Appuntamento a lunedì 30 dicembre


Prima ancora degli auguri, un ringraziamento. A quanti, siete davvero tantissimi (oltre 200 mila utenti mensili), leggono i nostri articoli e seguono il sito, a chi ha condiviso e commentato gli articoli, ai tanti che hanno scritto e inviato messaggi di apprezzamento ma anche a quelli che hanno criticato e in qualche modo hanno replicato e contestato (in maniera civile) il contenuto di alcuni articoli.

A tutti loro va un sincero augurio di un Natale sereno e ricco di felicità.

Un pensiero speciale in queste ore va, però a chi purtroppo trascorrerà le festività nel dolore. Pensiamo in particolare ai familiari di Gaia e Camilla, le due sedicenni romane che sabato notte hanno perso la vita in maniera così atroce. Per quanto possiamo sforzarci non possiamo neppure immaginare la terribile angoscia, il senso di vuoto che accompagnerà loro in questo tristissimo Natale e, purtroppo, nel proseguo dei loro giorni.

Come purtroppo è ormai tradizione da 3 anni a questa parte il nostro pensiero e il nostro più sincero augurio non può che andare anche a coloro che dal quel dannato 24 agosto 2016 hanno visto stravolta la propria vita dal terremoto. Quasi 3 anni e mezzo dopo purtroppo la loro situazione non è certo migliorata di molto e questo, in un paese civile, non è per nulla accettabile.

Infine un augurio particolare vogliamo rivolgere ai tantissimi ragazzi che in queste settimane sono scesi in piazza con le cosiddette “sardine” e agli adolescenti che in questi mesi hanno condiviso, manifestando, la battaglia di Greta Thunberg. Che si condividano o meno le istanze e le motivazioni degli uni e degli altri dovrebbe far piacere ed essere accolto con favore da tutti il fatto che comunque così tanti ragazzi, così tanti esponenti delle nuove generazioni si mobilitino per determinati ideali. Che magari saranno anche delle utopie, che probabilmente saranno destinati a rimanere dei sogni irrealizzabili.

Ma se non si sogna a quell’età, se non si seguono in quel periodo della vita determinati ideali allora vorrebbe dire che si è già invecchiati dentro. Gli insulti e i commenti “inaciditi” che molti hanno rivolto agli uni e agli altri sono l’ennesima dimostrazione di come viviamo in un paese fondamentalmente “vecchio”, dominato e monopolizzato dai soliti “vecchi tromboni”  e allergico a qualsiasi ventata di novità, di freschezza. A tutti quei ragazzi, a tutti quegli adolescenti, oltre che un sereno e felice Natale, non possiamo che augurare di proseguire così, di continuare a scendere in piazza e manifestare, di infischiarsene dei “vecchi inaciditi” che, ormai privi di stimoli, li continueranno ad insultare.

Anche in questo scorcio finale del 2019 ci sono ancora tante cose da dire e da scrivere su quanto avviene nel nostro paese, nella nostra regione, nel nostro comune. Ma ora è il momento di “staccare la spina” per qualche giorno per festeggiare nel modo migliore queste festività natalizie. Una breve pausa per poi concludere il 2019 con i “botti” di fine anno.

In particolare con un’esplosiva inchiesta su uno dei più inquietanti gialli legati al post terremoto nel capoluogo piceno, la ricostruzione della scuola media Don Giussani di Monticelli incredibilmente ferma al palo, con il supporto di dati e di atti ufficiali che alimenteranno lo scandalo e le polemiche e che getteranno delle pesanti ombre sull’amministrazione comunale. Ma prima che il 2019 se ne vada sarà anche il momento per tirare le somme su questo lungo anno, con uno sguardo in particolare a tutte le bugie raccontate in questi 12 mesi dai nostri politici.

Per questo a  chi vorrà continuare a seguirci diamo appuntamento a lunedì 30 dicembre.

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