Nuova tribuna est, vergogna senza fine


I dati forniti dal sindaco Fioravanti confermano quanto da noi anticipato sulla telenovela tribuna est: da progetto iniziale che prevedeva 2 stralci di intervento ed un costo di 2,5 milioni si è inspiegabilmente passati a 5 stralci ed un costo superiore a 4 milioni

Nel giorno in cui la giunta comunale ha approvato la delibera per la demolizione della curva sud, in Consiglio Comunale si è tornato a parlare della telenovela per la realizzazione della nuova tribuna est, grazie ad un’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del M5S Massimo Tamburri e Eleonora Camela. Ed è singolare, e per certi versi anche emblematico di quale sia la situazione nel panorama politico cittadino, che nelle ore e nei giorni successivi l’attenzione di tutti si sia quasi esclusivamente concentrata sulla curva sud, che ha tutte le potenzialità per diventare la nuova stucchevole telenovela, e quasi per nulla su quanto di oltre modo sconcertante è invece emerso riguardo la nuova tribuna est.

Nella realtà nulla di così sorprendente, almeno per chi (come chi scrive) da sempre ha seguito questa sconfortante vicenda, sottolineando le tante incongruenze. Però giovedì scorso è arrivata la conferma ufficiale da parte del sindaco Fioravanti che quanto avevamo denunciato in questi mesi corrispondeva esattamente alla realtà, in particolare in merito al fatto che alla fine i lavori per la demolizione e ricostruzione della tribuna non hanno in alcun modo rispettato, anche e soprattutto in termini economici, quanto era stato programmato e previsto nel progetto approvato inizialmente dall’amministrazione comunale.

Un piccolissimo passo in avanti, perché almeno rispetto al suo predecessore Castelli il nuovo sindaco ha di fatto ammesso la grave anomalia. Ancora una volta, però, così come il precedente sindaco non è stata fornita alcuna giustificazione, anche Fioravanti non si è in alcun modo sentito in dovere di spiegare cosa sia accaduto, come sia stato possibile questo stravolgimento dei lavori programmati e, di conseguenza, anche del costo previsto. Non solo, rispondendo ad alcune richieste avanzate nell’interrogazione dai due consiglieri comunali del M5S, il primo cittadino ha aggiunto ulteriori motivi di dubbio e di sconcerto, contribuendo ad alimentare e rafforzare il senso di assoluta inadeguatezza che il Comune ha trasmesso sin dall’inizio in questa imbarazzante vicenda.

L’interrogazione, presentata da Tamburri e Camela a fine agosto, prendeva spunto dai problemi registrati nella nuova tribuna in occasione della prima partita di campionato (in particolare le infiltrazioni d’acqua e i problemi di accesso), per poi fare una ricognizione generale su tutto l’iter dell’intervento che continua ad avere troppi lati oscuri. In particolare i due consiglieri del M5S chiedevano di sapere i costi complessivi, la situazione delle cause in corso e, per quanto riguarda i problemi sopra menzionati, se erano stati determinati da lavori svolti non correttamente e, quindi, se nel caso si potevano contestare alla ditta i lavori stessi.

Per quanto concerne l’iter dei lavori – ha risposto il sindaco Fioravanti – il primo stralcio è costato 217 mila euro, il secondo e il quarto sono ancora in fase di rendicontazione e al momento costano 2,5 milioni di euro, il terzo stralcio 750 mila euro, il quinto è ancora in fase di rendicontazione e al momento costa 500 mila euro”. Complessivamente, quindi, al momento siamo a 4 milioni di euro, spesa inevitabilmente destinata ad aumentare, visto che per 3 dei 5 (secondo, quarto e quinto) siamo ancora in fase di rendicontazione.

Vale la pena sottolineare che, rispetto all’ultimo report ufficiale sull’intervento (5 luglio 2018, la risposta del dirigente comunale Settore Progettazione e Gestione Opere Pubbliche ad un’interrogazione scritta del consigliere comunale Francesco Ameli che, appunto, chiedeva anche i costi dell’intervento stesso) il costo è aumentato di circa mezzo milione di euro, visto che 15 mesi fa il conto del dirigente comunale si era fermato intorno ai 3,5 milioni di euro, mentre ora siamo arrivati già a 4 milioni di euro. E’, invece, a dir poco inquietante che, a distanza di un anno e tre mesi, per quanto riguarda il secondo e quarto stralcio la situazione è praticamente rimasta identica.

