Studio shock pubblicato su “The Lancet”: i morti reali per covid il triplo di quelli ufficiali


Sono le inquietanti conclusioni di un approfondito studio effettuato dai ricercatori dell’Ihme dell’Università di Washington che hanno esaminato le morti a livello globali tra il 2020 e 2021 in 191 paesi confrontandole con i valori associati ai decessi degli 11 anni precedenti

Sebbene i decessi segnalati per covid 19 tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 siano stati 5,94 milioni in tutto il mondo, stimiamo che 18,2 milioni di persone (con intervallo di incertezza tra 17,1 e 19,6 milioni) siano morte in tutto il mondo a causa del covid 19 in quel periodo”. Sono queste le inquietanti conclusioni di un approfondito studio pubblicato su “The Lancet”, l’autorevole rivista scientifica inglese, ed effettuato dai ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) dell’Università di Whashington, una delle più accreditate organizzazioni indipendenti di ricerca sulla salute della popolazione. I ricercatori dell’Ihme hanno esaminato le morti a livello globale avvenute tra il 2020 e il 2021 in 191 paesi e territori, confrontando i valori associati ai decessi degli 11 anni precedenti.

Quello che ne è scaturito è uno studio dettagliato, un approfondimento di 24 pagine pubblicato su “The Lancet” che viene sintetizzato in questo modo sul sito internet dell’Ihme: “Le prime stime globali di peer reviewed delle morti in eccesso indicano che 18,2 milioni di persone potrebbero essere morte a causa della pandemia di covid 19 entro 31 dicembre 2021. Si stima che i tassi di mortalità in eccesso siano variati ampiamente tra i paesi e all’interno delle regioni, sebbene il vero bilancio delle vittime della pandemia sia stato molto più alto in alcune locallità, in particolare nell’Asia meridionale e nell’Africa subsahariana, rispetto a quanto suggerisco i registri ufficiali dei decessi per covid 19. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere la percentuale di decessi in eccesso dovuti direttamente all’infezione da covid 19 e gli effetti indiretti della pandemia, compreso l’impatto sui servizi sanitari, i decessi per altre malattie e gli impatti economici più ampi”.

Numeri a parte, in realtà quanto emerge da quello studio non stupisce affatto, almeno chi in questi 2 anni di pandemia ha seguito attentamente ciò che stava accadendo, senza lasciarsi influenzare da fake news e paradossali strumentalizzazioni da parte di chi ha provato in ogni modo a ridimensionare la drammatica portata della tragedia globale che è stata (e purtroppo non è ancora completamente alle spalle) la pandemia da covid 19. Ancora qualche settimana fa, ad esempio, nel nostro paese si discuteva sulla cifra reale dei morti per coronavirus e c’era chi ipotizzava una sovrastima dei decessi, smentita da tutti i dati ufficiali. Per altro sarebbe stato sufficiente sapere che, ad esempio, quelli catalogati come decessi per covid 19 sono solo quelli avvenuti nelle strutture sanitarie, per lungo tempo (soprattutto nel periodo peggiore della prima e della seconda ondata) non sono state registrati come tali i decessi avvenuti in casa.

E che i morti per covid nel nostro Paese potessero essere di gran lunga superiori alle cifre ufficiali era già chiaro dalla lettura dei dati relativi alla mortalità in questi 2 anni (fonte Istat e Istituto Superiore della Sanità) che evidenziavano una consistente crescita rispetto agli anni pre covid. Più in generale, poi, era ampiamente noto come i dati e i numeri provenienti da diversi paesi fossero in realtà ampiamente sottostimati, sia per ragioni di propaganda, sia per l’indiscutibile difficoltà di fare una stima anche solo approssimativa in alcuni paesi. Il gruppo di ricercatori guidato dal prof. Haidong Wang, nell’esaminare le morti a livello globale avvenute tra il 2020 e il 2021, confrontandole con gli anni passati, hanno raccolti i dati sui siti web governativi: il World Mortality Database, lo Human Mortality Database e l’European Statistical Office. E applicando modelli matematici è emerso che il tasso reale di decessi correlato al covid a livello globale sarebbe di circa 120 morti ogni 100 mila abitanti a fronte del 39,2 ufficiale.

Non solo, il tasso di mortalità in eccesso ha superato la soglia di 300 decessi ogni 100 mila in 21 paesi, con il più alto (734,9 decessi per 100 mila abitanti) riscontrato in Bolivia. A livello strettamente numerico il maggior numero di decessi dovuti a covid 19 è stimato in India con poco più di 4 milioni di morti, con Stati Uniti e Russia con oltre un milione di morti e subito dietro Messico e Brasile con quasi 800 mila morti. Tra questi il paese con il più alto tasso di mortalità è la Russia con 374,6 decessi ogni 100 mila abitanti.

Per quanto riguarda l’Italia, secondo lo studio dell’Ihme i decessi per covid sarebbero il doppio rispetto a quelli ufficializzati, 259 mila rispetto ai 137 mila dichiarati a fine 2021. Ma la differenza tra le notifiche ufficiali e i decessi effettivi stimati (vedi foto) non è uniforme. Se in alcune regioni del sud il divario è enorme (Calabria 6.920 decessi stimati a fronte dei 1.610 ufficiali, Sicilia 19.400 decessi stimati a fronte dei 7.500 ufficiali), in diverse regioni del nord (Valle d’Aosta, Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia) sostanzialmente non c’è differenza. E’, invece, della Liguria il tasso di mortalità in eccesso con 339,2 ogni 100 mila abitanti, seguita dal Molise (334,5), dal Piemonte (328,9) e dalla Lombardia (315,1).

Per quanto concerne la nostra regione, i dati che emergono dallo studio pubblicato su “The Lancet” sono abbastanza inquietanti. Secondo i ricercatori dell’Ihme il numero di decessi nelle Marche (sempre al 31/12/2021) è più del doppio di quelli ufficialmente registrati, 7.400 rispetto ai 3.420 ufficiali (con intervallo di incertezza tra 6.790 e 8.040), con un conseguente tasso di mortalità pari a 250 ogni 100 mila abitanti (109,6 quella ufficiale). Naturalmente è opportuno ricordare che quei numeri vanno presi con le dovute precauzioni, nel senso che non devono necessariamente essere considerati totalmente esatti quanto significativi di una tendenza, comunque a molti già chiarissima.

Cioè che in realtà  la pandemia da covid 19 è stata (e purtroppo ancora è) una tragedia di proporzioni immani, che ha determinato un sacrificio di vite umane decisamente maggiore rispetto alle cifre ufficiali.

bookmark icon