Notte prima degli esami per 900 “cavie” ascolane


Con la prova scritta d’italiano prende il via mercoledì 19 giugno il contestatissimo nuovo esame di maturità, frutto della “follia” del precedente (Fedeli) e dell’attuale (Bussetti) ministro. Nel capoluogo piceno impegnati circa 900 ragazzi, solamente 37 i non ammessi

Il momento tanto atteso, ma allo stesso tempo così temuto, è arrivato per circa 900 ragazzi ascolani. Che, insieme a tutti gli altri coetanei del resto del paese domani mattina (mercoledì 19 giugno) si presteranno a fare da “cavie” a quella pagliacciata che è diventato il nuovo esame di maturità dopo l’intervento di due autentici “geni” del settore: l’ex ministro (senza laurea) Valeria Fedeli e l’attuale ministro dell’istruzione, il professore di educazione fisica Marco Bussetti.

Che, proprio nei giorni scorsi, nel corso di un’intervista ha tenuto a farci sapere che l’ideona delle buste per il colloquio orale modello telequiz alla Mike Buongiorno è tutta “farina del suo sacco” (non ne avevamo dubbi…). Come se non bastasse, nel corso della stessa intervista il (pseudo) ministro ha svelato che nella rosa delle possibili tracce della prova di Italiano, che darà il via all’esame, ne ha aggiunta una in extremis di suo pugno, pensata e partorita da Bussetti stesso.

Mi è venuta in mente alle 5:30 di mattino ma ci riflettevo già da qualche tempo” ha confessato. Non osiamo neppure immaginare che capolavoro potrà aver partorito, per giunta a quell’ora del mattino… Sforzandoci di tornare seri, perché nonostante la sconfortante pagliacciata costruita dai tecnici e dai politici del ministero l’esame di maturità resta un momento importante nel percorso scolastico degli studenti, nei mesi scorsi più volte abbiamo espresso tutte le nostre perplessità (per usare un eufemismo), ampiamente condivise dalla maggior parte degli studenti e dei docenti stessi, sul nuovo esame di maturità.

Sarebbe inutile ora, a poche ora dall’avvio, riproporle. E’, però, sufficiente sottolineare ancora con forza che in nessun altro paese civile e che nessuno con un briciolo di cervello avrebbe neppure potuto pensare di far partire le novità da quest’anno, cioè con studenti che hanno effettuato tutto un percorso su determinate basi e che, all’improvviso, a pochi metri dal traguardo si sono visti cambiare alcune delle regole.

Una follia che solo in un paese nel quale l’istruzione è considerata qualcosa di superfluo (basta pensare a chi è stato affidato il ministero con gli ultimi governi, compreso ovviamente quello in carica) può accadere. Un dato, più di ogni altro, rende l’idea del “pastrocchio” che è stato fatto. Pur non essendoci ancora dati ufficiali (ovviamente), dal nord al sud del paese si moltiplicano le defezioni e le rinunce da parte dei commissari, al punto che in diverse zone d’Italia a poche ore dall’inizio dell’esame ancora devono essere completate le commissioni.

In ogni caso per quanto riguarda le scuole del capoluogo piceno saranno circa 900 gli studenti che da mercoledì mattina saranno impegnati nelle due prove scritte e, poi, nel colloquio orale dell’esame di maturità. Come è ampiamente noto non c’è più la terza prova, il famoso quizzone, mentre come da tradizione mercoledì 19 si parte con la prova scritta d’italiano. Il giorno successivo, giovedì 20 giugno, la seconda prova scritta pluridisciplinare (latino e greco al classico, matematica e fisica allo scientifico, per comprendere meglio).

Poi, dopo la correzione dei compiti, la terza prova, il colloquio orale, sulla base del calendario stilato già (scuola per scuola) nei giorni scorsi. L’ulteriore novità, rispetto al passato, per quanto riguarda la prova orale consiste nel fatto che gli studenti verranno interrogati anche sulla Costituzione (quello che una volta era chiamata educazione civica) e dovranno poi parlare dell’esperienza dell’alternanza scuola lavoro. Come detto complessivamente sono poco meno di 900 gli studenti che si troveranno tra i banchi mercoledì mattina nelle scuole cittadine, mentre sono stati 37 gli studenti che non sono stati ammessi alla prova d’esame.

Tutti ammessi e nessuna bocciatura al Liceo Classico “F. Stabili” e al Liceo Scientifico “Orsini”, mentre il maggior numero di non ammessi (7) sono nell’istituto per geometri “Umberto I”, nell’istituto industriale “Fermi” e nell’istituto alberghiero. Gli altri studenti non ammessi sono 5 all’istituto agrario “Ulpiani”, 3 al Liceo artistico “Licini” e all’istituto “Mazzocchi”, 2 al liceo “Trebbiani” e all’Ipsia.

Solamente 2 tra tutte le scuole ascolane gli studenti che sono stati ammessi alla prova d’esame con la media del 10 (cioè che hanno ottenuto 10 in tutte le materie), entrambi al Liceo Scientifico Orsini: Federica Manco della 5^ A e Nicholas Rossi della 5^ C. A loro, e a tutti gli altri ragazzi ascolani che da domani inizieranno questa prova, il nostro più caloroso “in bocca al lupo”.

bookmark icon