Pavimentazione di piazza Arringo, il grande bluff…


L’ annuncio fatto dal sindaco sabato 3 aprile in poco tempo si è subito trasformato sulla stampa locale in un intervento concreto che partirà a breve, al massimo entro fine anno. La realtà, però, è completamente differente visto che non esiste ancora alcun atto ufficiale

Da “voglio annunciarvi che è volontà della nostra amministrazione rinnovare la pavimentazione di piazza Arringo” a “saranno avviati a breve i lavori di pavimentazione di piazza Arringo” il passo è molto breve nel capoluogo piceno. Dove ormai buona parte dell’informazione locale non si limita più a fare da megafono al sindaco e all’amministrazione ma da qualche tempo va decisamente oltre, trasforma ogni parola e ogni manifestazione di volontà del primo cittadino in fatti concreti che accadono e stanno per accadere e brevissimo tempo, infischiandosene della realtà e dell’evidenza dei fatti che consiglierebbe ben altro tipo di prudenza e, soprattutto, di approfondimento e verifica.

Lo abbiamo già ampiamente verificato per gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole, con l’informazione locale che da mesi, ad ogni sospiro del sindaco, si affretta ad esaltare improbabili accelerazioni (dopo oltre 4 anni di attesa sarebbe comunque irrispettoso nei confronti della città e dei cittadini parlare di accelerazione, anche se ci fosse realmente) e ad annunciare l’imminente avvio di cantieri che esiste solo nel loro mondo virtuale. Ed è oltre modo paradossale a smentire il surreale racconto della stampa di fatto sia stato, anche se in maniera inconsapevole, lo stesso sindaco Fioravanti.

La cosa si sta puntualmente ripetendo con la nuova pavimentazione di piazza Arringo che, dopo l’annuncio a sorpresa fatto dal sindaco sabato 3 aprile sulla propria pagina facebook, nel giro di poco tempo per l’informazione locale è diventato subito un intervento che partirà a breve o, nell’ipotesi più cauta, entro la fine dell’anno. La realtà ovviamente è completamente differente e non bisogna essere dei geni per capire che non c’è neppure lontanamente la possibilità che l’intervento di ripavimentazione di piazza Arringo possa eventualmente partire prima della fine dell’anno.

Stiamo lavorando insieme all’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli – aveva scritto Fioravanti – tutta la giunta e i consiglieri comunali per avviare i lavori nel breve tempo”. Abbiamo già visto che nel particolare e singolare vocabolario di questa amministrazione e del primo cittadino “breve tempo” potrebbe tranquillamente significare anche tra diversi anni, visto che nel programma elettorale della primavera 2019 lo stesso Fioravanti si era impegnato a mettere “subito” al sicuro i bambini in sedi scolastiche temporanee e protette. Sono passati quasi 2 anni e di quelle strutture non c’è alcuna traccia e ora sappiamo che non ci saranno prima di settembre 2022 (cioè dopo oltre 3 anni).

Prima di agire operativamente – prosegue il sindaco – vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza in un progetto di partecipazione e condivisione: per questo chiunque può mandarci entro venerdì 9 aprile un’idea o una proposta all’indirizzo email. Tutti i progetti che perverranno saranno valutati da tecnici e personale competente, affinchè si possa scegliere la soluzione migliore per rinnovare la pavimentazione della nostra stupenda piazza. Ringrazio fin da ora quanti vorranno dare il proprio contributo, un ringraziamento grande va alla Regione Marche che con grande rapidità ci ha consentito la rimodulazione dei fondi Iti per il progetto di restyling di piazza Arringo”.

Va detto che in realtà non è certo stato accolto così favorevolmente, almeno se si prendono a riferimento i commenti presenti sotto il post del primo cittadino (oltre 200). In grandissima parte di tenore negativo, molti addirittura estremamente critici.  “Ma si può sapere cosa vi dice la testa? Abbiamo piazze e strade con pavimentazioni vecchie, ridotte ai minimi termini e vogliamo, invece, mettere mano ad una pavimentazione di appena 20 anni” scrive Domenico. “Credo che le priorità debbano essere altre. Piazza Arringo è stata ripavimentata circa una decina d’anni fa, se non erro. Dunque non ha bisogno di restyling” aggiunge Mariangela, mentre secondo Fabio si tratterebbe di un “intervento costoso, inutile e non necessario. Spendete quei soldi altrove che la città ne ha bisogno”.

Lasci stare la piazza, sicuramente la peggiorate. Sistemate, anzi rimettere la fontana di viale De Gasperi. Una vergogna. Per non parlare poi di tutte le fontane senza acqua” scrive Elide, mentre Giuseppe sottolinea che si tratta di un “lavoro inutile, uno sperpero di denaro pubblico”. “Ascoli come Beirut, strade al limite della percorribilità e rifacciamo il pavimento a piazza Arringo. Ma se è da rifare vuol dire che qualcosa nei recenti lavori non ha funzionato. La responsabilità di chi è?” si chiede Daniele.

