“Pasticcio” via Trieste: dopo oltre un anno completati meno della metà dei lavori


Con determina n. 2580 del 27 luglio  è stato approvato il secondo stato di avanzamento dei lavori che certifica che dopo più di un anno è stato portato a termine il 48% dell’intervento di riqualificazione di via Trieste. Iniziato il 27 giugno 2022 e che  doveva concludersi in 292 giorni…

Doveva concludersi in poco meno di 10 mesi (292 giorni per l’esattezza). Dopo oltre un anno dall’avvio dei lavori, però, è stato completato poco meno della metà dell’intero intervento. E’ la triste e desolante situazione dei lavori di riqualificazione di via Trieste, l’ennesima imbarazzante pagina di un’amministrazione comunale che si conferma incapace di programmare seriamente e realizzare più o meno nei tempi previsti ogni intervento di una certa importanza per la città. Solo per fermarci al passato più recente, era accaduto con il ponte di San Filippo, che da cronoprogramma e da contratto di appalto doveva essere pronto per il 30 gennaio 2023 ed invece è stato riaperto solo ad inizio giugno (e, per giunta, la settimana scorsa è stato nuovamente chiuso per un intervento di messa in sicurezza). E, sorvolando per carità di patria sull’indecorosa telenovela sulle scuole, ora è la volta dell’intervento di via Trieste, per il quale i tre mesi di ritardo, rispetto alla scadenza fissata da contratto di appalto, già accumulati rischiano concretamente di essere semplicemente un antipasto.

Come è tradizione di questa amministrazione comunale, più i lavori procedono a rilento, più si accumula ritardo e più si cerca di confondere le acque con proclami e annunci roboanti, privi del minimo fondamento. Che, poi, puntualmente vengono inesorabilmente smascherati dagli atti ufficiali del Comune stesso che fotografano in maniera inequivocabile la triste e cruda realtà, come sempre fatta di lavori che procedono con incomprensibile ed esasperante lentezza e ritardo che si accumula. Nel caso dell’intervento di riqualificazione di via Trieste, poi, in realtà annunci e proclami sono iniziati molto prima che ci fosse anche solo il progetto sulla base del quale, poi, assegnare i lavori, praticamente già pochi mesi dopo l’insediamento di Fioravanti.

Basterebbe ricordare che nell’estate 2019, poche settimane dopo la vittoria delle elezioni amministrative di Fioravanti, qualche quotidiano annunciava con entusiasmo “Partita la sfida per la riqualificazione di via Trieste. Serviranno 2 anni”, parlando addirittura di taglio del nastro per fine 2021, ad essere pessimisti ad inizio 2022. Nei mesi successivi, poi, era stato corretto il tiro ma il cronoprogramma dell’intervento era stato ufficializzato, tanto da essere messo “nero su bianco” su uno dei documenti programmatori più importanti di un Comune (il Piano Performance 2020): iter progettuale e aggiudicazione dei lavori entro la fine del 2021, conclusione dell’intervento entro il 2022.

E’ importante sottolineare come in tutti documenti programmatori e negli atti ufficiali, dalla progettazione all’aggiudicazione dell’appalto, per quanto riguarda i lavori di riqualificazione di via Trieste è sempre stato indicato un periodo non superiore ai 10 mesi per la loro conclusione. D’altra parte lo stesso sindaco Fioravanti, in un video postato sui social nel novembre 2022 (quindi ad intervento già iniziato da oltre 4 mesi) aveva assicurato che i lavori per la riqualificazione di via Trieste stavano procedendo “speditamente” e che di certo non ci sarebbero stati ritardi, con l’intervento che sicuramente sarebbe terminato alla scadenza fissata da contratto. Cioè 292 giorni dalla consegna dei lavori (come riportato anche nei cartelloni all’ingresso del cantiere), quindi considerato che i lavori stessi sono stati consegnati il 27 giugno 2022, entro fine aprile 2023.

