La straordinaria “Performance” al contrario del Comune di Ascoli


Ad un mese dalla fine dell’anno l’amministrazione comunale, con delibera n. 368, decide di modificare gli obiettivi da raggiungere inseriti nel Piano della Performance 2021. E, guarda il caso, molti degli obiettivi modificati di fatto sono stati già raggiunti…

Il Comune di Ascoli si appresta a stabilire un nuovo record mondiale, quello degli obiettivi raggiunti nel corso del 2021. L’anno non è ancora terminato e mancano ancora più di 6 mesi alla Relazione performance 2021, che dovrà essere redatta e approvata entro giugno 2022, che certificherà quanti degli obiettivi fissati ad inizio anno l’amministrazione comunale sarà stata in grado di centrare. Però non è certo azzardato immaginare che questa volta il Comune riuscirà addirittura a superare la percentuale record dell’anno passato, quando era riuscito nell’incredibile impresa di realizzare 154 dei 157 obiettivi fissati (il 98%), arrivando al 100% degli obiettivi raggiunti (e peccato che non si possa andare oltre perché altrimenti l’anno prossimo sicuramente il Comune di Ascoli avrebbe raggiunto il 110 o anche il 120%…).

In realtà, come abbiamo spiegato e certificato (vedi articolo “Il miracolo della moltiplicazione degli obiettivi raggiunti dal Comune”) quell’irreale 154 su 157 è solo il frutto di una serie incredibile e imbarazzante di forzature, di stravolgimenti della realtà, fino alla negazione dell’evidenza, con l’utilizzo di ogni genere di artificio pur di far credere di avere centrato obiettivi che, in alcuni casi, non vengono neppure avvicinata. Per altro scorrendo la Relazione Perfomance 2020, che certifica quell’improbabile 98%, nella dettagliata analisi che viene fatta per ognuno dei 157 obiettivi, più volte la voce “stato di attuazione” (che descrive ciò che è stato o non è stato fatto, in merito all’obiettivo stesso, nel corso dell’anno precedente) certifica in maniera inequivocabile il non raggiungimento dell’obiettivo. Che, però, poi nel compunto finale viene incredibilmente conteggiato tra quelli conteggiati.

Nella descrizione dell’obiettivo “Rimodulazione del sistema controlli elettronici (Varchi) per accesso Ztl”, ad esempio, nello stato di attuazione viene riportato che “l’obiettivo non è stato raggiunto”. Eppure, nel conteggio finale, quell’obiettivo è compreso tra i 154 realizzati… Nell’articolo citato alla fine erano riportati tutti gli obiettivi, suddivisi per i 9 indirizzi strategici (Asco­li cit­tà del la­vo­ro, Asco­li cit­tà del­la ri­co­stru­zio­ne, Asco­li cit­tà green, Asco­li cit­tà del tu­ri­smo, Asco­li cit­tà del­la cul­tu­ra, Asco­li cit­tà del so­cia­le, Asco­li cit­tà si­cu­ra e ri­qua­li­fi­ca­ta, Asco­li cit­tà che ver­rà e Asco­li cit­tà del­le sem­pli­fi­ca­zio­ni) che, sulla base non di considerazioni personali ma di quanto scritto nella Relazione Performance, erano palesemente non raggiunti ma, per magia, erano invece inseriti tra i 154 considerati raggiunti.

E avevamo sottolineato come quel documento (la Relazione Performance 2020) gettasse enorme discredito sull’amministrazione comunale e rappresentasse una delle pagine più buie della storia del Comune di Ascoli. Che, però, come si suol dire “ne sa una più del diavolo” e, con una geniale trovata degna del miglior “azzeccagarbugli”, ha trovato il giusto escamotage per evitare la “figuraccia” dello scorso anno ma, al tempo stesso, garantirsi la certezza di ottenere lo stesso, se non addirittura migliore, risultato. In maniera semplice ed indolore, con un aggiornamento ed una sostanziale modifica degli obiettivi (almeno di alcuni) fissati ad inizio anno.

E’ quanto è stato fatto con la delibera n. 368 del 25 novembre scorso (“Piano esecutivo di gestione (Peg), Piano degli obiettivi, Piano della Performance 2021/2023. Approvazione aggiornamento 2021”), con l’allegato Piano degli obiettivi e Piano della Performance aggiornato secondo le nuove disposizioni. In altre parole ad un mese dalla fine del 2021, quando ormai l’amministrazione comunale è perfettamente consapevole quali obiettivi non possono essere realizzati così come erano stati fissati ad inizio anno, quegli stessi obiettivi vengono cambiati, rimodulati, in modo che possano comunque essere centrati. A tal proposito lo stesso contenuto della delibera n. 368 non lascia molti dubbi in proposito.

