Sensori per l’allarme terremoto nelle scuole


Grazie alla collaborazione tra Provincia e Comitato Scuole Sicure Ascoli da luglio in due scuole superiori verrà sperimentato questo nuovo sistema che permette anche di monitorare lo stato delle strutture ed evidenziare in tempo eventuali cedimenti

Già da luglio partirà in due scuole cittadine la sperimentazione di alcuni dispositivi che, oltre a dare l’allarme in caso di terremoto, sono in grado anche di monitorare lo stato delle strutture, evidenziandone per tempo eventuali cedimenti. E’ questo il primo importante risultato ottenuto dalla nuova e importante collaborazione che si è instaurata tra il Comitato Scuole Sicure Ascoli e la Provincia.

Martedì 26 giugno si è svolto in secondo incontro tra le due parti, alla presenza del presidente D’Erasmo, che ha portato a questa importante novità. Ad annunciarlo è lo stesso Comitato Scuole Sicure con un comunicato stampa nel quale viene fatto il punto sulla situazione

Dopo il nuovo incontro con i rappresentanti della Provincia per un nuovo confronto sulla sicurezza sismica delle scuole secondarie di secondo grado – si legge nel comunicato – il Comitato Scuole Sicure di Ascoli è orgoglioso di annunciare l’avvio di un progetto pilota che vedrà protagonisti proprio le scuole. Il Comitato ha portato varie proposte al tavolo di confronto e, grazie anche alla disponibilità del presidente Paolo D’Erasmo, la sperimentazione di una di queste partirà già da luglio.

Con la consulenza di tecnici da noi suggeriti verranno installati, in due scuole campione, dei dispositivi che avranno una duplice funzione in caso di eventi sismici. La prima è quella di far sì che non ci siano falsi allarmi e quindi evacuazioni e panico inutili (ricordiamo i 1400 feriti di Torino dovuti ad un falso allarme) ma che l’allarme sia affidato ad un sistema oggettivo costituito da decine di sensori intercomunicanti, scientificamente indiscutibile.

Questo genere di dispositivi è inoltre in grado di monitorare lo stato delle strutture evidenziandone per tempo cedimenti dovuti non necessariamente ad eventi sismici ma anche alla inevitabile alterazione strutturale dovuta al tempo (si pensi alla tragedia sfiorata a Fermo qualche settimana fa quando crollò il tetto all’Istituto Montani). Con questi dispositivi il preallarme sarebbe di diversi secondi e darebbe quindi modo agli studenti di ripararsi sotto ai banchi, che se fossero quelli antisismici aumenterebbero ulteriormente e non di poco le possibilità di salvarsi in caso di crolli. Questo per quanto riguarda il breve periodo”.

Nel corso dell’incontro ovviamente si è parlato anche d’altro, in particolare della realizzazione di nuovi edifici scolastici antisismici. “La prossima settimana – si legge ancora nel comunicato del Comitato Scuole Sicure – sempre con un nostro consulente, incontreremo i tecnici della Provincia per un confronto su alcune tecnologie di costruzione di edifici scolastici antisismici. Soluzione questa però che se anche venisse accettata sarebbe a lungo termine sia per i tempi tecnici che, soprattutto, per quelli burocratici”.

Ancora una volta, come avviene da settimane, il Comitato lancia l’ennesimo appello al Comune per avviare una collaborazione simile, nell’interesse dei ragazzi e del personale scolastico che frequenta le scuole comunali che sono tutt’altro che sicure. “Ringraziando nuovamente la Provincia per la disponibilità al confronto e alla collaborazione – conclude il comunicato – ribadiamo di attendere con ansia la stessa disponibilità da parte del Comune”.

Che, però, ha già ampiamente e più volte dimostrato di non essere minimamente interessata alla sicurezza delle scuole e dei ragazzi che le frequentano. E che, anzi, si diverte anche a fare improbabili proclami, poi miseramente smentiti dai fatti (vedi articolo “Figuraccia del sindaco e del Comune, aumenta la spesa per i lavori alla scuola Luciani”), o a fare false promesse, come ha fatto il 6 giugno scorso nel corso dell’incontro organizzato dalla Provincia di Ascoli l’assessore Brugni. Che aveva annunciato che la settimana successiva sarebbero finalmente iniziate le verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole comunali.

Sono passati più di 20 giorni da allora, ben tre settimane, ma delle promesse verifiche ovviamente non c’è traccia. Di fronte a simili comportamenti è illusorio, quasi un’utopia pensare che il Comune possa cambiare atteggiamento e iniziare finalmente ad interessarsi della sicurezza delle nostre scuole

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