Alla pista ciclabile con la mascherina, sindaco in confusione


Nel corso della diretta facebook di 6 maggio, Fioravanti ha affermato che non è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, tanto meno quando si fa attività sportiva. Ma una sua ordinanza, pubblicata sull’albo pretorio  sempre il 6 maggio, impone esattamente il contrario…

Siamo abituati da tempo alla confusione che regna sovrana nel Comune di Ascoli, che si tramanda di amministrazione in amministrazione e si manifesta in maniera sin troppo eloquente e imbarazzante negli atti ufficiali approvati dall’amministra stessa. Però, pur avendo visto e letto in questi anni decreti e delibere a dir poco paradossali e surreali, non ci era mai capitato di ascoltare, nel giro di poche ore, il sindaco che contraddice e smentisce clamorosamente se stesso! Magari sarà un po’ di comprensibile stanchezza accumulata in questi 2 mesi di emergenza coronavirus, difficili per tutti e sicuramente molto impegnative per il primo cittadino e per tutta l’amministrazione comunale.

In ogni caso il risultato di tutto ciò è la più totale confusione ed incertezza su un argomento non certo secondario, l’utilizzo della mascherina quando si fa attività motoria e attività sportiva. Che, come sappiamo, è caldamente sconsigliato ma che il Comune di Ascoli ha imposto con l’ordinanza del sindaco n. 181 (“Misure attuative del Dpcm 26 aprile in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19. Disposizioni in materia di apertura al pubblico di parchi e di giardini pubblici”) approvata il 3 maggio ma pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune martedì 6 maggio.

Una storia, quella che ruota intorno a questa ordinanza, che merita di essere raccontata. Nei giorni scorsi, in vista dell’avvio della cosiddetta fase 2, il sindaco Fioravanti aveva preannunciato la riapertura di parchi e giardini pubblici, compresa la pista ciclo-pedonale di Monticelli, per consentire in tal modo, a che ne avesse necessità, di svolgere attività motoria o attività sportiva. A metà mattinata di martedì 6 maggio un post sul gruppo facebook “Sei di Ascoli se” sollevava il problema del presunto obbligo dell’utilizzo della mascherina proprio sulla pista ciclo-pedonale di Monticelli anche in caso di corsa.

Stamattina stavo a Monticelli – si legge nel post – pista ciclabile da solo a camminare quando una coppia di vigilesse, molto educatamente, mi ha invitato ad usare la mascherina. Io sicuro della mia tesi e confortato dalla rubrica spoiler di Lattemiele odierna, durante la quale un medico ha detto a chiare note di non mettere mascherine durante l’attività motoria perché il corpo ha necessità di anidride carbonica che con la mascherina viene stoppata, ho seguitato a non essere d’accordo. Ma, allora, mascherina si o no durante l’attività sportiva?”. Da un punto di vista sanitario la risposta è scontata, assolutamente no. Però ovviamente l’obbligo o meno dell’utilizzo della mascherina dipende esclusivamente da ciò che ha stabilito l’amministrazione comunale. E le disposizioni in merito, contenute nell’ordinanza del sindaco n. 181, sono chiarissime e non lasciano spazio ad interpretazioni.

Il sindaco – si legge nell’ordinanza – per le ragioni esposte in premessa ordina, dalle ore 00.00 di lunedì 4 maggio 2020 di revocare la propria ordinanza n. 140 in data 13(03/2020 e, per l’effetto, di consentire l’accesso del pubblico ad aree verdi, parchi, ville e giardini pubblici, nonché alla pista ciclo-pedonale di Monticelli, nel rigoroso rispetto delle seguenti disposizioni: l’accesso è consentito per lo svolgimento di attività sportiva o attività motoria individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti; sono vietate attività ludiche o ricreative; deve essere mantenuta una distanza inter personale di almeno 2 metri per attività sportiva e di almeno 1 metro per attività motoria; le attrezzature per il gioco dei bambini sono chiuse; è vietata ogni forma di assembramento; è fatto obbligo di uso di protezione delle vie respiratorie con mascherina; non sono soggetti all’obbligo bambini al di sotto dei 6 anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”.

Tutto molto chiaro, quindi. L’ordinanza del sindaco impone l’utilizzo della mascherina a chi accede in quelle aree, sia per fare attività sportiva che per l’attività motoria, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e dei soggetti con determinate forme di disabilità. “La presente ordinanza – si legge ancora – è esecutiva dalle 00.00 di lunedì 4 maggio 2020 ed è valida fino a nuova diversa disposizione. In caso di mancata ottemperanza agli obblighi della presente ordinanza si procederà alla denuncia all’autorità competente per l’accertamento delle responsabilità ai sensi dell’art. 650 c.p. e verrà altresì applicata ai trasgressori la sanzione amministrativa prevista dall’art. 4 del DL n. 19 del 25/3/2020”.

In serata, però, annunciato da alcuni dei tanti commenti letti sotto quel post, nel corso della tradizionale diretta facebook e instagram, è arrivato l’intervento in teoria chiarificatore del sindaco Fioravanti. Che ha affermato che “è ovvio che l’uso della mascherina non è obbligatorio all’aperto, può essere solo consigliato. Quando, poi, si va a fare sport è controproducente indossarla, mentre è sempre obbligatorio nei luoghi al chiuso”. Giustissimo, peccato però che dopo una simile affermazione inevitabilmente sorge un interrogativo: ma chi ha scritto e approvato l’ordinanza del sindaco n.181?

Perché, è del tutto evidente, quell’atto e in assoluta e totale contraddizione con quanto dichiarato nella diretta facebook dal sindaco. Che, appunto, ha sostenuto che la mascherina non è obbligatoria non solo quando si fa sport ma anche quando si sta all’aperto, dopo, però, aver imposto l’obbligo di indossarla per accedere nei parchi e nei giardini pubblici (compresa la pista ciclabile di Monticelli), anche per attività sportiva.

Al di là dell’evidente e imbarazzante confusione, va per altro sottolineato come in concreto valga ciò che è scritto nell’ordinanza e non certo quello che ha dichiarato su facebook il primo cittadino. Che dovrebbe ben sapere (e, se non lo sa, sarebbe il caso che qualcuno lo informi al più presto) che fino a che quell’ordinanza non verrà modificata o annullata resteranno in vigore gli obblighi in essa previsti. In altre parole, fino a che non ci sarà una nuova ordinanza i vigili potranno multare e denunciare coloro che saranno sorpresi lungo la pista ciclabile a passeggiare o anche a correre senza mascherina.

La speranza è che il primo cittadino intervenga immediatamente, con un nuovo atto ufficiale, per evitare che si creino spiacevoli e pericolose situazioni equivoche…

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