Senza dilungarci ulteriormente, è significativo il fatto che complessivamente dai commenti negativi e critici sono due gli aspetti principali che vengono sottolineati. Il primo è che ci sarebbero tante altre priorità, moltissime strade e piazze (ma anche aree verdi) che sono in condizioni di degrado tale che dovrebbero essere sistemate (e il fatto che sono numerose le vie e le piazze citate dovrebbe far riflettere…). L’altro è che, considerato che l’intervento di pavimentazione di piazza Arringo è relativamente recente (2003), non si capisce per quale ragione ci sia già la necessità di intervenire nuovamente. Ma di aspetti per così dire poco chiari e che suscitano grosse perplessità ce ne sono anche altri. Come abbiamo sempre sottolineato, al di là dei proclami propagandistici, un’amministrazione in concreto agisce attraverso atti ufficiali. E in questo caso non c’è uno straccio di qualcosa del genere, solo il post del sindaco su facebook e null’altro di concreto, quindi “aria fritta”.

Fioravanti tiene molto ad affermare nelle sedi istituzionali che un’amministrazione deve parlare per atti (quindi ancora una volta il sindaco, più o meno consapevolmente, è d’accordo con noi…) – evidenzia opportunamente una nota di “Ascolto e Partecipazione” – che in relazione a questo nuovo progetto spuntato dal niente, semplicemente non esistono. Non c’è nessuna delibera di giunta, nessuna determina dirigenziale, nessun capitolato d’opera di massima. Il nulla assoluto! Su questo nulla, tuttavia, si chiede alla cittadinanza di far pervenire idee e proposte. Parlare di sostituire il pavimento di una piazza, per altro posato ex novo non tantissimi anni fa, senza dire una parola sul costo complessivo, sull’inizio dei lavori e sulla durata degli stessi è davvero un mistero imperscrutabile”.

Per altro, sempre a proposito di atti ufficiali, come evidenzia “Ascolto e Partecipazione” se davvero si volevano coinvolgere i cittadini bisognava pensare ad un vero concorso di idee, per giunta regolato dall’art. 156 del Codice degli Appalti e dalle linee guida dell’Autorità Anticorruzione, che avrebbe consentito un’ampia e seria partecipazione su larga scala di autentiche proposte progettuali. Così, invece, è tutto terribilmente vago e indefinito, non c’è alcuna trasparenza, non c’è nulla di concreto su cui pensare di aprire una discussione. Anche sul numero di progetti e di idee che sarebbero arrivate non c’è alcuna comunicazione, alcun atto ufficiale che ne renda conto, al di là del fatto che la presentazione di progetti con l’invio di una semplice è già a prescindere una procedura che toglie ogni serietà e attendibilità all’iniziativa stessa. E’ semplicemente imbarazzante la superficialità dell’amministrazione comunale che, per altro, non fa chiarezza su quello che dovrebbe essere il vero nodo di questo ipotetico intervento.

Cioè se dopo l’eventuale ripavimentazione piazza Arringo continuerà ad essere sede del mercato e di iniziative simili, con la conseguente conferma dell’accesso per carico e scarico di mezzi anche pesanti. Ed è chiaro (almeno dovrebbe esserlo) che se si sceglie per lasciare le cose così come sono attualmente non avrebbe alcun senso spendere centinaia di migliaia di euro per ripavimentare una piazza che, inevitabilmente, nel giro di pochissimo tempo avrebbe comunque non pochi problemi. Al di là della confusione e della scarsissima  (anzi, praticamente inesistente) trasparenza, anche considerando reale, e non un clamoroso bluff come allo stato sembrerebbe, l’intenzione di portare avanti questo progetto, ovviamente i tempi per il concreto avvio dei lavori sarà necessariamente lunghissimo.

Come abbiamo già visto al momento non c’è alcun atto ufficiale, non c’è neppure una delibera di intenti. Questo significa che il lungo iter progettuale, che porta all’approvazione del progetto esecutivo sulla base del quale viene poi indetto il bando di gara per l’assegnazione dei lavori, deve ancora partire. E anche nelle previsioni più immotivatamente ottimistiche pensare che si possa arrivare al bando di gara (non all’assegnazione dei lavori che è una fase ancora successiva) prima di 10-12 mesi è assolutamente irrealistico. Basterebbe pensare, ad esempio, che per quanto riguarda l’intervento di adeguamento sismico della scuola Malaspina, dopo 9 mesi che è stato avviato l’iter ancora non c’è stato neppure l’affidamento dell’incarico per la progettazione.

In questo caso, quindi, non ci sono dubbi che, far credere che i lavori possano partire a breve, anche entro fine 2021, è semplicemente un bluff…

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