Anche la Quintana vittima di “fake news”


Un articolo di un quotidiano, ripreso e rilanciato da Italian Horse Protection, solleva dubbi sulla cavalla Try Your Luck con la quale Luca Innocenzi ha vinto l’edizione di luglio della Quintana. Ma un comunicato di Porta Solestà scaccia via ogni sospetto

Quello che sembrava potesse essere un giallo alla fine si è rivelata l’ennesima fake news. Che questa volta ha colpito la Quintana di Ascoli. Gli ingredienti per uno scandalo c’erano tutti. Il cavaliere indiscutibilmente più forte e più vincente dell’ultimo decennio della giostra ascolana, e per questo poco amato al di fuori di Porta Solestà, i sospetti di doping che già lo avevano riguardato qualche anno fa e la solita associazione animalista che non aspetta altro per spargere un po’ di veleno su queste manifestazioni.

In realtà a far scattare il presunto giallo è stato l’articolo di un quotidiano locale secondo il quale la cavalla Try Your Luck, in sella alla quale Luca Innocenzi ha vinto l’edizione di luglio della Quintana di Ascoli, sarebbe stato scartato dalle previsite che si sono svolte la settimana scorsa a Foligno in vista della giostra che si correrà il prossimo 17 settembre. L’articolo è stato immediatamente ripreso dall’associazione Italian Horse Protection Onlus (IHP) che ha pubblicato sul proprio sito on line una lunga nota, chiedendo poi chiarimenti al Ministero della Salute e all’Ente Giostra di Foligno

Con una lettera indirizzata ai componenti della commissione tecnica dell’Ente Giostra Quintana di Foligno e al Ministero della Salute – si legge  nella nota – IHP ha chiesto chiarimenti in merito a una notizia riportata ieri su un quotidiano  e confermata da alcune indiscrezioni: tra i cavalli portati alle previsite per la Quintana di Foligno del prossimo 17 settembre e che non hanno superato i controlli, vi sarebbe anche la cavalla di nome “Try Your Luck. La notizia non sarebbe di poco conto, visto che si tratta della cavalla vincitrice della Quintana di Ascoli lo scorso 9 luglio e che potrebbe correre nuovamente ad Ascoli domenica prossima. La cavalla sarebbe di proprietà del discusso fantino Luca Innocenzi, condannato per doping nel 2011 per illeciti avvenuti proprio nell’ambito della Quintana di Foligno, con tanto di intercettazioni pubblicate sui quotidiani”.

Come si ricorderà la vicenda a cui fa riferimento IHP risale al 2011 quando il cavaliere di Porta Solestà venne condannato in primo grado a 6 mesi di reclusione (pena poi sospesa) nell’ambito dell’inchiesta “Zodiaco” su fatti accaduti nel 2006 inerenti alcuni episodi di doping o presunto tale su alcuni cavalli partecipanti alla Quintana di Foligno. L’estate successiva, sempre IHP, in una lettera inviata al Ministero della Salute aveva chiesto di escludere Innocenzi dalla Quintana di Ascoli di luglio.

In seguito a quella lettera il Ministero della Salute aveva trasmesso una diffida all’allora prefetto di Ascoli Patrizi e al sindaco Castelli affinchè vietassero ad Innocenzi di prendere parte alla Quintana in programma il 14 luglio. L’Ente Quintana, naturalmente, aveva immediatamente dato seguito alla diffida con una delibera che, però, era poi stata sospesa dal giudice Mariangela Fuina del tribunale di Ascoli in seguito ad un ricorso presentato d’urgenza da Porta Solestà (il giudice aveva definito non condivisibile l’interpretazione del ministero della Salute, alla base della delibera dell’ente Quintana, che sosteneva che per condanna andava intesa anche solo quella subita in primo grado, come nel caso di Innocenzi).

Il cavaliere gialloblu aveva quindi partecipato ad entrambe le edizioni della Quintana 2012 (vincendole) e la vicenda era praticamente finita nel dimenticatoio. Ora ancora una volta Innocenzi rischiava di finire al centro delle polemiche per una vicenda che, però, non corrisponde per nulla al vero. Perché, come riportato in una nota di Porta Solestà, Try Your Luck non ha neppure partecipato alle pervisite perché, secondo quanto riportato da Porta Solestà, Innocenzi ha preferito preservare e tenere la cavalla solo per la Quintana di Ascoli.

Ecco quindi che in un attimo il presunto giallo si è sgonfiato, anche se già la notizia aveva provocato un certo clamore. E come avviene sempre in queste circostanze, anche di fronte ad una chiara e inequivocabile smentita c’è chi resta convinto che qualcosa di particolare ci sia comunque sotto.

Funziona così e forse sarebbe il caso di iniziare seriamente a riflettere sull’incidenza, a qualsiasi livello, delle cosiddette “fake news”

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