Il Piano esecutivo di gestione, il Piano degli obiettivi e Piano della Performance – si legge nella delibera – sono oggetto di possibili modifiche nel corso di uno stesso anno, con successivi atti di giunta, a seguito del monitoraggio sull’andamento degli obiettivi, di variazioni della macrostruttura o finanziarie”. Tutto sin troppo chiaro ed estremamente sconcertante, per i modi e per i tempi in cui questa modifica è avvenuta. Per cercare di gettare un po’ di fumo negli occhi nella delibera n. 368 viene poi detto che il Peg, il Piano degli obiettivi e il Piano della Performance “è stato aggiornato con modifiche degli obiettivi dirigenziali in relazione a cambiamenti organizzativi, gestionali ed operativi e all’emergenza covid”.

Detto che l’emergenza covid non è certo esplosa a sorpresa nel corso del 2021, ma era ampiamente in corso al momento dell’originaria definizione degli obiettivi per il 2021, è bene ricordare che i cosiddetti cambiamenti organizzativi (la modifica dell’assetto organizzativo del Comune), come è riportato anche nella delibera in questione, sono entrati in vigore il 1 giugno 2021 ma sono stati decisi e deliberati nell’aprile dello stesso anno (delibera di giunta n. 116). Quindi, se realmente determinata da questi “cambiamenti organizzativi”, la modifica degli obiettivi doveva avvenire nell’aprile scorso, massimo dal 1 giugno, non certo a fine novembre, cioè 7 mesi dopo la delibera sulla modifica dell’assetto organizzativo (e 5 mesi dopo la sua entrata in vigore).

La realtà, molto cruda e semplice, è che modificare gli obiettivi ad aprile, con 8 mesi ancora davanti, inevitabilmente avrebbe comportato il concreto rischio di non vedere realizzati alcuni degli obiettivi stessi. Invece la modifica ad un mese dalla fine dell’anno, per altro effettuata “a seguito del monitoraggio sull’andamento degli obiettivi” consente praticamente con assoluta esattezza di ridefinire obiettivi che sono raggiungibili (se non addirittura già raggiunti). A tal proposito è emblematico la modifica avvenuta per quanto riguarda gli obiettivi inerenti la messa in sicurezza delle scuole.

Nel Piano della Performance così come modificato in seguito alla delibera n. 368 spunta fuori il nuovo obiettivo inerente la gara per la messa in sicurezza della scuola Ceci, che non era previsto nel Piano originario approvato ad inizio anno, con l’indizione della gara per l’affidamento della progettazione dell’intervento di adeguamento sismico che deve avvenire entro dicembre 2021 per considerare l’obiettivo raggiunto. Guarda il caso, però, la “Procedura telematica negoziata per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura inerenti i lavori di adeguamento sismico della scuola Ceci” è stata indetta dal Comune il 23 novembre scorso, due giorni prima della delibera che ha modificato gli obiettivi.

Ancora, l’obiettivo “Riqualificazione via Trento e Trieste” nella formulazione di inizio anno prevedeva l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori entro la fine del 2021. Vista la situazione, quindi, quell’obiettivo non sarebbe stato raggiunto. Poco male, con la modifica approvata il 25 novembre scorso l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori sono stati spostati al 2022 e, di conseguenza, per considerare raggiunto l’obiettivo è sufficiente aver approvato il progetto esecutivo che per caso è stato approvato una settimana prima di quella modifica (il 18 novembre con delibera n. 357).

Discorso simile per la “Sistemazione ciclo pedonale ponte SS. Filippo” che inizialmente prevedeva la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2021. Ora che è chiaro che i lavori (assegnati ma ancora neppure iniziati) non finiranno certo per quella data, la fine dei lavori stessi viene spostata al 2022 e per il raggiungimento dell’obiettivo è sufficiente ciò che già è stato fatto. Si potrebbe proseguire con tanti altri esempi simili, così come si potrebbe sottolineare come molti degli obiettivi inseriti nel Piano della Performance 2021 sono perfettamente identici, anche nella possibile evoluzione, a quelli inseriti in quello 2020 e poi considerati raggiunti (ma se erano già stati raggiunti nel 2020 perché vengono riproposti negli stessi termini per il 2021?).

Al di là di ogni altra considerazione, però, quale che sia la motivazione è inaccettabile che si possa deliberare una modifica del genere ad appena un mese dalla scadenza, cioè praticamente a giochi fatti. Per completezza di informazione occorre ricordare come il raggiungimento o meno degli obiettivi fissati nel Piano della Performance non ha importanza solo per misurare l’efficienza dell’amministrazione comunale ma ha anche delle conseguenze concrete, in particolare per le tasche dei dirigenti comunali.

Perché la percentuale di obiettivi raggiunti è poi alla base dell’assegnazione della retribuzione di risultato ai dirigenti (il cosiddetto “premio produzione”), con la conseguenza che ad un’alta percentuale di obiettivi raggiunti corrisponderà poi una retribuzione di risultato più ricca. E, come diceva sempre Giulio Andreotti, “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”…

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