Confusione, contraddizioni e rinvii: il “mistero” degli interminabili lavori alla scuola media Luciani


Nel luglio scorso, rispondendo ad un’interrogazione di Ameli, il dirigente comunale affermava che il 12 giugno erano partiti i lavori. Che, secondo tutti gli atti comunali, dovevano terminare entro 6 mesi (12 dicembre). Ma 8 mesi dopo è ancora tutto in alto mare…

Se pensiamo che ci sono opere in attesa di essere terminate da anni. Se consideriamo le interminabili   telenovele, tra continui rinvii e slittamenti, relative al teatro Filarmonici e alla nuova tribuna est (al cui confronto Godot potrebbe essere definito un personaggio di una puntualità svizzera…), non dovremmo neppure occuparci di quanto sta accadendo alla scuola media Luciani, in relazione ai lavori di miglioramento sismico (ma il sindaco ha assicurato che, pur chiamandosi in quel modo, in realtà sono lavori di adeguamento sismico…).

Da contratto e secondo quanto riportato in tutti gli atti comunali, il primo stralcio di quei lavori doveva terminare il 12 dicembre 2017, mentre il secondo stralcio di lavori era stato previsto che partisse alla fine dell’attuale anno scolastico, a giugno 2018. E’ quasi superfluo sottolinearlo, siamo arrivati a metà febbraio e, ovviamente, quei lavori sono ben lungi dall’essere terminati (e non si hanno notizie su quando termineranno). E ci sono fondati e legittimi dubbi sul fatto che realmente il secondo stralcio dei lavori prenderà il via alla fine dell’anno scolastico in corso. Poco più di due mesi di ritardo (almeno per ora), per un’amministrazione comunale abituata a collezionare ritardi di anni, dovrebbe essere considerata una non notizia, praticamente la norma per il Comune di Ascoli.

Però quanto sta accadendo con i lavori alla scuola Luciani merita attenzione perché siamo di fronte all’ennesima incredibile e paradossale vicenda che, tra misteri, contraddizioni, confusione, approssimazione e tutto il tradizionale corollario, è davvero l’emblema di come funzionano (anzi, sarebbe più corretto dire non funzionano) le cose per questa amministrazione comunale ogni volta che c’è da portare avanti un intervento, un’opera pubblica di una certa rilevanza. In realtà dei lavori di miglioramento sismico della scuola Luciani ce ne siamo già occupati nei mesi scorsi relativamente al problema della sicurezza della scuola stessa, aspetto purtroppo colpevolmente sottovalutato (non certo da ora) dal sindaco e dall’amministrazione comunale.

All’epoca non avremmo mai immaginato che saremmo a tornati ad occuparcene sotto un altro aspetto, purtroppo con aspetti non meno surreali. L’intervento, necessario visto lo stato in cui versa la scuola (prima dell’inizio dell’emergenza terremoto l’indice di rischio era di 0,2 e, nonostante le “farneticazioni” del sindaco, in seguito allo sciame sismico la situazione è sicuramente peggiorata), è reso possibile grazie ai fondi per la riduzione del rischio sismico stanziati nel giugno 2014 dal Presidente del Consiglio dei Ministri (decreto n. 171 del 17 giugno 2014) e ripartiti poi tra le Regioni. Il Comune di Ascoli aveva chiesto e ottenuto (nel settembre 2015) un finanziamento di poco superiore ad un milione di euro, inserendo l’opera nel piano triennale delle opere pubbliche 2016-2018.

Il 6 dicembre 2016, con delibera n. 237, veniva approvato il progetto definitivo – esecutivo dei lavori e tre giorni dopo (9 dicembre) con determina n. 1691 veniva indetta la gara per l’affidamento dei lavori “mediante procedura negoziata con consultazione di almeno 10 operatori economici”. Nella stessa determina si stabiliva che “il tempo utile per dare compiuti i lavori è di 180 giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data del verbale di consegna dei lavori”. Alla gara partecipavano 16 ditte e il 28 dicembre 2016, con determina 1819, l’appalto veniva aggiudicato alla Trivell Fond srl di Tortoreto Lido che aveva presentato la miglior offerta economica, per un importo complessivo di 662 mila euro.

Ci sarebbe da discutere sul fatto che lavori così importanti (per la sicurezza) vengono affidati esclusivamente con il criterio del maggior ribasso. Ma quel che conta in questa sede è che nella determina di aggiudicazione si ribadiva che i lavori dovevano concludersi in 6 mesi (dalla data di consegna del cantiere). Per evitare di intralciare il meno possibile l’andamento dell’anno scolastico, l’inizio dei lavori veniva giustamente differito al termine dello stesso, a giugno 2017. Cosa che, in effetti, sembra realmente avvenire visto che il 7 giugno 2017, con determina n. 819, l’amministrazione comunale affidava i lavori di trasloco degli uffici della scuola alla ditta Lapati Sas, per una spesa di 9.150 euro, evidenziando nella determina stessa “l’urgenza di procedere al trasloco, per iniziare i lavori di miglioramento sismico”.

