“Far west” a Baku: vince Ricciardo, scontro in pista Vettel-Hamilton


 

 

Con la safety car Hamilton frena maliziosamente facendosi tamponare da Vettel che, poi, l’affianca e lo sperona. Penalità per il ferrarista che, però, alla fine arriva quarto, davanti al rivale. Gran premio pieno di colpi di scena, disastrosa la direzione gara

Daniel Ricciardo ha vinto il gran premio di Azerbaijan dopo una delle gare più caotiche e incredibili degli ultimi anni. Grandi meriti per l’australiano, autore di sorpassi spettacolari, ma anche tanta fortuna visto che nei primi giri Ricciardo era quasi ultimo per una sosta imprevista. Prima vittoria stagionale per la Red Bull, che così diventa il terzo team a vincere una gara in stagione (l’ultima volta era accaduto nel 2013).

La gara, però, sarà ricordata a lungo e probabilmente ci saranno grandi polemiche per quello che è successo dopo una ventina di giri tra Hamilton e Vettel. Durante la safety car l’inglese ha frenato di scatto in maniera maliziosa dopo una curva cieca, facendosi così centrare da Vettel.  Che, accecato dall’ira, ha affiancato Hamilton e lo ha speronato. Inevitabilmente i due piloti sono finiti sotto investigazione ma, alla fine, la decisione presa dalla direzione gara è risultata a dir poco vergognosa.

La paura e l’influenza politica dei due team ha avuto la meglio. Vettel si è beccato una sanzione di dieci secondi di stop and go, Hamilton niente. La decisione giusta sarebbe stata squalificare Vettel e dare una penalità ad Hamilton ma così si sarebbero scontentati troppo entrambi i team. Meglio dare un contentino ad entrambe le squadre ed essere più buoni con i due piloti.

Se ci saranno moltissime polemiche probabilmente sarà per colpa di una giuria incompetente che non ha avuto il coraggio di fare ciò che doveva. E se nelle prossime gare ci saranno più contatti e manovre oltre il regolamento la colpa sarà anche di chi oggi non ha fatto ciò che doveva fare. Ma scandalosa è stata tutta la gestione del gran premio da parte della direzione gara che non ne ha combinata una giusta.

Al via c’è stato un contatto tra Bottas e Raikkonen. La colpa del pilota Mercedes è sembrata evidente. Bottas non ha concesso lo spazio necessario all’alfiere Ferrari e gli ha rovinato la gara. Niki Lauda, presidente onorario Mercedes e quindi più incline ad essere morbido con i piloti del team tedesco, ha dichiarato che il suo pilota era da penalizzare.Tutti d’accordo quindi, tranne i commissari che hanno inspiegabilmente deciso di non agire. Tardive le chiamate della safety car e assurdo non esporre la bandiera nera e gialla, che costringe ad una sosta ai box, a Raikkonen che era in pista con l’ala danneggiata.

Ad un certo punto c’erano talmente tanti detriti in pista che serviva esporre la bandiera rossa, ma i commissari non si sono decisi finchè Alonso non si è giustamente lamentato. Inspiegabile poi non aver sanzionato, e neanche investigato, Ocon per l’incidente con Perez. Alla fine, in mezzo a tutto questo caos, Vettel è riuscito ad arrivare davanti al rivale iridato, che ha avuto un problema sulla vettura che lo ha costretto ad una sosta imprevista, giungendo al quarto posto.

Dietro Ricciardo, secondo posto per Bottas, che dopo il primo giro era doppiato, e terzo per il canadese Stroll, al primo podio di carriera, vera sorpresa di giornata e migliore in pista. Out Raikkonen coinvolto incolpevolmente in una serie di contatti e Verstappen costretto al ritiro per un problema al motore. In classifica Vettel guadagna due punti su Hamilton e sale a 153 punti contro i 139 dell’inglese. Più staccati Bottas a 111 e Ricciardo a 92, lontanissimi Raikkonen a 73 e Verstappen a 45. Adesso il mondiale, dopo una sosta, farà tappa in Austria.

