Scuole sicure e curva sud, Comune in “alto mare”


Dal Documento unico programmatorio (Dup), approvato il 23 dicembre scorso con delibera di giunta n. 2021-2023, emerge con chiarezza come scuole e stadio non siano certo tra le priorità del Comune e che gli interventi più volti promessi non sono al momento in programma…

Proprio alla vigilia delle festività natalizie, esattamente il 23 dicembre, l’amministrazione comunale ha approvato quello che senza dubbio può essere definito l’atto amministrativo più importante e più significativo che un Comune possa adottare. Con delibera di giunta n. 293 è stato infatti approvato il Documento unico di programmazione (Dup) 2021-2023 e, insieme ad esso, il piano biennale degli acquisti di beni e servizi e lo schema di bilancio di previsione finanziario relativo al triennio 2021-2023 (e per la cassa per il 2021).

Il Dup è indiscutibilmente il documento programmatorio più importante di un’amministrazione comunale, è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Si compone di due sezioni, la sezione strategica e la sezione operativa, con la prima che ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo e la seconda pari a quella del bilancio di previsione. In pratica il Dup fissa gli obiettivi e le finalità che si vogliono perseguire nel corso del mandato e nel triennio di riferimento, ovviamente con un’attenzione particolare all’anno in corso, e descrive (in maniera chiara e attraverso un sistema di indicatori di risultato che rendano possibile un rendiconto annuale, almeno così dovrebbe essere…) le linee programmatiche caratterizzanti il mandato amministrativo e gli interventi che verranno attuati anno dopo anno.

In altre parole, per sintetizzare e semplificare, è il documento nel quale l’amministrazione comunale, sulla base del programma di mandato, descrive quello che intende fare nei prossimi 12 mesi (e poi nel corso del triennio), settore per settore. Naturalmente la parte più interessante del Dup è la sezione operativa nella quale il sindaco Fioravanti e la sua giunta descrivono come intendono muoversi nei prossimi mesi, quali sono le priorità sulla base dei 9 obiettivi strategici stabiliti nel programma di mandato: Ascoli città del lavoro, Ascoli città della ricostruzione, Ascoli città green, Ascoli città del turismo, Ascoli città della cultura, Ascoli città del sociale, Ascoli città sicura e riqualificata, Ascoli città che verrà, Ascoli città della semplificazione.

Avremo modo nei prossimi giorni di soffermarci e analizzare alcuni degli aspetti fondamentali del Dup, dei progetti più importanti dell’amministrazione comunale per la città. Ora, però, è interessante soffermarsi su due vicende, sicurezza delle scuole e stadio Del Duca, che da anni sono al centro dell’attenzione e che, secondo i proclami e gli annunci del sindaco e degli assessori, sarebbero tra le priorità di questa amministrazione. Il condizionale è d’obbligo perché poi quando dagli annunci si passa a ciò che più conta, cioè gli atti concreti, la realtà è completamente differente. E’ così anche nel Dup 2021-2023 che evidenzia in maniera inequivocabile come nei fatti scuole e stadio non sono per nulla considerate delle priorità.

Non solo, il Documento di programmazione conferma in maniera inequivocabile che gli annunci e l’ottimismo dell’amministrazione comunale, che nei mesi scorsi ha provato a far credere che i relativi interventi fossero sul punto di partire, era completamente infondato e che in realtà in un caso e nell’altro il Comune è assolutamente “in alto mare”, come per altro abbiamo più volte sottolineato. Già è oltremodo significativo che a scuole e stadio l’amministrazione comunale dedichi meno di una paginetta sulle oltre 200 che compongono il Dup (e per fortuna che erano due priorità, come annunciava Fioravanti nei manifesti della sua campagna elettorale). Soprattutto, però, è emblematico che in entrambi i casi non c’è nulla di concreto, si resta assolutamente nel vago senza definire alcun programma di interventi, alcuna tempistica, dimostrando tra l’altro come la confusione regni sovrana.

