Pochi soldi e lavoro, massima sicurezza: la vita “di qualità” nella provincia di Ascoli


Nell’annuale classifica sulla qualità della vita stilata da “Italia Oggi”, la provincia di Ascoli guadagna 32 posizioni e, con il 5° posto assoluto, risulta la migliore delle Marche. E nella macroarea “Sicurezza e reati” è addirittura la migliore d’Italia. Meno bene nei dati economici

E’ ormai cosa ampiamente nota, se ne parla da giorni, che la provincia di Ascoli è risultata tra le migliori d’Italia nella classifica sulla qualità della vita stilata da “Italia Oggi”. Resta qualche sprovveduto “boccalone” e qualche “ultras accecato” e con i paraocchi che ancora non ha capito bene e continua a fare i complimenti al sindaco Fioravanti per il risultato, come se la classifica riguardasse il capoluogo e non l’intera provincia. E’ giusto sottolineare, però, che da parte sua il primo cittadino ascolano ha immediatamente avuto un atteggiamento quanto mai corretto, manifestando una comprensibile soddisfazione per il riconoscimento ma non cercando in alcun modo di attribuirsi i meriti (come invece fece qualche anno fa il suo predecessore Castelli).

Importantissimo risultato per la provincia di Ascoli Piceno nella classifica 2020 sulla Qualità della Vita – ha subito commentato sui social Fioravanti – l’indagine realizzata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza segna un balzo dalla 37^ alla 5^ posizione in Italia, il miglior passo avanti tra tutte le province del nostro Paese (in realtà Fermo ha fatto meglio, ha guadagnato 43 posizioni). Merito soprattutto dell’indicatore relativo alla sicurezza, che vede il Piceno collocarsi addirittura al primo posto assoluto in Italia! Un risultato reso possibile grazie al lavoro congiunto con il prefetto Rita Stentella, con la Provincia e il presidente Sergio Fabiani, con la polizia municipale guidata dal comandante Patrizia Celani e con tutte le forze dell’ordine”.

Piuttosto ci sarebbe da riflettere sul fatto che qualche settimana fa, quando è stata resa nota l’annuale classifica sulla qualità della vita di Legambiente, quella si riferita ai capoluoghi di provincia, per nulla positiva per Ascoli (fanalino di coda tra i capoluoghi di provincia delle Marche), il sindaco Fioravanti non si è fatto sentire e la stampa locale non ha praticamente ignorato la notizia, mentre ora ha dato grande rilievo al dato positivo. La solita storia, nulla di sorprendente e di diverso da quanto accade ormai da anni.

Tornando alla classifica di “Italia Oggi”, in generale va evidenziato che, a differenza di quella sui capoluoghi, nel complesso le Marche ne escono in maniera estremamente positiva, visto che dietro alla provincia di Ascoli (la migliore delle Marche con il suo 5° posto), la provincia di Macerata ottiene l’11° posto, quella di Fermo il 19°, Ancona il 32° e Pesaro-Urbino il 49°. Inoltre, a parte quella di Ancona che perde 5 posizioni rispetto al 2019, tutte le altre guadagnano tantissime posizioni: la provincia di Fermo addirittura 43 (dal 61° al 18° posto), quella di Ascoli 32, Macerata 23 e Pesaro-Urbino 2.

Analizzando più nel dettaglio l’annuale indagine di “Italia Oggi”, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, occorre innanzitutto evidenziare che la classifica viene stilata sulla base di 9 grandi macro aree, per un totale di 97 indicatori. A determinare il quinto posto della provincia di Ascoli sono in particolare i risultati ottenuti nelle due macro aree che fanno riferimento alla sicurezza, “Reati e sicurezza” nel quale Ascoli è addirittura al 1° posto e “Sicurezza sociale” dove ottiene il 3° posto. I dati maggiormente negativi, invece, arrivano dalle macro aree “Sistema salute” (74° posto) e “Reddito e ricchezza” (67° posto). Volendo sintetizzare, si potrebbe dire che nella nostra provincia si vive in povertà ma nella più assoluta sicurezza.

Guardando un po’ ai vari indicatori delle varie macro aree emerge ad esempio che con il 61,73% la provincia di Ascoli è la peggiore delle Marche (62° posto generale) per quanto riguarda il tasso di occupazione (Fermo con il 67,5% è la migliore della regione), mentre per quanto riguarda il tasso di disoccupazione siamo al 66° posto (-8 posizioni rispetto al 2019) con il 10,39% ma peggio ha fatto la provincia di Ancona, 71° con l’11,09%.

Come già lo scorso anno Ascoli è al vertice nazionale (5° posto), e ovviamente la migliore delle Marche, per quanto riguarda le start up e le pmi innovative ed ha un numero elevato di imprese registrate ogni 1000 abitanti, ben 119,15 (8° posto complessivo, con Macerata e Fermo, rispettivamente 4° e 6° che sono davanti). Di contro, però, la provincia ascolana è agli ultimi posti (82°) per numero di imprese cessate ogni 1000 imprese attive, con ancora una volta Ancona che ha un dato peggiore (93°). Come ampiamente detto, i dati migliori, che in larga parte hanno determinato il balzo in classifica, arrivano dalla macroarea “Reati e sicurezza” nella quale la provincia di Ascoli risulta in assoluto la migliore dell’intero paese.

Primato che è conquistato anche in numerosi indicatori di quella macroarea: omicidi volontari, omicidi colposi e preterintenzionali, violenze sessuali, sequestri di persona, rapine in banche e uffici postali. Numeri molto positivi anche nella macroarea “Sicurezza sociale” con il terzo posto complessivo e  il dato più incoraggiante che riguarda il tasso di disoccupazione giovanile, il 14,90% che determina il 10 posto generale e di gran lunga il primato regionale. Di contro stride il 56° posto (il peggiore delle Marche) per quanto riguarda i reati a sfondo sessuale nei confronti di minori.

