L’esercito del selfie


Ennesimo imbarazzante selfie del leader della Lega Matteo Salvini, questa volta con la 95enne di San Martino di Fiastra, con tanto di promessa di lavorare per risolvere il problema. Che, però, ha già trovato soluzione dopo l’intervento della Regione…

Una volta c’era l’inquinatore televisivo. Così si era autodefinito Gabriele Paolini, noto al grande pubblico per le sue irruzioni improvvise e le sua apparizioni di disturbo nel corso dei collegamenti televisivi  in occasione di tutti i principali eventi di cronaca e sport. Paolini era sicuramente il più famoso, anche perché non si limitava a cercare di apparire in video ma spesso si presentava con cartelli  e, con il passare del tempo, ha preso anche l’abitudine di disturbare chi stava registrando il servizio. Ma, in maniera meno molesta, ad ogni collegamento c’erano diverse persone che cercavano di mettersi in mostra (indimenticabili, ad esempio, i collegamenti dal San Paolo di Napoli con Luigi Necco).

I tempi cambiano e oggi nell’era dei social, della rete dove tutto va così velocemente e non bisogna certo aspettare i collegamenti tv per apparire, gli “inquinatori televisivi” sono stati sostituiti da “l’esercito del selfie”. Ma la cosa paradossale è che questa mania, questa smania di apparire in determinate situazioni che possono fare “audience” ha contagiato anche e soprattutto i nostri politici. Uno dei più attivi in questo senso è indubbiamente il leader della Lega Matteo Salvini che proprio per questa sua mania, usata troppo spesso inopportunamente a scopo propagandistico, ha finito per rimediare della clamorose “figuracce”. Che poi in questi casi la rete è micidiale, i tweet e i post di Salvini in certe occasioni sono stati dei veri e propri assist per feroci ironie.

Come nel caso del famoso selfie nei pressi del Parlamento europeo a Bruxelles dopo l’attentato nella capitale belga, con i social scatenati non solo per il cattivo gusto ma anche e soprattutto per il fatto che il leader leghista è tra i più assenti al Parlamento europeo stesso, con ben l’84% delle assenze.

Non meno polemiche e violente accuse di sciacallaggio nel gennaio scorso provocò il selfie pubblicato su facebook nel gennaio scorso il selfie sulla via dell’Abruzzo sommerso dalla neve, nel corso della famosa emergenza neve unita  purtroppo anche al terremoto. Per non parlare poi dell’indimenticato selfie con la maglia di Donald Trump dietro un manifesto che spiegava come gli indiani siano stati quasi sterminati per colpa dell’immigrazione.

Un accostamento a dir poco stridente che scatenato la tipica ironica del web, con alcuni fotomontaggi davvero esilaranti (come, ad esempio, quello con la maglietta di higuain e dietro il poster del Napoli o quello con maglietta vegana e dietro il poster del Mc Donald’s). Questa volta, però, il leader leghista ha superato davvero il limite della decenza provando a lucrare qualche voto in più anche sulla vicenda della 95enne di San Martino di Fiastra sfrattata dalla sua casetta di legno sabato scorso.

Va detto che già in questi giorni lo spettacolo mediatico-propagandistico volto a sfruttare la brutta vicenda della 95enne Peppina era stato decisamente disarmante. Salvini, però, nei giorni caldi in cui il caso era esploso (sabato e domenica scorsi) era impegnato a Pontida  con il tradizionale raduno della Lega. Avrebbe potuto fare un salto per il tradizionale selfie propagandistico magari lunedì, almeno avrebbe potuto provare a celare un po’ la sua principale intenzione. Purtroppo per lui, poi, martedì c’era stato l’incontro tra i familiari di Peppina e alcuni rappresentanti della Regione, tra cui il consulente giuridico del presidente. Incontro invocato dai familiari stessi della 95enne e al termine del quale era arrivato l’annuncio dell’assessore regionale Sciapichetti.

Eravamo sicuri di poter trovare una soluzione  i familiari hanno avuto tutte le rassicurazioni e la signora Peppina potrà restare nella struttura provvisoria che ha realizzato”  (vedi articolo “Scende in campo la Regione, la 95enne di San Martino di Fiastra può tornare a casa”) ha affermato l’assessore, spiegando poi come la soluzione della vicenda risiede nella sanatoria. “La signora Peppina ne ha diritto – spiegava un comunicato stampa della Regione – perché la volumetria realizzata della casetta in legno, costruita su area edificabile di proprietà della stessa signora. è sostitutiva di quella della casa storica danneggiata dal terremoto. Abitazione quest’ultima che non sarà più edificata”.

Il consulente della Regione, inoltre, aveva consigliato alla famiglia di richiedere al Tar la sospensiva immediata dell’ordinanza di abbattimento del Comune. Vicenda quindi risolta e clamore mediatico inevitabilmente destinato a spegnersi, almeno così si credeva. Invece all’improvviso mercoledì pomeriggio ecco spuntare sul profilo twitter di Salvini l’ennesimo selfie, questa volta con la 95enne di San Martino di Fiastra, con tanto di “pippotto” altamente demagogico.

Contento di abbracciare nonna Giuseppina (a vedere la foto un po’ meno contenta è sembrata la donna, chissà a cosa stava pensando quando ha fatto il selfie, chiunque voglia può sbizzarrirsi in proposito…) 95enne, terremotata, è ostaggio della burocrazia italiana. la nuova casetta in legno donata dai parenti e sistemata nel suo giardino di Santa Maria di Fiastra (Macerata) rischia di essere abbattuta perché irregolare. Possibile che al governo permettano questo? Non sequestrano i beni di mafiosi e banchieri ladri ma se la prendono con  le nonne (e con la Lega). Forza Peppina lavoreremo per risolvere il tuo problema (comune ad altre centinaia di terremotati)  e se proveranno ad abbattere la tua casetta dovranno passare sui nostri corpi”.

Che dire, per un attimo abbiamo provato a credere che magari quel selfie e quel post erano di un paio di giorni fa che il leader della Lega si era semplicemente dimenticato di postare. Invece tutto è stato fatto e detto ieri (mercoledì), probabilmente Salvini nei giorni passati “non c’era o se c’era dormiva” e nessuno dei suoi si preoccupato di avvisarlo. Certo comprendiamo che con l’avvicinarsi delle elezioni politiche “tutto fa brodo”, che non ci si può certo lasciar sfuggire una simile occasione ma davvero la sensazione è che il leader della Lega stia “raschiando il fondo del barile”.

Se almeno si fosse limitato a pubblicare il selfie, evitando quelle affermazioni davvero imbarazzanti (visto che la situazione di fatto è stata praticamente risolta) , almeno la “figuraccia” sarebbe stata un po’ attenuata. Invece a peggiorare la situazione anche l’inopportuno e sconcertante tentativo di paragonare la storia della 95enne con la richiesta dei giudici di sequestro dei beni della Lega (che deve restituire allo Stato 49 milioni di euro) dopo la sentenza che ha condannato il fondatore del partito (Bossi) e l’ex tesoriere Belsito per truffa ai danni dello Stato. D’altra parte “la classe non è acqua” e il leader del Carroccio aveva già ampiamente dimostrato di “non conoscere vergogna”.

Chissà, magari quando la vicenda di Peppina sarà dimenticata Salvini potrebbe anche provare a far credere che se la situazione è stata risolta è merito del suo selfie e delle sue minacce (postume). Di certo la “faccia tosta” per farlo non gli manca e, sicuramente, qualche sprovveduto “allocco” che ci crederà realmente probabilmente lo troverà…

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