La contabilità è ancora in fase di definizione” scriveva nel luglio 2018 il dirigente comunale, “il secondo e il quarto stralcio sono ancora in fase di rendicontazione” afferma il sindaco Fioravanti 15 mesi dopo. Chissà, magari staranno facendo i conti con il pallottoliere o, peggio ancora, a mano. Anche in quei casi, però, è impossibile capire come è possibile che un anno e tre mesi non siano stati sufficienti per completare la rendicontazione di quei due stralci. Che a luglio 2018 ammontavano a 2,2 milioni di euro ed ora sono lievitati a 2,5 milioni di euro. Al di là dell’esasperante lentezza persino nel fare il rendiconto, il dato significativo, intorno al quale continua ad esserci un imbarazzato e inaccettabile silenzio, è un altro.

Sarà che è passato così tanto tempo (praticamente più di 4 anni) e, quindi, tutto sembra così sfumato e poco chiaro. Ma è incredibile come si continui a far finta di nulla sul fatto che, alla luce di questo ancora provvisorio rendiconto, l’intervento di demolizione e ricostruzione della tribuna est risulti completamente difforme rispetto a quello che è stato originariamente progettato, approvato e poi assegnato in appalto dal Comune.  In tanti (in troppi) sembrano averlo dimenticato, il progetto di “demolizione e ricostruzione tribuna est ed adeguamenti strutturali ed impiantistici dello stadio Del Duca” prevedeva 2 stralci, per un costo presunto complessivo di 2,5 milioni di euro.

Quello è il progetto approvato in via preliminare dalla giunta comunale il 27 luglio 2015 (delibera n. 180) e tale è rimasto anche nella delibera n. 306 del 9 dicembre 2015, con il quale è stato approvato il progetto definitivo, e nella determina n. 2157 del 31 dicembre 2015 di aggiudicazione dei lavori. Poi all’improvviso, 10 mesi dopo, in un comunicato stampa (ottobre 2016) il sindaco Castelli tirava fuori dal cilindro un imprevisto terzo stralcio, con il conseguente aumento del costo di 750 mila euro.

E se già allora il giochetto utilizzato dal primo cittadino per giustificare quello che all’epoca sembrava già un ritardo importante era comunque un inaccettabile artificio, il fatto che poi gli stralci siano diventati “per magia” ben 5 e che il costo a carico del Comune si è quasi raddoppiato è assolutamente inaccettabile. E lo è ancora di più per il fatto che mai nessuno, né il precedente né l’attuale sindaco, si è sentito in dovere di spiegare cosa sia accaduto, come sia stato possibile che quell’intervento da 2 stralci per 2,5 milioni di euro si sia moltiplicato fino a 5 stralci ed oltre 4 milioni di euro.

Che il sindaco Fioravanti si sia guardato bene dal fornire uno straccio di spiegazione era nelle previsioni. Che nessun partito e nessun consigliere comunale dell’opposizione lo abbia incalzato in proposito è, invece, piuttosto singolare (e terribilmente deprimente). A rendere ancora più desolante il quadro, l’incredibile risposta del sindaco in merito alle lamentate infiltrazioni nella nuova struttura e all’ipotesi sollevata dai consiglieri comunali grillini di rivalersi nei confronti della ditta che ha effettuato i lavori. “Non è necessario – ha risposto Fioravanti – perché si tratta di un problema di facile soluzione che a breve sarà risolto”.

Non bisogna avere una particolare scaltrezza, però, per chiedersi come mai, se si tratta davvero di un intervento così elementare, non è stato realizzato prima di ultimare i lavori della tribuna. Sarebbe lecito chiederselo (dovrebbe farlo innanzitutto il sindaco stesso), ma ormai si è ampiamente capito che qualsiasi domanda sulla nuova tribuna est è destinata a rimanere senza risposta. In qualsiasi posto civile sarebbe semplicemente folle anche solo pensare ad un nuovo intervento così costoso (come sarebbe quello per la curva sud) allo stadio senza aver prima fatto la necessaria chiarezza sull’intervento precedente, senza aver spiegato come siano potuto lievitare così clamorosamente i costi (e gli stralci di intervento).

In quel meraviglioso posto che è diventato il capoluogo piceno, dove da anni è stata bandita ogni forma di trasparenza, è invece del tutto normale che ci si prepari a dare il via ad una nuova stucchevole telenovela (i presupposti ci sono tutti per ricalcare le orme della tribuna est, basti pensare che il precedente sindaco Castelli aveva assicurato che la demolizione della curva sarebbe stata completata entro la fine dell’estate e, invece, ben che vada inizierà ad inizio 2020). Non ci sono più parole di fronte a questa indecente vergogna…

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