Grazie alle promesse elettorali di Fioravanti Ascoli diventa “l’isola che non c’è”


Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Fioravanti ha dichiarato che “sono state mantenute tutte le promesse scritte in campagna elettorale nel 2019”. Ma basta sfogliare il programma elettorale di allora per scoprire che non è affatto così…

Una nuova e innovativa Scuola di scultura a San Marco. Il nuovissimo Centro di Innovazione e Sviluppo, nella zona industriale, dove opera il Comitato di Innovazione e Sviluppo e dove si può trovare il vademecum realizzato dal Comune per attrarre nuovi imprenditori, dal titolo “Il mondo ad Ascoli Piceno ed Ascoli Piceno nel mondo”, inviato in “tutto il globo terracqueo”. Le scuole cittadine maggiormente danneggiate e insicuro demolite e già ricostruite a tempo di record, con gli studenti di quegli istituti che nel corso dei lavori sono stati dirottati in comodissime strutture scolastiche temporanee, mentre quelle che hanno avuto danni lievi ristrutturate e rese completamente sicure. Il Del Duca con la nuova curva sud e la ristrutturata tribuna ovest, grazie anche ad una serie di innovativi servizi, è diventato il principale luogo di aggregazione della città e, dulcis in fundo, la sicurezza garantita a Monticelli da circa 200 ex disoccupati cinquantenni, appositamente formati dal Comune.

Sembra di parlare de “L’isola che non c’è” cantata anni fa da Edoardo Bennato, invece è la descrizione di come dovrebbe essere il capoluogo piceno se dovessimo dar credito a quanto dichiarato nel Consiglio comunale del 28 settembre scorso dal sindaco Fioravanti. Che, dopo aver denunciato il fatto che la politica ha perso credibilità per i troppi annunci di cose non fatte, ha testualmente affermato che “la cosa più importante di questa maggioranza, che ha dimostrato con gli atti e non le parole, è la serietà perché sono state mantenute tutte le promesse scritte in campagna elettorale nel 2019, tutte anche qualcosa in più”.

A voler essere pignoli, in pratica siamo di fronte proprio ad uno di quegli annunci di cose non fatte che, secondo il primo cittadino, farebbe perdere credibilità alla politica. Perché basta riprendere quel programma elettorale a cui Fioravanti fa riferimento per scoprire che la realtà è completamente differente, che buona parte delle promesse scritte non sono state in alcun modo mantenute. E la situazione peggiora sensibilmente se il confronto viene fatto con il programma di mandato (“Le linee programmatiche di mandato 2019-2024 – Pianificazione della città). Quelli che presentiamo di seguito sono solo alcuni degli esempi più eclatanti e inequivocabili.

Vademecum per chi investe, centro di sviluppo e comitato di innovazione per rilanciare l’occupazione

“Partiamo dal presente… scriviamo il futuro, crea credi cambia” è l’incipit del programma elettorale di Marco Fioravanti che descrive “in 16 punti la città che vogliamo costruire”. “Un sindaco non può assumere direttamente i disoccupati ma può e deve creare i presupposti perché il lavoro venga creato dagli imprenditori” si legge nel primo punto “Occupazione e sviluppo”. Per farlo, oltre alla creazione dell’assessorato dello sviluppo industriale e dell’occupazione, ci si impegna a realizzare un vademecum per facilitare chi investe ad Ascoli, da “portare in giro in Italia e nel mondo”, dal titolo “Il mondo ad Ascoli Piceno ed Ascoli Piceno nel mondo”. Prevista anche la creazione nella zona industriale di un Centro di sviluppo che produce ricerca e fa scuola di impresa, secondo il programma di mandato “che fungerà da polo tecnologico e culturale” e si avvarrà del Comitato di innovazione strategica. Non servirebbe neppure sottolinearlo, ovviamente non esiste alcun vademecum, né tanto meno il Centro di sviluppo o il Comitato di innovazione strategica. E, addirittura, non c’è neppure l’assessorato dello sviluppo industriale e dell’occupazione…

Dal rilancio del Mazzoni alla “supercazzola” dell’ospedale di primo livello su due plessi

“Difesa e rilancio dell’’ospedale Mazzoni” è, invece, il secondo punto del programma elettorale che prevede innanzitutto “la realizzazione dell’Azienda ospedaliera del Piceno per gestire le risorse della mobilità attiva proveniente dall’Abruzzo”. E, poi, soprattutto “ammodernamento del Mazzoni in tecnologia e impianti ma soprattutto con la ricerca di primari medici di grande levatura”, naturalmente senza dimenticare il Pronto Soccorso. Un pensiero anche per gli anziani “che vedono nell’ospedale di Ascoli il loro punto di riferimento più vicino in caso di necessità”. A tal proposito non c’è molto da dire, lo stato in cui, 4 anni dopo, è ridotto l’ospedale “Mazzoni”, con medici e soprattutto primari in fuga, parla da solo. L’Azienda ospedaliera non esiste, quanto agli anziani sempre più spesso sono costretti a recarsi a San Benedetto, grazie alla “genialata” dell’ospedale di primo livello su due plessi.

