A volte ritornano: riparte la campagna “complottista” sull’inesistente boom di morti improvvise


In concomitanza con la pubblicazione dei dati Istat sulla mortalità in Italia nel 2023 è ripartita sui social e su alcuni organi di informazione la surreale campagna no vax sulle presunte morti improvvise provocate dai vaccini. Demolita, però, proprio dai dati dell’Istat

A volte ritornano. Da un po’ di tempo non si avevano più notizie (e francamente nessuno ne sentiva la mancanza…) di no vax e complottisti di casa nostra che negli ultimi anni, in concomitanza con il periodo della pandemia, avevano “infestato” i social con le loro farneticazioni su covid e vaccini, spesso cavalcati strumentalmente anche da alcuni organi di informazione. Poi all’improvviso, una decina di giorni fa, in una sorta di sconcertante deja vu è improvvisamente ripartita sui social la surreale campagna sul presunto e inesistente boom di morti improvvise, soprattutto tra i più giovani, provocato dai vaccini anti covid. Rilanciata, poi, anche se con contenuti più sfumati, dalla solita stampa e dai soliti giornalisti per i quali i fatti sono considerati un fastidioso optional.

E, come sempre è accaduto nel lungo periodo della pandemia, guarda il caso la campagna mediatica di no vax e complottisti viene rilanciata con decisione proprio in concomitanza della diffusione di dati ufficiali che, invece, dovrebbero spazzare via inequivocabilmente e definitivamente quelle farneticazioni. In questo caso i dati sono quelli pubblicati dall’Istat sulla mortalità e sulle cause dei decessi in Italia nel 2023. Che cancellano ogni possibile dubbio residuo, ammesso che ve fossero ancora, certificando innanzitutto che lo scorso anno il numero dei morti è tornato alla media pre covid e, soprattutto, che non c’è stato alcun boom e nessun aumento delle morti improvvise. Dati che avrebbero dovuto chiudere definitivamente ogni discussione in merito e che, invece, hanno avuto l’effetto esattamente contrario, facendo incredibilmente ripartire questa vergognosa campagna.

Il meccanismo è sempre lo stesso, quello collaudato e utilizzato in questi ultimi anni, che riesce sempre a far breccia su chi non ha la capacità o la volontà di approfondire e verificare, su chi è facilmente suggestionabile. Uno dei tanti siti “complottisti” pubblica un post “sparando” numeri eclatanti a caso, attestati da una presunta autorevole fonte ufficiale, che confermerebbero il grande inganno e i grandi danni che avrebbero provocato e continueranno a provocare i vaccini anti covid, con il contorno delle solite accuse nei confronti di buona parte dell’informazione (o, come è moda chiamarla da un po’ di tempo a questa parte, “Informazione mainstream”) che starebbe nascondendo una notizia così clamorosa ed eclatante ed il gioco è fatto.

Anche perché non mancano certo giornali e giornalisti che, per svariati motivi, hanno tutto l’interesse a rilanciare il falso scoop (magari senza troppo entrare nel dettaglio dei dati “farlocchi”), rafforzando così la convinzione di chi, contro ogni evidenza, vuole comunque credere che sia tutto vero. Così, una decina di giorni fa, proprio mentre l’Istat pubblicava i dati sulla mortalità dello scorso anno,  improvvisamente sui social è apparso un articolo di uno dei vari siti “complottisti” no vax nel quale si sosteneva che l’informazione mainstream stava nascondendo (la versione 2.0 del “non ce lo dicono”…) i clamorosi numeri sulle morti improvvise che sarebbero emersi dai dati Istat, con centinaia di migliaia di decessi inspiegabili a cui, ovviamente, l’unica spiegazione possibile non poteva che essere ricercata nei micidiali effetti collaterali dei vaccini anti covid che, come è cosa nota, gli “avveduti” no vax da sempre denunciano, scontrandosi con il muro eretto dalla scienza ufficiale (che, come l’informazione, si potrebbe definire mainstream) che ha sempre negato ogni possibile correlazione (in realtà le ricerche scientifiche hanno anche sempre negato un qualche, anche minimo, incremento delle morti improvvise…).

