Dilettanti allo sbaraglio: la riqualificazione di via Trieste può aspettare…


Dopo i proclami degli ultimi 2 anni, l’avvio dei lavori sembrava ad un passo. Dopo aver approvato il progetto esecutivo, il 2 febbraio è stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse. Che, però, nei giorni scorsi è stato annullato con motivazioni surreali…

Era l’estate 2020, esattamente la seconda metà di agosto, quando il sindaco Fioravanti, con la solita stucchevole enfasi, annunciava: “partono ufficialmente oggi i lavori di riqualificazione di viale Trieste”. In realtà, grazie all’ordinanza 386 del 26 agosto, emergeva come nei giorni successivi sarebbero partiti solamente i saggi archeologici preventivi da parte della Ciip e non certo i lavori di riqualificazione, anche perché all’epoca neppure esisteva il progetto per i lavori stessi.

Eppure, nonostante l’evidenza, il semplice annuncio del sindaco era stato sufficiente per dare fiato ai tradizionali megafoni dell’amministrazione comunale (gran parte dei quotidiani locali) che, in preda ad un’inspiegabile euforia, annunciavano il prossimo affidamento dei lavori. Addirittura qualche quotidiano locale sosteneva, senza nessuna incertezza, che i saggi archeologici e i lavori per i sottoservizi sarebbero terminati entro la fine del 2020 e che nei primi mesi del 2021 sarebbero poi partiti i lavori di riqualificazione. Non servirebbe neppure sottolinearlo, ovviamente le cose non sono andate affatto in quel modo.

Gli interventi nei sottoservizi sono proseguiti per tutto il 2021, fino allo scorso novembre. Quando, ironia della sorte, proprio uno di quei quotidiani che aveva annunciato la fine di quei lavori entro dicembre 2020, con incredibile “faccia tosta”, ne annunciava la conclusione “con un mese di anticipo rispetto alle previsioni”, con annesse sperticate lodi nei confronti del sindaco Fioravanti e dell’assessore Corradetti che “hanno accelerato i tempi per fare in modo che l’affidamento e l’inizio dei lavori avvengano nei primi mesi del 2022”. Per altro già allora era chiaro che i lavori non sarebbero certo partiti all’inizio del nuovo anno (fine gennaio – inizio di febbraio ipotizzava qualcuno).

Perché il 18 novembre era stato approvato il progetto definitivo-esecutivo dell’intervento di riqualificazione di corso Trieste (delibera n. 357), per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro, sulla base del quale sono stati predisposti tutti gli atti necessari per avviare la gara per l’assegnazione dei lavori. Che formalmente ha preso il via solamente il 2 febbraio scorso quando, con determina n.314, è stato approvato (e il giorno successivo pubblicato sul sito istituzionale del Comune) l’Avviso Pubblico di Manifestazione di interesse per l’individuazione di operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento dei “lavori di riqualificazione di via Trento e Trieste e vie del centro storico”, con il termine per la presentazione delle domande fissato per il 18 febbraio scorso.

Come vedremo, basta conoscere un minimo le procedure e l’iter che si segue in queste situazioni per sapere che, ad essere immotivatamente ottimisti, nella migliore delle ipotesi l’assegnazione e l’avvio dei lavori non sarebbero comunque avvenuti prima del prossimo maggio. Ma, come è tradizione per l’amministrazione comunale, le sorprese e gli “intoppi” non finiscono mai.

Ad inizio settimana, infatti, sull’albo pretorio on line è stata pubblicata la determina n. 579 del 26 febbraio il cui oggetto è a dir poco sorprendente: “Lavori di riqualificazione di via Trento e Trieste e vie del centro storico. Approvazione di nuova manifestazione di interesse ai fini dell’avvio della procedura telematica di affidamento dell’appalto”. E perché mai c’è bisogno di una nuova manifestazione d’interesse? Solitamente ciò avviene quando nessun operatore, nessuna azienda risponde all’avviso. In questo caso, invece, la stessa determina n. 579 svela che a quel primo avviso sono giunte ben 280 manifestazioni di interesse.

