Musica, immagini ed emozioni: il Liceo Artistico rende omaggio a Lucio Dalla


Suggestiva giornata conclusiva del progetto “La poetica di Lucio Dalla” realizzato dalla Quinta Multimedia, guidata dal prof. Maurizio Calenti. “E’ una iniziativa bellissima” commenta entusiasta Carla Sagretti, dirigente dell’ufficio scolastico regionale

Ad Ascoli quando si parla di “buona scuola” molto spesso si fa riferimento al Liceo Artistico Osvaldo Licini. Naturalmente, a scanso di equivoci, la controversa e contestata riforma del governo Renzi non c’entra nulla. Piuttosto con quel termine vogliamo indicare quella scuola con la “S” maiuscola che vorremmo tanto per i nostri figli, che sa proporre percorsi educativi e progetti didattici ad ampio respiro. Che riesce a coinvolgere i ragazzi, trasmettendo loro la passione per l’apprendimento, qualunque esso sia, la sete di sempre maggiori conoscenze, che è in grado di suscitare emozioni uniche ed indimenticabili.

E di emozioni ce ne ha regalate e procurate non poche la giornata conclusiva del progetto “La poetica di Lucio Dalla” realizzato dalla 5^ M (Multimedia) su proposta del professor Maurizio Calenti, naturalmente coordinatore del progetto stesso. “La scuola forma anche attraverso queste esperienze” ha sottolineato nel presentare l’iniziativa, la dirigente scolastica del Liceo Artistico, Nadia Latini, che ha poi parlato di “poesia tradotta in musica” in riferimento ai testi e alle canzoni del cantautore bolognese scomparso nel 2012.

Il progetto nasce nel 2016 – ha spiegato Maurizio Calenti – quando l’accademia di Stoccolma ha conferito il premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan per l’influenza che le sue canzoni e composizioni hanno avuto in tutto il mondo. L’idea di dar vita a questo progetto nasce proprio con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo dei cantautori, alla loro poesia, al fine di provare a restituire in immagini, attraverso un breve video, quelle emozioni. Ed è interessante capire in che modo i ragazzi di oggi traducano in immagini video quelle parole di un tempo, magari pensate e scritte in un contesto storico molto diverso. Credo che le emozioni, però, restino le stesse, oggi come allora”.

Magari sarà anche per il fatto che la nostra generazione inevitabilmente è molto legata alle canzoni di Dalla, vero di tesoro di ricordi e di emozioni vissute. Però se davvero uno degli obiettivi del progetto era quello di restituire attraverso le immagini (accompagnate ovviamente dalla musica del cantautore bolognese) le emozioni di un tempo, bisogna ammettere che i ragazzi dell’Artistico ci sono riusciti in pieno. D’altra parte i sogni, l’amore, i ricordi, la ricerca della felicità, il desiderio di libertà sono sensazioni ed emozioni che non hanno età e non hanno tempo e i ragazzi della 5^ M sono stati bravissimi nel trasmetterceli ancora, ovviamente con la loro visione, con il loro modo di vivere il mondo che non può certo essere lo stesso di 30 anni fa.

Lucio Dalla è stato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani – aggiunge Calenti – eclettico ed originale ha conquistato diverse generazioni di italiani e si è addentrato nei più svariati generi musicali, collaborando e duettando con artisti di fama nazionale e internazionale. Quando ho proposto il progetto i ragazzi inizialmente erano titubanti, perché non conoscevano Dalla. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro di ricerca e pian piano si sono innamorati”.

Le parole e le spiegazioni hanno, poi, lasciato spazio alla musica, alle immagini, alla poesia dei testi di Lucio Dalla, in un mix straordinario di emozioni e suggestioni, suscitate dalle note di alcuni pezzi del cantautore bolognese straordinariamente interpretati da Marco Piccioni (chitarra) e Paolo Travaglini (voce), alternate ai video realizzati dai partecipanti al progetto (dei 14 video realizzati ne sono stati scelti per l’occasione 5). Si è iniziato con la versione chitarra e voce di “Caruso” che ha subito contribuito a creare la giusta atmosfera.

Poi è stata la volta del primo video sulla canzone “Cara” che l’autore del video stesso, Edoardo Cocco, ha definito “la canzone più filosofica e più poetica di Dalla, che parla del diritto di cercare la felicità”. Una ricerca che per il protagonista del video è impersonificata da una ragazza, che appare tra gli squarci suggestivi del paese alto di Grottammare, mentre in sottofondo la versione originale della canzone, non rimasterizzata, rende l’atmosfera quasi magica. Dalla ricerca della felicità al sogno, all’immaginazione, il passo è breve e si compie attraverso le note di “Vorrei sapere chi è” e le immagini del video realizzato da Vincenzo Gargano che ammette il suo scetticismo iniziale nei confronti del progetto (che poi, a giudicare dal video, ha e sposato con entusiasmo e partecipazione).

Nel terzo video, sulle note di “Comunista”, si parla della libertà. “E’ un inno alla libertà – ha poi spiegato Cristiano Sciamanna – la libertà di tornare o di andar via. Ho scelto solo una parte del testo della canzone, quella più filosofica”. Dopo un secondo intermezzo musicale, con una versione “da brividi” de “La sera dei miracoli”, siamo stati letteralmente rapiti dagli ultimi due video su due delle canzoni simboli di Dalla. Il manifesto autobiografico di Dalla, “4 marzo 1943”, raccontato da Alessandro Trombetta con una suggestiva animazione (i disegni tutti opera dell’autore del video), e “Anna e Marco”, una favola moderna che Francesco Virgulti ha rappresentato nei quartieri, nelle strade e nelle rue cittadine (compresa una delle zone più belle di Ascoli, “Rrriete li mierghie”).

Le note e le parole di “Almeno pensami” e un’inedita versione della canzone stessa scovata dal professor Calenti su Youtube hanno concluso la giornata. “E’ un progetto bellissimo – ha commentato entusiasta la professoressa Sagretti dell’ufficio scolastico regionale – le canzoni di Dalla hanno riempito la nostra giovinezza. Spero che il progetto prosegua anche l’anno prossimo, magari con un altro cantautore italiano”.

Da questo punto di vista c’è solo l’imbarazzo della scelta. E in tal senso l’entusiasmo con il quale il prof. Calenti ha immediatamente condiviso l’auspicio della Sagretti è una garanzia. Sarà sicuramente un altro progetto e un altro appuntamento assolutamente da non perdere.

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