LA CRONACA

Al via Hamilton mantiene la prima posizione mentre Bottas infastidisce Vettel, ma così facendo si espone all’attacco di Raikkonen, mentre dietro Sainz si gira. Il pilota Mercedes non dà spazio a quello Ferrari e lo centra. Raikkonen, passato da Vettel, Perez e Verstappen, è costretto a continuare con l’ala danneggiata e il fondo rovinato, mentre Bottas fora e perde un giro. Hamilton prende subito un filo di gap su Vettel, con i due avversari per l’iride che sono in grado di staccare tutti gli altri e andare in fuga solitaria. Al sesto giro Ricciardo, partito male dalla decima posizione, ha un problema ad una gomma ed è costretto ad una sosta imprevista che lo fa scivolare nelle retrovie. Al deicmo giro Kvyat rompe e si ferma a bordo pista. Nel frattempo gran duello tra Perez e Verstappen, con l’olandese che prova a passare e il messicano che si difende in modo spettacolare. Purtroppo però la Red Bull dell’olandese rompe e Verstappen è costretto ai box. All’improvviso la direzione gara si ricorda che la vettura di Kvyat è ancora in pista e fa, colpevolmente con molto ritardo, entrare la safety car.

Tutti ne approfittano per fare l’unica sosta della giornata e le posizioni non cambiano, con Bottas che si sdoppia. Alla ripartenza Perez attacca Vettel ma il tedesco si difende mentre dietro Raikkonen si fa passare sia da Ocon che da Massa. L’ala del finlandese si rompe e la pista si riempie di detriti, costringendo ad un’altra safety car. E durante il regime di safety ecco il colpo di scena. Hamilton rallenta volontariamente tantissimo dopo una curva cieca e si fa centrare da Vettel, danneggiando la vettura del ferrarista. Il tedesco cade nella trappola dell’inglese e reagisce. Vettel si affianca ad Hamilton e gli dà una sportellata per vendicarsi. Si riparte e Ocon combina un disastro, centrando il suo compagno di squadra Perez e coinvolgendo anche l’incolpevole Raikkonen. Nuova safety almeno finchè Alonso non fa notare che ci sono troppi detriti in pista e la gara viene interrotta. Perez e Raikkonen costretti a perdere un giro, Ocon rimane nel giro del leader ma termina in coda.

La classifica quando si riparte vede Hamilton, Vettel, Massa, Stroll e un rimontante Ricciardo. Alla nuova ripartenza Vettel attacca Hamilton, che riesce a rimanere davanti. Dietro Stroll attacca e sorpassa Massa ma nel fare ciò entrambi vengono passati da Ricciardo che si inventa un sorpasso clamoroso e sale in terza posizione. Massa poco dopo rompe ed è costretto al ritiro mentre Hulkenberg centra un muro e si ritira. Intanto Bottas è il più attivo in pista e con una serie di sorpassi torna in zona punti. Al trentesimo giro altro colpo di scena. Hamilton ha un problema nelle protezioni intorno alla testa ed è costretto ad una sosta mentre Vettel viene penalizzato con uno stop and go per il contatto con Hamilton. Passa in testa quindi Ricciardo davanti a Stroll, Magnussen, Alonso e Ocon. Vettel è settimo davanti ad Hamilton ed entrambi sono dietro a Bottas.

Gli ultimi giri sono ancora molto movimentati. Ocon passa sia Alonso che Magnussen salendo in terza posizione. Bottas, Vettel e Hamilton a turno imitano il francese e si liberano dello spagnolo e del danese. Bottas poi si incolla ad Ocon e lo passa senza problemi. Vettel ha qualche problema nel passare il francese e si inventa un bellissimo sorpasso. Anche Hamilton poco dopo si libera di Ocon. Davanti Ricciardo è tranquillo mentre dietro Bottas guadagna su Stroll ma perde dalla coppia Vettel-Hamilton, che sono incollati tra di loro. Ricciardo vince in scioltezza mentre Bottas passa Stroll proprio sul rettilineo finale, mentre Vettel riesce a tenersi dietro Hamilton. Ottimo sesto Ocon, davanti ad un sorprendente Magnussen e a Sainz. Nono Alonso, per la prima volta a punti, e decimo Wehrlein.

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