Babbo Natale arriva d’estate in Comune, ricchi premi per tutti i dirigenti


Secondo l’autovalutazione, certificata poi dal Nucleo di valutazione e ratificata con decreto del sindaco n. 19 dell’8 luglio, i dirigenti comunali nel 2009 hanno raggiunto tra il 97 e il 98% degli obiettivi fissati ad inizio anno, meritandosi ricchissime retribuzioni di risultato

Quella passata è stata una settimana semplicemente esaltante per l’amministrazione comunale. Se infatti il sindaco Fioravanti ha potuto brindare allo storico podio ottenuto nella classifica sul gradimento dei sindaci dei capoluoghi di provincia, pubblicata da “Il Sole “4 Ore”, dal canto loro i dirigenti comunali come tradizione hanno potuto festeggiare il consueto arrivo anticipato di Babbo Natale. Che, nel meraviglioso e dorato mondo che è diventato il Comune di Ascoli, fa visita al segretario comunale e ai dirigenti (ma poi anche ai dipendenti comunali…) nel periodo estivo (tra fine giugno ed inizio di luglio) e non porta doni ma ricchissimi premi (in “burocratese” retribuzione di risultato). Che vanno ad aggiungersi a stipendi “da nababbi” che vanno da un minimo di oltre 80 mila euro lorde ad un massimo di 115 mila euro lorde (la retribuzione del segretario generale) annuali.

Inevitabilmente in un periodo difficile come quello che sta vivendo la nostra città, così come tutto il Paese (e non solo) alle prese con le dure conseguenze della pandemia, fa sempre un certo effetto dover constatare come quei soldi, che provengono dalle tasche dei cittadini ascolani, quando servono per aiutare in maniera concreta i cittadini stesse e le attività ascolane non ci sono mai a sufficienza. Poi, però, d’incanto spuntano fuori e sono sempre a disposizione quando si tratta di riempire le tasche dei nostri dirigenti comunali. Che, però, è innegabile che meritano davvero di ottenere questi ricchissimi premi perché ogni anno, nella peggiore delle ipotesi, raggiungono almeno il 90% degli obiettivi fissati.

Negli ultimi 10 anni non c’è stata una sola occasione in cui sono scesi sotto quella mostruosa percentuale di raggiungimento degli obiettivi, praticamente impossibile trovare in giro per l’Italia un Comune che si sia solamente avvicinato ad un simile risultato. Questo, in altre parole, vuole dire che dirigenti comunali così bravi ed efficienti ce li ha solamente il Comune di Ascoli. Certo, poi in concreto si fatica a vedere il frutto della straordinaria opera dei nostri dirigenti comunali e gli straordinari risultati che ogni anno raggiungono e che sono certificati dall’annuale “Relazione Performance” che è il documento ufficiale in base al quale vengono stilati i risultati di ciascun dirigente (e le conseguenti percentuali della retribuzione di risultato).

Come conferma il decreto del sindaco n. 19 dell’8 luglio scorso (“Conseguimento obiettivi dirigenza comunale anno 2020 – Attribuzione indennità di risultato”) nel quale si fa esplicito riferimento alla delibera n. 207 del 29 giugno, ad oggetto “Relazione sulla performance 2020 – Adozione”, e al successivo verbale sempre del 29 giugno con il quale il Nucleo di valutazione ha preso visione della Relazione stessa.

Esaminate le schede sulla performance individuale dei dirigenti ed i relativi punteggi conseguiti – si legge nel citato decreto – il sindaco decreta di condividere e fare proprio il verbale, le schede della performance individuale e le risultanze conclusive del Nucleo di Valutazione e di stabilire di conseguenza che il dirigente del settore Personale provveda con proprio atto a liquidare la retribuzione di risultato 2020”.

Per quanto riguarda il segretario generale nel decreto sindacale n. 18 dell’8 luglio scorso il sindaco scrive che “nel periodo in considerazione ha dimostrato nell’azione quotidiana capacità, competenza e fattiva collaborazione, raggiungendo appieno sia gli obiettivi assegnati come il Piano delle performance/Piano degli obiettivi 2020, sia quelli risultanti dalle ulteriori funzioni conferite ai sensi della lettera d dell’art. 97 del Tuel, così come attestato nella Relazione al Piano della Performance e nella validazione da parte del Nucleo di Valutazione”. D’altra parte non potevano esserci dubbi, una squadra di dirigenti così efficienti e competenti, senza eguali nel resto del paese, non poteva che essere guidata da un segretario comunale dello stesso livello.

In concreto, per quanto riguarda il segretario comunale, quel decreto sindacale svela che la retribuzione di risultato ammonta al 10% del suo stipendio annuale lordo, quindi circa 15 mila euro. Per quanto concerne i dirigenti il decreto del sindaco spiega come l’attribuzione di risultato sia determinata sulla base dell’autovalutazione degli stessi dirigenti in relazione al raggiungimento degli obiettivi loro assegnati nel 2020, successivamente certificata dal Nucleo di valutazione, che attribuisce ad ogni dirigente un punteggio (100) sulla base di tre fattori: perfromance nell’ambito organizzativo di diretta responsabilità (20%), specifici obiettivi raggiunti (60%) e valutazione dei comportamenti manageriali e competenze professionali dimostrate (20%).

Considerando che per quanto riguarda il primo ed il terzo fattore da sempre i dirigenti comunali ascolani sono degli autentici fuoriclasse, visto che da sempre ottengono il massimo punteggio, a fare la differenza e a determinare l’entità della retribuzione di risultato per ciascun dirigente è, quindi, la percentuale di obiettivi raggiunti da ognuno di loro. Che naturalmente è altissima per tutti, anche se nessuno ha raggiunto il massimo, quel 60 che vuol dire 100% degli obiettivi raggiunti. Poco male perché tre dirigenti comunali ottengono 58 su 60, che determina quindi una valutazione finale di 98 su 100, mentre gli altri 3 ottengono 57 su 60, con una valutazione finale di 97 su 100.

Tradotto in soldoni significa che tra dirigenti ottengono una retribuzione di risultato di 27.383,23 euro (praticamente il doppio della paga annuale della maggior parte degli ascolani…), mentre gli altri 3 dirigenti devono “accontentarsi” di 25.602,53 euro. Complessivamente, considerando gli oneri a carico dell’Ente, i ricchi premi dei dirigenti del Comune costano 210 mila euro ai cittadini ascolani. Che, però, in teoria dovrebbero consolarsi pensando di avere la fortuna di poter contare su dirigenti così bravi e competenti, in grado ogni anno di raggiungere quasi la totalità degli obiettivi fissati ad inizio anno.

Certo, poi ci sarebbe sempre da capire come è possibile che una città che ha la fortuna di avere dirigenti comunali così efficienti (e, di conseguenza, una macchina amministrativa così ben funzionante) sia poi sempre la peggiore nelle Marche e in assoluta tra le peggiori d’Italia nelle graduatorie sulla qualità della vita (vedi articolo “Non è un posto per giovani ma neppure per anziani e bambini”). Mistero che in buona parte potrebbe essere svelato leggendo e analizzando attentamente la “Relazione sulla Perfomance, anno 2020”, approvata il 29 giugno scorso con delibera di giunta n. 207, che, come abbiamo sottolineato, è alla base dell’attribuzione della retribuzione di risultato dei dirigenti comunali.

Da quella Relazione, nella quale si prendono in esame tutti gli obiettivi fissati ad inizio anno, emergono infatti una serie incredibile di particolari a dir poco inquietanti e sconcertanti. Ma questa è una storia che racconteremo nel dettaglio nei prossimi giorni…

bookmark icon