A spiegare l’arcano è la stessa determina che, in sostanza, spiega che il precedente avviso non è più valido perché nella via ci sono tanti cantieri privati che interferirebbero con i lavori. “Considerato l’importanza strategica dell’asse viario interessato dall’intervento – si legge nella determina – la qualità architettonica dei luoghi che si vuole rispettare e migliorare e verificate le plurime interferenze con cantieri privati esistenti e soprattutto di prossima apertura lungo la medesima arteria e la volontà di tenere conto delle molteplici esigenze degli utenti e dei residenti, per i motivi sopra espressi è opportuno procedere ad una selezione di offerte che non valuti il solo aspetto economico ma anche gli aspetti tecnici più critici e possa favorire una conduzione del cantiere più adeguata alle esigenze della collettività e maggiormente rispondente all’interesse pubblico che con il suddetto appalto si vuole perseguire”.

Parlare di dilettanti allo sbaraglio in questo caso è addirittura riduttivo, ancora una volta l’amministrazione comunale dimostra in queste circostanze di essere sempre più simile ad un’armata Brancaleone che si muove in maniera confusa, senza alcun tipo di programmazione. Perché è semplicemente demenziale annullare, una settimana dopo la sua scadenza, un avviso di manifestazione di interesse perché il Comune ha scoperto che nella via interessata dall’intervento ci sono diversi cantieri, che possono in qualche modo ostacolare e complicare l’intervento stesso, che in realtà erano presenti già quando è stato indetto il primo avviso. Tra l’altro siamo anche di fronte ad una grave mancanza di rispetto e ad un’inaccettabile presa in giro nei confronti di tutte quelle ditte che si sono affannate per rispondere ad un avviso che non lasciava certo molto tempo a disposizione per farlo (15 giorni).

Nonostante l’ottimistica previsione di qualche quotidiano locale, secondo cui comunque entro il prossimo giugno partiranno i lavori (d’altra parte a dar retta a quei quotidiani i lavori di riqualificazione di via Trieste dovevano già essere terminati…), questo ennesimo “pasticcio” rischia di far slittare e non di poco l’avvio dell’intervento.

Perché, secondo quanto è riportato nel nuovo avviso allegato alla determina 579, la nuova scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è prevista per il prossimo 10 marzo. Poi inizierà il lungo iter che porterà all’aggiudicazione dei lavori che, realisticamente, durerà diversi mesi. L’amministrazione comunale dovrà, infatti, nominare una commissione giudicatrice, poi, in caso di un numero di manifestazioni di interesse superiore a 10 (praticamente scontato, visto che nel precedente annuncio erano state addirittura 280) nel corso di una successiva seduta pubblica, dovrà effettuare il sorteggio di 20 numeri d’ordine, con poi le manifestazioni degli operatori corrispondenti ai primi 10 numeri d’ordine estratti che saranno sottoposte a verifica di validità.

In caso di irregolarità, si procederà ad inoltrare lettera di invito agli altri operatori economici, seguendo l’ordine progressivo di sorteggio. Successivamente si procederà a pubblicare, nella sezione “Bande di gare e Contratti” del sito comunale, l’elenco degli operatori economici creato mediante sorteggio che, poi, parteciperanno alla procedura negoziata che porterà all’affidamento dei lavori e, in seguito, all’avvio degli stessi. Prendendo a riferimento procedimenti simili del Comune di Ascoli non c’è da essere molto ottimisti. In genere un simile iter non si conclude prima di 6-7 mesi, se poi pensiamo a quanto avviene con le scuole, in alcuni casi dall’avviso di manifestazione di interesse all’affidamento dei lavori è trascorso anche più di un anno.

In altre parole, sarebbe già tanto se il cantiere per i lavori di riqualificazione in via Trieste aprisse nel corso dell’estate. A rendere ancor più paradossale la situazione, dopo aver scritto nella determina 579 che “è opportuno procedere ad una selezione di offerte che non valuti il solo aspetto economico ma anche gli aspetti tecnici più critici”, nell’avviso di manifestazione di interesse, nel capitolo “Criterio di aggiudicazione”, viene scritto che “l’appalto verrà aggiudicato in base al criterio dell’offerta economica più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”. Davvero inutile aggiungere altro…

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