Libri di scuola gratis, il ministro Fedeli prepara la beffa
Secondo un comunicato stampa del Comune di Campli, il Miur invierà lunedì 10 luglio alle scuole le indicazioni operative. Ma per il sindaco del comune teramano l’intervento non sarà rivolto a tutti gli studenti ma solo a chi è in reale situazione di necessità
Invece di pensare alla maturità di Donnarumma, il ministro Fedeli farebbe meglio a preoccuparsi e ad interessarsi della probabile beffa che si potrebbe concretizzare nei prossimi giorni nei confronti delle famiglie che vivono nella zona del cratere. L’ennesima di una lunga serie che, da quanto trapela, potrebbe diventare realtà lunedì prossimo 10 luglio. Il condizionale è d’obbligo perché ancora non c’è la certezza e manca l’ufficialità da parte del ministero.
Ma tutto lascia pensare che l’iniziativa annunciata con enfasi dalla stessa Fedeli e dal Miur, che prevedeva la fornitura gratuita dei libri di testo per i prossimi due anni scolastici (2017/2018 e 2018/2019) agli studenti delle zone colpite dal sisma e dei 140 comuni inseriti nel cratere, assumerà connotati ben diversi rispetto a quanto previsto. A fornire importanti indicazioni in proposito è il sindaco di Campli Pietro Quaresimale che, visto che dall’annuncio dell’iniziativa (15 giorni fa) non si è saputo più niente, si è rivolto all’Ufficio Scolastico per sollecitarlo ad acquisire informazioni il più possibile precise.
Sollecitazione che ha sicuramente sortito effetto, visto che l’amministrazione comunale di Campli ha diffuso nella giornata di ieri un comunicato stampa in proposito. “A seguito di un’intensa attività di ricerca e informazione tra gli uffici comunali e le istituzioni interessate dall’accordo – si legge nel comunicato stampa – l’amministrazione informa tutti i cittadini interessati che in data odierna il Miur ha comunicato che lunedì 10 luglio 2017 verranno inviate agli Istituti scolastici le indicazioni operative per effettuare la richiesta del benefici.
L’amministrazione seguirà gli sviluppi dell’accordo e darà tempestiva notizia di ogni informazione utile per garantire alle famiglie colpite dagli eventi sismici la possibilità di beneficiare di tale agevolazione”. In realtà, come si può leggere, nel comunicato stampa non vengono fornite particolari indicazioni se non sul fatto che lunedì prossimo, 10 luglio, il Miur farà chiarezza sui termini dell’iniziativa.
Ma in successive dichiarazioni rilasciate ad alcuni organi di informazione locale, il sindaco ha anche sottolineato che “il Miur ha precisato inoltre che l’iniziativa sarà rivolta esclusivamente alle famiglie in reale situazione di necessità e bisogno attraverso l’individuazione di opportuni requisiti da possedere per accedere al beneficio”. E se davvero così sarà, è evidente che cambia completamente il contenuto dell’iniziativa e dell’accordo. Che, è bene ricordarlo, erano stati presentati in tutt’altro modo, cioè come un’agevolazione rivolta indistintamente a tutte le famiglie e a tutti gli studenti del cratere.
D’altra parte il comunicato stampa del Miur e dell’Associazione editori del 22 giugno scorso non lasciava certo dubbi in proposito. “Il nuovo accordo – specificava quel comunicato – amplia quello siglato nell’autunno del 2016 per la fornitura di libri alle ragazze e ai ragazzi di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, allargando l’iniziativa a tutte le alunne e gli alunni delle aree colpite da eventi sismici”.
Non possono esserci incertezze, non bisogna certo avere la laurea (ogni riferimento al ministro Fedeli è puramente voluto…) per comprendere il significato di quell’affermazione, cioè che i libri di testo gratuiti per i prossimi due anni scolastici sono per tutti gli studenti dei 140 comuni del cratere.
“Quello preso dall’Associazione Italiana Editori è un impegno importante. Ringrazio il presidente del Gruppo Educativo AIE, Giorgio Palumbo, per la sensibilità mostrata e per aver voluto dare continuità ad un intervento che mette al centro le studentesse e gli studenti. Queste non sono iniziative scontate, ma il segno tangibile che unendo le forze si possono offrire soluzioni concrete e durature nel tempo” commentava allora il ministro Fedeli.
Che, evidentemente, in questi 15 giorni ha cambiato idea, per propria volontà e convinzione o, magari, perché qualcuno le avrà fatto presente che così l’iniziativa è economicamente troppo impegnativa. Quale che sia la motivazione, se davvero lunedì prossimo il Miur annuncerà questo inatteso cambio si tratterà dell’ennesima beffa per le famiglie delle zone colpite dal terremoto, ma anche l’ennesima “figuraccia” del ministro e del suo ministero. Che, se così dovesse essere, dovrebbe innanzitutto chiedere più volte scusa.
Innanzitutto perché non si può promettere una cosa e, poi, con assoluta nonchalance, rimangiarsela come se niente fosse. Ma anche perché l’annuncio è stato fatto il 22 giugno scorso e non si può aspettare fino al 10 luglio per chiarire i termini dell’iniziativa (per giunta con questa improvvisa giravolta), con non solo le scuole e le famiglie in attesa, ma anche le stesse cartolibrerie che forniscono i libri di testo che, in mancanza di chiarezza, non possono muoversi, non sapendo cosa concretamente accadrà.
Andando, poi, nello specifico a parlare dell’intervento, in linea di principio si può anche comprendere che il beneficio venga riservato non a tutte le famiglie ma a quelle che realmente ne hanno bisogno, che concretamente sono in una situazione di difficoltà dopo il terremoto. Ma, allora, la riflessione andava fatta prima, non si possono fare promesse, non si può annunciare un provvedimento e poi 15 giorni dopo dire “scusate, ci siamo sbagliati”. Non è serio, non si può amministrare e governare con questa superficialità
Naturalmente, vista la situazione, da qui a lunedì 10 luglio in teoria ci sarebbe ancora il tempo di cambiare nuovamente parere, per riflettere, tornare sui propri passi ed evitare così la “figuraccia”.
Ma se alla fine accadrà realmente quello che ha anticipato il sindaco di Campli, quella che in partenza era una splendida ed encomiabile iniziativa si trasformerà nell’emblema della confusione, della superficialità, dell’inefficienza delle istituzioni in questo lungo post terremoto.