Sempre in questa macro area sono interessanti i numeri relativi alla variazione del tasso di mortalità, con l’inserimento di un nuovo indicatore relativo al covid. Per quanto riguarda la mortalità, rispetto al quinquennio 2015-2019 la provincia di Ascoli fa registrare una leggera diminuzione sia per quanto riguarda gli under 65 (-9,20%), sia per quanto concerne gli over 65 (-0,11). Ed in quest’ultimo indicatore quella di Ascoli è tra le 21 province che hanno fatto registrare una leggera diminuzione (L’Aquila al primo posto -6,05). Le altre 86, invece, registrano una crescita, in molti casi particolarmente consistente, con punte del 115 e 131% a Lodi e Bergamo (periodo di riferimento gennaio – agosto 2020).

Per quanto concerne l’incidenza del covid, la provincia di Ascoli  è al 49° posto (con 12,14 casi ogni 1000 abitanti), subito dietro Pesaro-Urbino (46°), Ancona (47°) e Macerata (48°) e poco avanti Fermo (52°). Superfluo sottolineare come quei dati, visto quanto sta accadendo in queste settimane, se venissero presi a fine 2020 sicuramente sarebbero peggiori.

A parte quelle relative alla sicurezza, l’altra macro area dove la provincia ottiene il risultato migliore è “Istruzione, formazione, capitale umano” con il 32° posto, con ottime performance in alcuni indicatori come “Partecipazione alla scuola dell’infanzia” (5° posto con il 96,80%), “persone in possesso di un diploma di istruzione secondaria tra 25 e 64 anni” (20° posto con il 68,30%) e “persone in possesso di laurea tra 35 e 39 anni (9° posto con il 33,40%). Meno incoraggianti sono i dati relativi alla competenza alfabetica e numerica degli studenti con rispettivamente il 57° e 54° posto.

Un discorso a parte merita la macro area “Sistema salute” nella quale, guarda il caso, la provincia di Ascoli ottiene il risultato peggiore, con il 74° posto. Che, però, non vale la maglia nera nelle Marche perché decisamente peggio è la situazione della provincia di Fermo (104° posto) di Macerata (77° posto) e, a sorpresa, anche di Pesaro-Urbino (80° posto). Non sorprende, invece, che Ancona risulti non solo di gran lunga la migliore delle Marche ma, addirittura, tra le prime nell’intero paese (5° posto). Significativo anche il fatto che solo in uno dei 10 indicatori che compongono quella macro area la provincia di Ascoli è nella prima metà della classifica (21° posto per posti letto in cardiologia, cardiochirurgia e unità coronariche), con la posizione peggiore per quanto riguarda le apparecchiature diagnostiche (95° posto).

Ribadito che per quanto riguarda i dati cosiddetti economici, contenuti in diverse macro aree (in fondo all’articolo il risultato ottenuto in tutti gli indicatori economici), quella di Ascoli complessivamente è quella che ha ottenuto il risultato peggiore tra le province marchigiane, vale la pena sottolineare come nelle macroarea “Ambiente” sono presenti alcuni indicatori che fanno riferimento ai capoluoghi di provincia. Con risultati apprezzabili per quanto riguarda la disponibilità di aree pedonali (19° posto) e la raccolta differenziata rifiuti (39° posto), decisamente meno edificanti in tutti gli altri indicatori: pannelli fotovoltaici su edifici pubblici  91° posto, piste ciclabili 82° posto, disponibilità verde urbano 95° posto, densità verde urbano 101° posto, trasporto pubblico 58° posto.

Ricordato, come già per l’annuale indagine di Legambiente e per tutti i monitoraggi simili, che questo genere di classifiche vanno prese con le dovute precauzioni, come un indicazione generale non certo come il “verbo”, di seguito i risultati ottenuti dalla provincia di Ascoli nelle 9 macro aree (tra parentesi la posizione nel 2019) e negli indicatori economici e occupazionali (tra parentesi la posizione in classifica) .

Classifica qualità della vita: provincia di Ascoli 5^

Affari e lavoro: 40^  (21^)

Ambiente: 58^  (50^)

Reati e sicurezza: 1^  (10^)

Sicurezza sociale: 3^  (43^)

Istruzione formazione 32^  (32^)

Popolazione 67^ (75^)

Sistema salute: 74^  (78^)

Reddito e ricchezza: 67^  (72^)

Tempo libero e turismo: 49^  (49^)

Indicatori economici

Numero imprese ogni 1000 abitanti: 119,15 (8^) – Imprese cessate ogni 100 attive: 7,31 (82^) – Tasso di occupazione: 61,73% (62^) – Tasso di disoccupazione: 10,39% (66^) – Tasso disoccupazione giovanile: 14,90% (10^) – Numero start up e pmi innovative per 100 mila imprese: 332,58 (5^) – Reddito medio pro capite: 16.906,50 (64^) – Retribuzione media annua lavoratori dipendenti: 17.505,10 (65^) – Importo medio annuo pensioni: 17.506,90 (66^) – Percettori pensioni basso importo: 10,7% (65^) – Ricchezza patrimoniale pro capite: 135.627,50 (63^) – Importo medio protesti per abitanti: 10,70 (73^) – Sofferenze bancarie prestiti alle famiglie: 1% (64^) – Prezzi al mq appartamento nuovo in zona semicentrale: 1.657,30 (66^) – Variazione prezzi al consumo: 0,48% (56^)

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