroso teatrino propagandistico era iniziato l’8 settembre scorso, con il sindaco che, presentando la festa per i 125 anni dell’Ascoli, aveva annunciato che l’intervento di ricostruzione della curva sud “costerà 7 milioni di euro, entro dicembre faremo l’appalto, i lavori inizieranno dopo la fine del campionato”. Il successivo 1 novembre, in occasione di quella festa, dal palco del Ventidio Basso Fioravanti assicurava che “avremo l’appalto entro primavera, per iniziare i lavori nel corso dell’estate e riconsegnarla a settembre 2025”, dopo aver pronunciato quella, che parafrasando una celebre battuta de “Er Pomata” (Enrico Montesano) nel film “Febbre da cavallo”, è senza alcun dubbio da considerare “la più grossa bufala da quando l’omo inventò il cavallo”: “come amministrazione abbiamo prima dato priorità alle scuole ma poi abbiamo voluto puntare sulla nuova curva sud”.
Ironia a parte, già quegli annunci in realtà rappresentavano un palese stravolgimento di quel cronoprogramma che Fioravanti aveva assicurato di voler rispettare fedelmente in Consiglio comunale e che in concreto prevedeva l’approvazione del progetto esecutivo entro settembre 2023, l’indizione della gara di appalto entro gennaio 2024, la consegna del cantiere entro maggio 2024 e la conclusione dei lavori entro aprile 2027. Non servirebbe neppure sottolineare (ma nel meraviglioso regno di Ugualos non si sa mai…) che quegli annunci ancora una volta si sono rivelati un patetico bluff, visto che a metà maggio i lavori non sono partiti e non c’è ancora traccia della gara di appalto.
Tornando dalla finzione degli annunci alla cruda realtà disegnata dagli atti ufficiali, per la verità l’inizio era stata promettente perché la progettazione dell’intervento in effetti era stata affidata nei tempi previsti dal cronoprogramma (febbraio 2023), con il bando comunale che assegnava 48 giorni per concludere la progettazione stessa. Poi, come da tradizione per il Comune di Ascoli, per motivi sempre inspiegabili si accumula ritardo su ritardo e solo il 24 aprile scorso (delibera m. 137) è stato approvato il progetto definitivo, trasmesso poi all’Usr per il decreto che concede il via libera al finanziamento. Celebrato come chissà quale grande successo ma che, invece, certifica il ritardo e l’incapacità del Comune di rispettare il cronoprogramma, oltre a far emergere alcuni aspetti inattesi.
“Il decreto dell’Usr – spiega il consigliere comunale Ameli – certifica il mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori da parte del Comune che, stando a quanto dichiarato nel 2022, ora avrebbe dovuto vedere i lavori aggiudicati e le gru pronte a lavorare sulla curva sud anziché un telone nero. A distanza di tre anni dall’assegnazione dei fondi di Legnini, ad oggi abbiamo purtroppo solo un progetto, e manca la fase più importante: la gara europea per l’affidamento dei lavori e la realizzazione dell’opera che, è bene specificarlo, non riguarderà le strutture di collegamento (prive di progettazione e finanziamento) tra la sud e le tribune est ed ovest, nonostante i “disegni elettorali” trionfali presentati a novembre dal sindaco e dalla giunta in un teatro gremito da tifosi”.
Per altro, del tutto a sorpresa, dall’approvazione del decreto emerge una novità assolutamente inattesa, cioè che in realtà non è stata neppure portata a termine la demolizione della vecchia curva sud. Infatti, come si legge nel comunicato della Regione Marche, “preliminarmente alla ricostruzione è in programma il completamente delle opere di demolizione delle restanti porzioni della ex curva sud”. Di fronte ad un simile scenario, impossibile dar torto al consigliere Ameli quando afferma che “l’amministrazione guidata da Fioravanti avrebbe potuto fare molti più fatti e meno chiacchiere inutili”, ancor più quando sostiene che “i tifosi ascolani hanno tutto il diritto di sentirsi presi in giro”.
In un momento già così triste e difficile per la retrocessione in Lega Pro, se davvero il sindaco avesse a cuore le sorti dell’Ascoli e dei suoi tifosi, invece di inutili proclami propagandistici, dovrebbe fare un’operazione verità e spiegare per quale ragione in così poco tempo si è accumulato così tanto ritardo. Speranza vana, non accadrà mai, non è nel dna di questo sindaco e di questa amministrazione. E, senza essere dei veggenti, si può già ipotizzare con certezza che quella sulla curva sud sarà la prima telenovela che caratterizzerà il prossimo mandato amministrativo…