Quasi un mese dopo (il 3 luglio) nella determina n. 1008, con la quale si autorizzava la Trivell Fond a subappaltare una parte dei lavori alla ditta Ubaldi costruzioni,  si sottolineava che il contratto d’appalto per la consegna dei lavori era stato siglato il 7 giugno. In quegli stessi giorni il dirigente comunale del Servizio Progettazione e Gestione Opere Pubbliche, rispondendo ad un interrogazione presentata dal consigliere comunale Francesco Ameli, confermava che i lavori di miglioramento sismico della scuola media Luciani erano effettivamente iniziati il 12 giugno. Quindi, considerando i 6 mesi (180 giorni) stabiliti da tutti gli atti comunali, entro il 12 dicembre scorso i lavori sarebbero dovuti terminare.

Ma, trascorsa l’estate, le certezze  improvvisamente svaniscono, tra dubbi, misteri e imbarazzanti contraddizioni. Il 5 settembre, con determina n. 1335, incredibilmente e senza alcuna spiegazione su cosa sia accaduto, l’amministrazione procede nuovamente all’affidamento dei lavori di trasloco, questa volta alla ditta F.lli Celani e per 5.490 euro. Si tratta degli stessi lavori di trasloco affidati ad un’altra ditta 3 mesi prima, per giunta sottolineando allora che c’era l’urgenza “di procedere con l’immediatezza ai lavori di trasloco per iniziare i lavori di miglioramento sismico”. Cosa è accaduto, in questi tre mesi, per quale ragione la ditta Lapati (il cui nome non ricorrerà più negli atti comunali inerenti la scuola media Luciani) non ha svolto i lavori di trasloco?

A rendere il tutto più misterioso è, poi, il fatto che nella determina del 5 settembre si ripercorre tutto l’iter dell’intervento, a partire dallo stanziamento dei fondi da parte del Presidente del Consiglio nel giugno 2014, fermandosi, però, a dicembre 2016, al momento dell’aggiudicazione della gara. L’apice del paradosso, però, si tocca nel momento in cui 3 mesi dopo, come se nulla fosse, viene riproposto, alla lettera, quanto scritto nella determina di giugno (quella della prima assegnazione dei lavori di trasloco), cioè “l’urgenza di procedere al trasloco per iniziare i lavori di miglioramento sismico”.

Ma i lavori in questione non erano già iniziati il 12 giugno (come scritto dal dirigente comunale nella risposta all’interrogazione di Ameli)? Delle due l’una, o ha detto una bugia il dirigente comunale o è una clamorosa menzogna quanto riportato nella determina del 5 settembre (per altro firmata dallo stesso dirigente…). A contribuire ad alimentare il mistero ci pensano, poi, altre due determine di settembre, la 1372 e la 1373 (entrambe del 12 settembre) rispettivamente relative all’anticipazione del 20% dell’importo contrattuale alla ditta Trivelle Fond e alla liquidazione del 1° sal alla ditta stessa. In particolare nella determina n. 1373 si approva il 1° stato di avanzamento dei lavori, liquidando alla Trivell Fond poco più di 200 mila euro. La cosa a dir poco singolare è che nella determina si sostiene che, sulla base della verifica effettuata dal direttore dei lavori (ing. Pelliccioni), al 31 agosto risulta che i lavori eseguiti sono pari a 227 mila euro (cioè più del 30% del totale dell’intervento).

Ma come, il 5 settembre (determina 1335) si afferma che i lavori devono ancora iniziare   (“l’urgenza di procedere al trasloco per iniziare i lavori di miglioramento sismico” è scritto in quella determina)  e, poi, una settimana dopo  (determina 1373) si afferma, invece, che è già stato realizzato oltre il 30% dei lavori stessi? Siamo alle comiche, con un ulteriore particolare, di certo non irrilevante, che rende il tutto a dir poco paradossale. Le due determine in questione sono state redatte e firmate dallo stesso dirigente (Settore Progettazione e Gestione Opere Pubbliche) che, quindi, come se niente fosse prima scrive una cosa, poi il suo esatto contrario.

Come è tradizione di questa amministrazione, dopo le surreali determine di settembre dei lavori alla scuola media Luciani si perdono le tracce, C’è, in realtà, la determina n,.1730 del 23 ottobre che, però, si limita semplicemente a liquidare alla ditta F.lli Celani i lavori di trasloco (che, quindi, almeno questa volta sono stati effettuati). Ma dello stato di avanzamento dei lavori e di quando termineranno non si hanno più notizie. A fine anno (esattamente il 29 dicembre), poi, come se nulla fosse con determina n, 2703, viene affidato all’ing. Pelliccioni l’incarico per la realizzazione del progetto esecutivo del 2° stralcio dei lavori. Naturalmente non viene fatto alcun cenno al primo stralcio dei lavori che all’epoca doveva essere già concluso da una quindicina di giorni.

La realtà è che a metà febbraio, cioè oltre 8 mesi l’avvio dei lavori stessi (quindi ben oltre il termine di 6 mesi), non si hanno notizie e non si ha la più pallida idea di quando termineranno. Nulla di nuovo e di strano, in realtà, siamo alle solite. Anche se, nonostante sia ampiamente nota, ogni volta la sconcertante incapacità di programmare da parte di questa amministrazione comunale lascia davvero sconcertati…

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