Partiamo dalla sicurezza delle scuole, inserita nell’Obiettivo strategico 2 “Ascoli città della ricostruzione”. “Ricostruzione – si legge nel capitolo “Scuole sicure” – farà necessariamente rima con sicurezza, in particolar modo nelle scuole cittadine”. Dopo una simile premessa, ovviamente condivisibile, e dopo aver annunciato una generale volontà dell’amministrazione comunale di lavorare “per restituire scuole sicure a tutta la città”, vengono enunciati alcuni principi di carattere generale, di una banalità tale che sembrano pensati e scritti dal famoso Max Catalano di “Quelli della notte” (personaggio che si caratterizzava per le ovvietà più elementari che diceva), ripetendo poi le stesse cose che si sentono dire ormai da anni.

Come che si farà riferimento sui “fondi per la ricostruzione post sisma nel settore dell’edilizia scolastica” (a luglio saranno 4 anni che sono a disposizione e inutilizzati…) , che le scuole con danni lievi verranno ristrutturate mentre per quelle con danni più gravi si studierà con i tecnici del settore la migliore soluzione. “L’amministrazione sta effettuando una ricognizione puntuale – si legge ancora nel Dup – l’obiettivo preminente e ineludibile è il raggiungimento della massima sicurezza per i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole cittadine, nel più breve tempo possibile e accelerando l’azione burocratica”.

E’ deprimente scoprire che dopo oltre 4 anni siamo ancora alla fase della ricognizione, ancora di più scoprire che si continua a tirare in ballo la storiella della burocrazia che, evidentemente, pone ostacoli così complessi solo nel “meraviglioso” mondo del Comune di Ascoli, visto che la quasi totalità dei Comuni che ha ricevuto gli stessi fondi per la ricostruzione post sisma nel settore dell’edilizia scolastica sono decisamente avanti, con in alcuni casi nuove scuole già realizzate e inaugurate. Si torna, poi, a ventilare la possibilità di trasferire studenti e personale scolastico temporaneamente in altre strutture, naturalmente solo come ipotesi, senza dimostrare di avere già un piano o un programma ben preciso.

Si dovrà̀ trovare una nuova sistemazione per gli studenti – si legge nel Dup – in una struttura capace di dare la sicurezza necessaria, seppur provvisoria, finché le varie fasi giuridico-autorizzative non consentiranno una progettualità definitiva. Si tratta di dare attuazione a un piano preventivo di edilizia scolastica, volto a valutare se occorre anche trasferire gli studenti e il personale didattico in strutture che garantiscano un livello di sicurezza da norma, in attesa che vengano fatti i lavori di adeguamento delle strutture esistenti o di realizzazione di nuovi poli scolastici”. La conclusione è semplicemente disarmante: “per raggiungere gli obiettivi fissati, l’amministrazione si impegnerà ad ottenere la deroga alla legge europea sulla concorrenza in materia di ricostruzione”.

Nessuna indicazione concreta, nessun cronoprogramma di interventi (ricordiamo sempre che nel Consiglio comunale del 14 maggio 2020 Fioravanti aveva annunciato che entro 10 giorni avrebbe annunciato il cronoprogramma per le scuole cittadine…), nessun riferimento a quegli interventi (scuole Malaspina, Sant’Agostino, Don Giussani, D’Azeglio, Cantalamessa, Ceci) oggetto di ripetuti proclami nei mesi scorsi.

Situazione se possibile ancora più vaga e indefinita per quanto riguarda lo stadio Del Duca, inserito nell’Obiettivo strategico 8 “Ascoli città che verrà” (quando non è dato sapere…), con l’unica certezza che la ricostruzione della curva sud non è certo per in programma per i prossimi mesi. Anzi, a voler dar credito a quanto è scritto nel Dup, in realtà non è più neppure in programma.

Perché dopo aver sottolineato che l’amministrazione nel quinquennio “sarà impegnata nella sfida alla ristrutturazione e rigenerazione del Del Duca” e che “sarà indirizzata a configurare lo stadio come vero e proprio centro di aggregazione per l’intera comunità territoriale”, in concreto per quanto riguarda il programma da portare avanti si legge che “l’amministrazione provvederà alla demolizione della Curva Sud, resa inagibile dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, e studierà in stretta sinergia con la società bianconera tutti i successivi passi volti a restituire ai tifosi bianconeri e alla comunità ascolana uno stadio completamente rinnovato, rigenerato e ridefinito negli spazi e nelle funzionalità”.

Quindi nei prossimi mesi il Comune demolirà la curva… già demolita ma non prevede né ipotizza come e quando verrà ricostruita. In compenso avremo uno stadio rinnovato e rigenerato. L’importante è non chiedere quando…

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