Quello che, nonostante tutto, continua a stupire è che quell’articolo così vago, che dovrebbe far riflettere sulla sua autenticità chiunque ha un briciolo di raziocinio (o quanto meno indurre ad effettuare le opportune verifiche), in brevissimo tempo si è subito trasformato in un delirante post che altrettanto rapidamente è diventato virale, al punto da essere rilanciato e condiviso da migliaia e migliaia di “invasati” boccaloni. “Se da circa 6 mila morti improvvise nel 2018 siamo passati a 900 mila nel 2023 qualcosa di strano c’è” recita quel post diventato così rapidamente virale, riproposto con insistenza e con puntualità svizzera dai complottisti di casa nostra, accompagnati dai soliti commenti tra il sarcastico e il catastrofico che prevedono in breve tempo l’estinzione di massa dei poveri stolti che si sono lasciati “fregare” e si sono vaccinati (praticamente centinaia di milioni in tutto il mondo…), in un mondo futuro in pratica popolato solo da no vax.

Sembra incredibile che ci sia anche solamente una persona che possa credere a simili “baggianate”, invece in migliaia sui social hanno riproposto e convintamente condiviso quel delirante post nel quale di strano (e non poco…) in realtà ci sono solo i numeri sparati a caso, facilmente verificabili da chiunque ne abbia voglia. Ma ancora più incredibile è che in qualche modo a rilanciare questa evidente farneticazioni siano stati ancora una volta i soliti organi di informazione, con articoli che, pur senza far riferimento a quei dati palesemente “farlocchi”, continuano a raccontare qualcosa che non esiste, con addirittura il programma di Mario Giordano su Retequattro che il 21 febbraio scorso ha dedicato un lungo servizio all’argomento, seguito da un surreale dibattito in studio, dal titolo emblematico, “Vaccini, il mistero delle morti improvvise”.

L’aspetto più paradossale e surreale della vicenda è che, come anticipato, in realtà i dati Istat sulla mortalità nel 2023 vanno esattamente nel senso opposto, facendo registrare per la prima volta dopo 3 anni un consistente calo dei decessi, tornati ai livelli pre covid. In realtà, come evidenzia correttamente “Pagella politica”, considerando la diminuzione e l’invecchiamento della popolazione del nostro paese, addirittura rispetto agli anni precedenti la pandemia si registra una leggera diminuzione dei tassi di mortalità in tutte le classi di età, quindi anche quelle più giovani nelle quali, secondo la folle narrazione no vax, si dovrebbe invece verificare un aumento dei decessi. Soprattutto, però, l’Istat certifica che nel 2023 complessivamente in Italia si sono verificati poco più di 650 mila decessi (654.242 per l’esattezza) e che, quindi, quelle 900 mila morti improvvise millantate da quel delirante post sono una colossale “bufala”.

Per altro se il dato sulle presunte morti improvvise nel 2023 è assolutamente “farlocco”, ancora più lo è il riferimento ai numeri del 2018. Come abbiamo più volte sottolineato, proprio nel 2018, dopo la tragica morte del calciatore Davide Astori (che qualche “illustre luminare” tanto caro ai no vax già allora esistente tentò di attribuire alle conseguenze del vaccino antinfluenzale…), nella discussione in Parlamento furono presentati i dati Istat e Istituto Superiore della Sanità che parlavano di circa 60 mila morti improvvise all’anno, di cui quasi 10 mila di giovani sotto i 35. E già anni prima alla Camera, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati Duilio e Melis, il ministro della salute Balduzzi forniva dati simili sulle morte improvvise, anche in ambito sportivo.

I dati dell’Istat relativi al 2023 dimostrano inequivocabilmente come rispetto ad allora nulla sia cambiato, anzi, piuttosto si è verificata una leggera diminuzione del tasso di mortalità tra i più giovani. Così come quei dati evidenziano una decisa diminuzione del numero complessivo dei morti, negli anni della pandemia sempre sopra quota 700 mila (746 mila nel 2020, 709 mila nel 2021, 714 mila nel 2022). E anche questo dato è particolarmente significativo. Ma non ditelo a no vax e complottisti di casa nostra…

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