Partono i lavori di miglioramento sismico, il Liceo Classico “emigra” all’Istituto Umberto I


Da giovedì 25 ottobre diverse classi del Liceo Classico e del Liceo Economico Sociale svolgeranno le lezioni al terzo piano (o al secondo…) dell’Istituto Umberto I per l’avvio degli attesi lavori di miglioramento sismico della sede di viale Vellei

Il Liceo Classico F. Stabili e il Liceo Economico Sociale (Les) emigrano. Da domani giovedì 25 ottobre le classi 3^, 4^ e 5^ A e B del Liceo Classico e tutte le classi del Les lasceranno la sede tradizionale di viale Vellei per svolgere le proprie lezioni presso il terzo piano dell’Istituto Umberto I in via delle Torri. Uno spostamento che si è reso necessario per consentire alla Provincia di Ascoli di dare finalmente il via ai lavori di miglioramento sismico della sede di via Vellei, necessari e quanto mai urgenti dopo l’esito dalle verifiche di vulnerabilità sismica effettuati (dalla Provincia stessa) tra settembre e dicembre 2017.

Che, per quanto riguarda il Liceo Classico ascolano, aveva dato risultati sconfortanti, con un indice di rischio pari a 0,3, ben lontano da quell’indice di rischio 1 che è limite per considerare un edificio sicuro. “Le scuole con indice di rischio molto sotto 1 andrebbero immediatamente chiuse” hanno ripetuto più volte nel lungo post terremoto l’allora commissario straordinario Errani e l’ex capo della protezione civile Curcio.

Quando fu reso noto il risultato della verifica di vulnerabilità sismica del Liceo Classico (ottobre 2017), il presidente della Provincia D’Erasmo, nel corso di un’intervista, ci spiegò che a Natale (con la scuola chiusa) sarebbero immediatamente partiti i lavori per il miglioramento sismico, per poi intervenire per mettere definitivamente in sicurezza l’edificio nel successivo giugno (vedi articolo “Liceo Classico a rischio, lavori di miglioramento sismico a Natale”).

Si tratta di un intervento di miglioramento sismico che si permetterà di portare l’indice di sicurezza oltre la soglia di 0,6 – si spiegava allora il presidente D’Erasmo – ma si tratta comunque di un intervento tampone per arrivare a fine anno scolastico in maniera sicura. Poi a giugno contiamo di effettuare l’intervento di adeguamento sismico, naturalmente con fondi messi a disposizione dallo Stato, per dare all’edificio la massima sicurezza”.

Come purtroppo avviene quasi sempre nel nostro paese, le cose poi sono andate in maniera decisamente differente. Nel corso del Natale passato non sono stati effettuati alcun genere di lavori e alla fine dell’anno scolastico ovviamente non è partito alcun intervento. Ma la cosa peggiore, però, è che quello che doveva essere (parole del presidente) un “intervento tampone” di fatto, sia pure se ampliato, è diventato l’unico intervento in cantiere per il Liceo Classico.

Niente più adeguamento sismico ma solamente un meno ambizioso miglioramento. Una differenza non di poco conto perché, come ormai dovrebbe essere noto, solo con l’adeguamento sismico si ottiene la sicurezza completa di un edificio. Con il miglioramento, come dice la parola stessa, si va semplicemente a migliorare l’indice di rischio ma non si rende sicuro l’edificio. In altre parole, se si portasse l’indice di rischio dell’edificio di viale Vellei dall’attuale 0,3 a 0,4 di certo si otterrebbe un miglioramento. Ma, con altrettanta chiarezza, saremmo ben lontani dal poterlo considerare sicuro.

Per questo è difficile capire per quale ragione, una volta che si mette finalmente mano all’edificio, non si sia pensato di metterlo definitivamente in sicurezza. Certo paragonando quello che sta facendo la Provincia, in tema di sicurezza delle scuole, rispetto al Comune di Ascoli le perplessità potrebbero sembrare eccessive.

In effetti da una parte (la Provincia) sono state effettuate da tempo le verifiche di vulnerabilità sismica su tutte le scuole di competenza, sono partiti e stanno partendo già i lavori in alcune di esse (Il “Buscemi” a San Benedetto, ora il Liceo Classico di Ascoli) e presto (anche se ancora non si conosce la data) toccherà anche al Liceo Artistico.

Dall’altra (il Comune), invece, siamo ancora in alto mare, solo da qualche settimana sono stati affidati gli incarichi per effettuare le suddette verifiche in due edifici scolastici dei 23 di competenza del Comune. Però ciò non toglie che, pur apprezzando il comportamento di gran lunga più consono della Provincia, resta il rammarico e si fatica a comprendere per quale ragione non si sia scelto di garantire la massima sicurezza.

In ogni caso tutto è pronto al Liceo Classico per il grande trasloco, comunicato dal dirigente scolastico una settimana fa. Con una circolare nella quale, però, il dirigente stesso mostra di avere le idee leggermente confuse, visto che fa riferimento a “lavori relativi alla vulnerabilità sismica” che, come visto, in realtà sono stati effettuati lo scorso anno.

Confusione a parte, al termine dell’iter iniziato il 4 luglio 2018 (con determina n. 345), i lavori per il miglioramento sismico del Liceo Classico “F. Stabili” sono stati aggiudicati il 17 settembre scorso, con determina n. 1.295, alla ditta Valleriani Enrico Srl di Basciano (Te) per una spesa complessiva inferiore ai 600 mila euro (572.944,259 euro per l’esattezza).

I lavori, finanziati dal Miur con decreto 607/2017, dureranno praticamente un anno, visto che nel progetto esecutivo approvato con la citata determina n. 345 del 4 luglio 2018 viene evidenziato che il tempo previsto per il termine dell’intervento è di 360 giorni, ovviamente a partire dall’avvio dei lavori stessi. Che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni, visto che si è atteso che si concludessero i lavori di manutenzione presso l’Itcg Umberto I, affidati con determina n. 1279 del 12 settembre scorso. In quella determina, in realtà,  si parla di “lavori finalizzati all’accoglienza al piano 2° di circa 10 classi del Liceo Classico F. Stabili”.

Nella circolare della settimana scorsa del dirigente scolastico del Liceo stesso, invece, si legge che “con decorrenza giovedì 25 ottobre 2018, le classi in indirizzo svolgeranno le loro lezioni al 3° piano dell’Istituto Umberto I”. Sarebbe davvero paradossale se i lavori “finalizzati all’accoglienza” fossero stati effettuati in un piano che non è quello che poi concretamente ospiterà le classi del Liceo Classico e del Les.

Si scoprirà solo domani mattina (giovedì 25 ottobre) quando gli studenti inizieranno il loro “esilio” all’Istituto Umberto I. Al secondo o al terzo piano…

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