“frotte” di turisti per visitare l’innovativa scuola di scultura a Colle san marco

Tra le priorità del programma elettorale di Marco Fioravanti c’era, poi, il turismo, con “il Centro Storico e Colle San Marco punti di forza per un nuovo incoming nazionale e internazionale”. “Ascoli Piceno diventa protagonista di un progetto pilota di Turismo 4.0. In seguito saranno disponibili i particolari” si legge nel programma elettorale. “L’amministrazione punterà anche su nuove vie di sperimentazione turistiche, rendendo Ascoli un centro di attrazione innovativa con le escape rooms e il geocaching tematico” aggiunge nel programma di mandato. Punti di forza della strategia turistica il centro storico e Colle San Marco dove “verrà realizzato un nuovo parco avventura”, sono previste “alcune aree progetto a destinazione turistico-ricettiva” e la realizzazione di “un’innovativa scuola di scultura”. “Ma dobbiamo trovarci pronti – spiega Fioravanti nel suo programma elettorale – a far fronte alla domanda che attiviamo con le nostre azioni di stimolo: diventa obbligatoria aumentare l’accoglienza”.

Il messaggio è chiarissimo: con tutto quello che verrà realizzato inevitabilmente arriveranno “frotte” di turisti e bisogna aumentare l’accoglienza per poterli ospitare. In questo caso una delle tante cose promesse effettivamente è stata realizzata, il parco avventura (anche se da privati). Il resto ancora una volta è fuffa, siamo ancora in attesa dei particolari del progetto pilota, la scuola di scultura ovviamente non esiste, per non parlare delle altre “supercazzole”. Senza dimenticare che Ascoli continua ad essere il fanalino di coda delle Marche quanto a turismo e che, nonostante il boom in tutta la regione, nel 2022 i dati del capoluogo piceno sono ancora lontanissimi da quelli del pre terremoto.

Dal 2022 a disposizione le nuove scuole ricostruite e quelle ristrutturate

Il tema della sicurezza delle scuole rappresenta una priorità assoluta” si legge nel programma elettorale e proprio la sicurezza delle scuole, ironia della sorte insieme con la curva sud, era stato oggetto di alcuni manifesti elettorali di Fioravanti e del suo partito (Fratelli d’Italia). “Mi impegno ad utilizzare gli oltre 30 milioni per l’edilizia scolastica post sisma – scriveva nel programma elettorale – per mettere subito al sicuro i bambini e la loro crescita sicura attraverso sedi pubbliche temporanee e protette. In tre anni l’obiettivo sarà quello di buttare giù tutte le scuole che sono state danneggiate e ristrutturare quelle con danni lievi”. Meglio stendere un velo pietoso, non ci sono più parole per commentare questa vergogna.

Sogni mostruosamente proibiti: dalla capitale della cultura a patrimonio unesco fino all’universita’

Ascoli città della cultura non è un miraggio” scrive nel programma elettorale Fioravanti che poi, nel programma di mandato, rilancia: “tra gli obiettivi più ambiziosi del piano strategico rientra la prospettiva di un riconoscimento di Ascoli come Capitale della Cultura”. Oltra a quel riconoscimento, l’altra promessa riguarda l’Unesco. “Di concerto con il ministero dei beni e delle attività culturali si provvederà a verificare la possibilità di valorizzare unicità ed eccellenze, così da presentare domanda per la richiesta di una candidatura di Ascoli Piceno a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesceo” scrive Marco Fioravanti. Che non dimentica neppure l’Università, con l’obiettivo di incrementare, corsi, facoltà e naturalmente iscritti. Come, poi, sono andate le cose è noto, Ascoli non ha ottenuto il riconoscimento di Capitale della Cultura 2024 (e alle audizioni ha rimediato una “figuraccia” storica), la pratica Unesco è finita nel dimenticatoio e gli iscritti all’Università sono crollati, tanto che anche San Benedetto ha sorpassato il capoluogo piceno.

nuova curva sud, tribuna ovest ristrutturata e poi parchi, giochi, negozi, ristoranti: il del duca centro di aggregazione

Come ricordato, oltre che sulla sicurezza delle scuole, i manifesti elettorali di Fioravanti e FdI puntavano molto sulla curva sud e sullo stadio Del Duca. Con l’impegno dell’amministrazione “nella ristrutturazione e rigenerazione” per fare in modo che lo stadio diventi “un vero e proprio centro di aggregazione per l’intera comunità territoriale… capace di accogliere convegni e incontri che possono esulare dal mero ambito sportivo”.  La situazione attuale del Del Duca è nota, più che uno stadio è diventato la caricatura di uno stadio, dove già è un mezzo miracolo che si possano disputare le partite di serie B. Quanto alla curva sud se tutto va bene non ci sarà prima del 2027…

La sicurezza la garantiscono i disoccupati over 50: da monticelli un rivoluzionario progetto

Ma la vera e propria “chicca” del programma elettorale di Fioravanti era la riconversione della struttura del Sert a Monticelli. “Riconvertiamo in questo servizio di comunità 200 disoccupati over 50 che, dopo una formazione puntuale da parte di società specializzate nel campo della sicurezza, possono operare nel quartiere per consentire una migliore percezione di vivibilità di Monticelli” scriveva Fioravanti nel suo programma elettorale, assicurando poi che “questo progetto diventerà concreto subito, nel 2019”. Ovviamente così non è stato e di quel progetto non se ne è più neppure parlato…

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