Quella scadenza è passata ormai da oltre 3 mesi (ma da tempo era chiarissimo che non c’era alcuna possibilità che fosse rispettata) e, come al solito, sindaco e amministrazione comunale invece di provare a giustificare e spiegare un simile consistente ritardo (inevitabilmente destinato ad aumentare vertiginosamente) fanno finta di niente e rilanciano con nuovi annunci e proclami “farlocchi” puntualmente amplificati da buona parte dei quotidiani locali ma, allo stesso tempo, altrettanto puntualmente e inesorabilmente smascherati dagli atti ufficiali del Comune stesso.

Questa volta, poi, qualche quotidiano locale è andato decisamente oltre, non limitandosi a rilanciare i soliti annunci ma addirittura raccontando di presunti incessanti lavori nelle ore notturne, naturalmente sotto il costante sguardo vigile del sindaco Fioravanti e dell’assessore ai lavori pubblici Cardinelli, per riuscire a rispettare un inesistente cronoprogramma che fisserebbe il termine dei lavori entro ottobre. In realtà, girando per il centro cittadino nelle sere di questa calda estate, operai al lavoro nel cantiere di via Trieste non si sono mai visti (e alcuni residenti sostengono che se ne vedano pochi anche durante il giorno…). Poi, come sempre, a fornire il quadro reale (e per nulla edificante) della situazione ci ha pensato un atto ufficiale del Comune che ha confermato che l’intervento è ancora in alto mare. A certificarlo è la determina n. 2580 del 27 luglio 2023 “Lavori di riqualificazione di corso Trento e Trieste e vie del centro storico. Approvazione 2^ Sal, certificato di pagamento n. 2 e contestuale liquidazione in favore dell’impresa Gentile srls”.

Per chi non lo sapesse lo stato di avanzamento dei lavori (Sal) è il documento che serve ad effettuare il pagamento delle rate di acconto sulla base dell’effettiva esecuzione del lavoro. In altre parole è lo strumento che consente al committente, in questo caso il Comune di Ascoli, di calcolare con esattezza l’importo da erogare all’azienda che sta effettuando l’intervento sulla base del lavoro concretamente svolto. E, sulla base del secondo Sal approvato dall’amministrazione comunale con la determina n. 2850, all’11 luglio scorso erano stati concretamente portati a termine lavori pari a 880.576,22 euro sui complessivi 1.828.860,63 dell’intero intervento. In pratica dopo più di un anno dall’inizio, non siamo neppure a metà dell’intervento, sono stati realizzati il 48% dei lavori previsti.

A voler essere immotivatamente ottimisti si potrebbe parlare di una leggerissima, praticamente impercettibile, accelerazione dei lavori stessi rispetto alla prima fase. Infatti rispetto al primo Sal, approvato il 28 febbraio scorso con determina n. 680, negli ultimi mesi qualche piccolo passo avanti è stato fatto. Allora, dopo 7 mesi, erano stati concretamente realizzati il 25% dei lavori previsti mentre ora in poco meno di 5 mesi si è verificato un avanzamento dei lavori stessi di un ulteriore 23%. Basta fare un rapido calcolo per comprendere che servirebbe un miracolo di proporzioni gigantesche per arrivare alla fine dell’intervento entro ottobre (come indicato da alcuni quotidiani locali), visto in 3 mesi bisognerebbe concretamente realizzare il 52% dell’intervento, cioè più di quanto è stato effettuato in 13 mesi.

Proseguendo, invece, con il ritmo che si sta tenendo da alcune settimane, i lavori terminerebbero a maggio 2024, guarda il caso a ridosso delle elezioni comunali. Come amava ripetere spesso Andreotti, “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. E, “pensando male”, è inevitabile pensare che si farà di tutto per poter accelerare quel tanto che basta per fare in modo di completare l’intervento (e quindi finalmente riaprire via Trieste) almeno un mesetto prima. Che, in pratica, vorrebbe dire con ben un anno di ritardo rispetto alla scadenza fissata da contratto ma perfettamente in tempo per organizzare una cerimonia di inaugurazione in grande stile che faccia anche da apertura “con il botto” della campagna elettorale per la conferma del “sovrano” Fioravanti sul trono dell’incantato regno di Ugualos…

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