La politica mascherata da cultura a scuola, Comune sotto accusa


La conferenza di venerdì 31 gennaio, presso l’Istituto tecnico industriale, era intitolata “Pinocchio e Aladino ladro o burattino” e imperniata sul significato delle favole. Con protagonista il leghista Siri, senatore esperto di economia, condannato per bancarotta fraudolenta…

Ormai è quasi impossibile stupirsi di quanto avviene ad Ascoli. Dove l’attuale sindaco Fioravanti e la sua giunta comunale di questo passo riusciranno addirittura a far rimpiangere la precedente disastrosa amministrazione comunale guidata da Castelli. Che, però, d’altra parte aveva al suo interno diversi esponenti presenti anche in quella attuale.

Negli anni passati ne abbiamo viste davvero di “tutti i colori”. Ma non era mai accaduto che ci si abbassasse al punto di organizzare un’iniziativa propagandistica in un istituto scolastico, mascherandola come manifestazione culturale. E’ quanto accaduto venerdì scorso, 31 gennaio, nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale E. Fermi. Dove, organizzata dal Comune di Ascoli, si è svolta la conferenza “Pinocchio e Aladino ladro o burattino?” con il senatore della Lega Armando Siri. Che, per provare a dare alla manifestazione una parvenza di iniziativa culturale, nel volantino del Comune viene presentato non come esponente politico ma come giornalista e scrittore.

In realtà già il titolo della presunta conferenza suscita qualche perplessità. Non fosse altro perché sinceramente incomprensibile, con quel riferimento a “ladro o burattino” che è chiaramente riferito a Pinocchio ma che, inevitabilmente, fa sorgere l’interrogativo su cosa c’entri mai Aladino. “Si dice spesso che le favole siano scritte per far addormentare i bambini, quando in realtà il loro scopo è far risvegliare gli adulti” si legge ancora nella locandina di presentazione dell’evento del Comune a far chiaramente intendere che si parlerà di favole, del loro significato.

In realtà saremmo davvero curiosi di sapere chi avrà mai detto una simile amenità, visto che in tutti i testi e tutti gli studiosi di pedagogia infantile evidenziano con forza il valore educativo delle favole, sotto svariati punti di vista e non certo come strumento per farli addormentare.

Ma, sforzandoci di dare un senso logico ad un’iniziativa che appare a dir poco “strampalata”, su quelle basi davvero non si capisce “che c’azzecca” Armando Siri. Che come giornalista ha curato alcuni programmi (non certo per bambini o tanto meno di favole) per Mediaset, mentre come scrittore è autore di saggi di politica e di economia (“La beffa. Unità socialista: storia di un’occasione mancata”, “L’Italia nuova. L’inizio”, “La luce e l’ombra. Consapevolezza e responsabilità dell’uomo all’alba di una nuova epoca”, “Eurokrazia. Le origini e la via d’uscita”, “Flat Tax. La rivoluzione fiscale in Italia è possibile” le sue opere letterarie).

Non bisogna essere dei geni o avere una chissà quale preparazione culturale per comprendere come, almeno per come è stata presentata, Siri con quella pseudo e incomprensibile iniziativa culturale c’entra come i cavoli a merenda. Ma che in realtà quella fosse un’iniziativa politica è confermato dal fatto che nel volantino era annunciata la presenza di altri esponenti politici, guarda il caso tutti di quell’area politica. Passi per il sindaco Fioravanti e per l’assessore alla pubblica istruzione Acciarri (che dovrebbe però spiegare come è possibile accettare una simile indecenza), decisamente meno per l’onorevole leghista Giorgia Latini.

Già così ci sarebbero elementi più che sufficienti per considerare assolutamente inopportuna quella manifestazione. Ma a renderla ancora più sconcertante è il profilo del protagonista. Il senatore Armando Siri è, infatti, uno dei più importanti esponenti politici della Lega. Già collaboratore e amico personale di Bettino Craxi, è tra i più stretti collaboratori di Salvini e dal 2015 il responsabile economico del Carroccio.

Nel primo governo Conte ha rivestito il ruolo di sottosegretario del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, incarico poi revocato in seguito all’inchiesta a suo carico per corruzione, attualmente ancora in corso. Soprattutto, però, il senatore leghista ha a suo carico una condanna ad un anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta, (in seguito al crack di “MediaItalia, società da lui presieduta, indebitata per oltre 1 milione di euro, a cui si aggiunge un’elusione fiscale di 162 mila euro), per altro in seguito a patteggiamento, quindi con ammissione di colpa. Davvero un bell’esempio da portare nelle scuole…

E’ incredibile che l’amministrazione comunale promuova un’iniziativa con personaggi politici come l’on. Latini e il sen. Siri della Lega in una scuola media superiore mascherandola come culturale – tuona Walter Sfratato di “Ascolto e Partecipazione” – protagonista il senatore Armando Siri che al mattino ad Ascoli Piceno è giornalista e scrittore e che la sera a San Benedetto partecipa ad un incontro organizzato dalla Lega Giovani provinciale. La mattina con la felpa da giornalista e scrittore, la sera con quella della Lega. Penosi, un’amministrazione comunale e un sindaco che strumentalizzano gli studenti in questo modo. Sorprendono in negativo un Istituto scolastico e il suo dirigente che si prestano a questo giochino poco educativo!”.

Duro anche il segretario comunale del Pd, Angelo Procaccini, che annuncia l’immediata presentazione di un’interrogazione in Consiglio comunale, chiedendo l’adesione “di tutti i gruppi consiliari che si sono candidati in alternativa all’amministrazione Fioravanti e a quegli esponenti della maggioranza che non si riconoscono nelle posizioni estremiste di Lega e Fratelli d’Italia”. “Il patrocinio concesso dal Comune all’iniziativa genera un incestuoso rapporto tra politica ed istituzioni, strumentalizzando in maniera inappropriata gli studenti che invece dovrebbero esser preservati da azioni di bassa politica” aggiunge Procaccini.

Superfluo sottolineare che saremmo davvero curiosi di sapere come l’amministrazione comunale e, in particolare, l’assessore alla pubblica istruzione Acciarri possano spiegare questo brutto pasticcio…

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