Raccolta rifiuti: prove tecniche di indecenza…


Ancora disagi per il ritiro tardivo dei sacchetti da parte della società che gestisce il servizio, in diverse zone della città alle 16 non erano stati ancora ritirati quelli di carta e cartone depositati dai cittadini tra le 21 e le 4. E nei prossimi giorni la situazione rischia di peggiorare…

La foto che vedete è stata scattata intorno alle 16 all’inizio di corso Mazzini (di fronte alla chiesa del Carmine). A parte uno di colore marrone, i sacchetti presenti sono quelli bianchi destinati alla raccolta di carta e cartone.

La foto che vedete qui a fianco, invece, è stata scattata (secondo quanto riportato da un cittadino che l’ha pubblicata su facebook) intorno alle 13 nella zona di viale Marconi. In questo caso a parte un sacchetto giallo (che non dovrebbe esserci), c’è un sacchetto azzurro per pannoloni e pannolini e gli altri sono tutti sacchetti bianchi per carta e cartone. Entrambi i sacchetti, come è riportato nel regolamento pubblicato sul sito di Ecoinnova (la società che gestisce per conto del Comune la raccolta porta a porta) hanno proprio in martedì il giorno in cuoi avviene il proprio ritiro. Chiarissima e impossibile da non comprendere anche la spiegazione della modalità in cui deve essere conferito il sacchetto bianco di carta e cartone.

Esponi il sacchetto bianco (o azzurro) la sera prima del giorno di raccolta. Fronte strada dalle ore 21 alle ore 4” si legge nel regolamento. Questo significa che le famiglie residenti in quella zona (così come nelle altre zone della città), ieri sera dopo le 21 sono scese in strada per depositare i sacchetti. Certo, in generale dover uscire di casa a quell’ora per esporre i sacchetti non può essere considerato un così grande sacrificio. Ma per le persone anziane (e in quella parte di corso Mazzini ce ne sono diverse di coppie di anziani) sicuramente si tratta di un sacrificio non di poco conto, soprattutto in periodi come questo con le temperature che in quegli orari non sono certo gradevoli (ieri sera eravamo intorno allo 0…).

Proprio una di queste coppie di anziani (due ottantenni) ci ha confessato quanto duro sia uscire di casa in quell’orario, con quel freddo, quando generalmente si è già sotto le coperte al calduccio. Ed è importante sottolineare che non si tratta di un sacrificio che viene richiesta una volta alla settimana ma praticamente 6 giorni su 7, visto che tre giorni alla settimana c’è la raccolta dell’umido, un giorno quella di carta-cartone e pannoloni-pannolini, un altro della plastica e un altro ancora del secco non riciclabile. Magari sarebbe stato opportuno pensarci prima e riflettere sul fatto che certi orari sono particolarmente scomodi e penalizzanti per quegli anziani che vivono soli. Ormai, però, è così ed è importante che i cittadini (anche i più anziani) si sforzino di rispettare le norme per l’esposizione dei sacchetti per il bene della città, per il suo decoro e per la sua immagine.

Però è altrettanto fondamentale che chi svolge il servizio di raccolta faccia la stessa cosa, sia puntuale e irreprensibile negli orari di raccolta dei rifiuti. Per questo non è in alcun modo ammissibile che in molte vie cittadine ancora alle 13 si assista a questo indegno spettacoli, meno che mai è ammissibile assistervi alle 16. Una vera e propria vergogna, una grave mancanza di rispetto nei confronti della città e di quei cittadini che si sforzano di rispettare in maniera pedissequa quelle regole, non sempre scritte con il buonsenso. Già qualche settimana fa ce ne eravamo occupati (vedi articolo “Raccolta differenziata: promossi i cittadini, rimandata la gestione del servizio”) sulla base di una lunga serie di segnalazioni (anche fotografiche) che arrivavano principalmente da Monticelli.

Le foto di oggi (ma anche le segnalazioni ripetute dei giorni scorsi) dimostrano che in realtà il problema riguarda tutte le zone cittadine. Il punto è che se si impongono determinati orari di deposito dei sacchetti poi è assolutamente fondamentale che chi deve provvedere a ritirarli agisca di conseguenza. Perché costringere i cittadini, anche gli anziani, a depositare i sacchetti in quegli orari (dalle 21 alle 4) ha senso se l’obiettivo è quello poi di presentare, sin dal primo mattino, una città pulita e senza l’indegno spettacoli di cumuli di sacchetti di immondizia ovunque. Con simili orari imposti ai cittadini è giusto poi pretendere che alle 8 del mattino (tolleranza massima le 9) non ci siano più cumuli di sacchetti.

Per una questione di rispetto nei confronti dei cittadini, di decoro della città ma anche perché, di fronte a certi gravi disservizi, non ci si può poi lamentare se qualcuno non rispetta gli orari previsti dal regolamento e abbandona i sacchetti in orari differenti. La ragione per cui si verifica questo grave disservizio (carenza di personale, errori nell’organizzazione del lavoro o altro) non è importante, se non si è in grado di garantire il servizio a determinate condizioni allora si abbia almeno il buon senso di rivederlo, di cambiare gli orari di deposito dei sacchetti.

Qualcuno ironizzando sostiene che in tal modo si stanno facendo le prove tecniche per abituare i cittadini allo spettacolo ancora più indegno a cui potremmo assistere nei prossimi giorni, visto che l’8 dicembre è festa e quindi non verrà raccolta l’indifferenziata (bisognerà attendere la settimana successiva, il 15 dicembre). Poi il disagio si dovrebbe ripetere, addirittura in forma peggiore, proprio sotto Natale perché per 3 giorni non si dovrebbe effettuare la raccolta, visto che la vigilia di Natale quest’anno cade proprio di domenica. “Sinceramente spronerei tutti i cittadini a portare i sacchetti davanti al palazzo dell’Arengo in modo da formare un bel mucchio a forma di albero” ci scrive indignata Barbara.

Chissà, magari potrebbe essere una buona idea per far comprendere ai nostri amministratori che così come sono attualmente le cose non vanno molto bene…

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