Difesa, grinta, attenzione e un pizzico di fortuna: parte bene l’Ascoli di Breda


Il nuovo allenatore bianconero bagna l’esordio con un fondamentale successo nella sfida diretta contro il Perugia. Le novità tattiche (difesa a 4 e trequartista) funzionano da un punto di vista difensivo ma non in avanti, anche per le prestazioni non all’altezza di Falzerano e Gondo

Napoleone amava ripetere che preferiva avere generali fortunati piuttosto che bravi. In attesa di capire se e in che misura è anche bravo, di sicuro l’esordio di Breda contro il Perugia ci ha mostrato un “generale fortunato”. Perché vincere una partita senza neppure costruire una vera occasione da gol e con una mezza “ciabattata” , trasformata in gol da una deviazione fortuita ma decisiva dell’ex Dell’Orco, è indiscutibilmente segno di fortuna. Anche se poi, come sempre, la fortuna bisogna anche meritarsela è l’Ascoli l’ha fatto con una prova caratterialmente molto convincente, imbrigliando e concedendo il minimo indispensabile ad un avversario che veniva da una striscia di risultati positivi ed era considerato una delle squadre più in forma del campionato.

D’altra parte, però, non si potevano attendere miracoli dal nuovo allenatore in appena 4 giorni. Per giunta in una partita delicatissima, contro una diretta avversaria, assolutamente da vincere per la classifica e per il morale della squadra. Ed il successo è arrivato, nell’unico modo in cui attualmente l’Ascoli può sperare di vincere una partita, mettendo la massima attenzione e determinazione, cercando di chiudere tutti gli spazi e agli avversari e, poi, sfruttando la minima opportunità. Così ora Breda e i bianconeri potranno lavorare con un pizzico di tranquillità in più per cercare di migliorare la qualità delle prestazioni. Con la consapevolezza, però, che questa squadra, con i giocatori a disposizione in rosa, non potrà mai esprimere un gioco di grande qualità e particolarmente ficcante (anche se in tal senso il rientro di Dionisi porterà sicuramente qualche beneficio).

Rispetto alle ultime uscite targate Bucchi, l’Ascoli di Breda è tornato alla difesa a 4, con il trequartista dietro le due punte. Variazioni che hanno prodotto effetti positivi in fase difensiva, con l’Ascoli che, a differenza delle ultime partite, ha concesso pochissimo al Perugia (2 occasioni e un paio di situazioni pericolose in area), ma che non ha invece portato alcun giovamento in fase offensiva, con i bianconeri incapaci di costruire trame di gioco degne di tal nome e di rifornire adeguatamente le punte.

Difficoltà storiche per questa squadra, accentuata in questo caso dalla prova scialba di Falzerano come trequartista (in linea con quelle della sua stagione) e dall’ennesima prestazione deludente di Gondo. Ma anche da un centrocampo capace di imbrigliare bene le offensive avversarie ma, come sempre, poco propositivo e incapace di sostenere adeguatamente le punte. Per altro con Falasco e Adajapong che, nella difesa a 4, si sono preoccupati esclusivamente di difendere, le fasce laterali in fase offensiva praticamente non sono esistite. Ironia della sorte nell’unica occasione in tutta la partita in cui l’Ascoli ha affondato sulla fascia (a sinistra con il subentrato Marsura) è arrivato il gol partita, anche se con la preziosa e fondamentale doppia collaborazione del Perugia, prima con il rinvio sbagliato su un cross non irresistibile, poi con la deviazione fortuita di Dell’Orco che ha reso imparabile la conclusione non irresistibile di Collocolo.

Discorso completamente differente per quanto riguarda la fase difensiva che nelle ultime partite aveva mostrato preoccupanti falle e che, invece, con il Perugia ha superato a pieni voti la prova. Con Simic squalificato, Breda ha rilanciato, al fianco di Botteghin, Bellusci che non si vedeva da tempo in campo e che complessivamente ha risposto bene. Così come bene hanno risposto i due esterni che hanno disputato una partita prettamente difensiva. E se Falasco a sinistra nella ripresa ha sofferto un po’ gli affondi di Casasola (non a caso le due occasioni degli ospiti sono entrambe nate dai suoi affondi a sinistra), a destra Adjapong è stato autore di una prestazione maiuscola, indiscutibilmente la migliore da quando è all’Ascoli, non sbagliando un intervento e rendendosi protagonista anche di perfette chiusure e diagonali difensive, al punto da meritarsi la palma del migliore in campo.

Pronto e attento, come al solito, anche Leali che, nell’unica occasione in cui è stato chiamato in causa, ha risposto nel modo migliore, evitando quello che sarebbe stato il vantaggio ospite e che avrebbe potuto indirizzare in tutt’altro modo la partita. Che, in pratica, si è giocata realmente nei secondi 45 minuti, dopo un primo tempo da dimenticare, davvero orribile, infarcito di errori, senza occasioni e tiri in porta, con tanti lanci lunghi e rarissimi tentativi di giocare palla a terra.

In avvio di ripresa, poi, dopo un bello spunto di Forte, che si è liberato bene di un paio di avversari ma poi non ha trovato nessun compagno di squadra pronto a raccogliere il suo cross radente in area, gli ospiti hanno dato la sensazione di prendere in mano la partita. E’ arrivata anche la prima grande occasione, con la discesa sulla destra di Casasola e la conclusione, da dentro l’area, di Lisi non fortissima ma diretta all’angolino basso, con Leali bravo a deviare con la punta delle dita in angolo. Poi l’ingresso di Marsura, al posto di Falzerano, che ha sorpreso la difesa umbra  al primo affondo sulla destra, dando il via all’azione che ha portato al gol decisivo.

I bianconeri sono poi stati bravi a contenere la reazione della formazione di Castori, rischiando solo in un paio di circostanze e, di fatto, concedendo agli ospiti un’unica concreta occasione per il pareggio, con il solito affondo sulla destra di Casasola e la conclusione dal limite di Capezzi, di pochissimo a lato. La vittoria permette ora all’Ascoli di allontanarsi un po’ dalla zona a rischio (ora a 3 punti) e a Breda di poter lavorare con maggiore serenità. L’allenatore bianconero sa che c’è molto da lavorare e migliorare, anche se i presupposti non potevano essere migliori.

La partita contro il Perugia, per giunta, ha fornito anche importanti indicazioni. La prima, che poi è una conferma, è che questa squadra non si può permettere di affrontare nessuna gara senza la massima determinazione e applicazione se vuole sperare di fare risultato. La seconda che per i bianconeri è fondamentale, anzi decisiva, una buona tenuta difensiva, visto che per caratteristiche questa non potrà mai essere una squadra in grado di surclassare gli avversari sul piano del gioco e ottenere una particolare produzione offensiva.

In quest’ottica è subito in arrivo, sabato prossimo, un test molto probante contro il Parma che ha giocatori offensivi di categoria superiore. Bisognerà capire se contro i ducali Breda riproporrà il modulo con il trequartista che da un punto di vista offensivo non ha dato grandi risultati. Nel caso saremmo stupiti a vedere nuovamente titolare in quel ruolo Falzerano, dopo la prova negativa di sabato, piuttosto che Marsura. Sperando comunque che già sabato, o comunque al più presto, torni disponibile Dionisi, l’unico che può portare un po’ di qualità e di incisività all’attacco bianconero.

comments icon 0 comments
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *