Tracce di “buona scuola” alla scuola primaria Rodari


Mercoledì 19 giugno presso la Libreria Rinascita è stato presentato il libro “La Fenice dei Monti Azzurri”, realizzato dagli alunni della VA e VB della scuola primaria Rodari, che, per la sua particolare valenza, è entrato a far parte dei Quaderni del Consiglio regionale delle Marche

Tracce di “buona scuola” ad Ascoli. A scanso di equivoci è bene subito sottolineare che non c’entra nulla la controversa riforma attuata dal governo Renzi. Parliamo piuttosto di quella scuola con “S” maiuscola che aneliamo per i nostri figli, che sa proporre percorsi educativi e progetti didattici ad ampio respiro, che riesce a coinvolgere i ragazzi, trasmettendo loro la passione per l’apprendimento, la sete di sempre maggiori conoscenze, che è in grado di superare confini e steccati troppo ristretti, che sa suscitare emozioni uniche e indimenticabili.

E’ quanto è riuscita a fare la scuola primaria “Gianni Rodari” (dell’Istituto Scolastico comprensivo Borgo Solestà-Cantalamessa) con il progetto educativo e didattico “La Fenice dei Monti Azzurri”, realizzato dagli alunni delle classi V A e B sotto l’attenta guida delle maestre Mirella Di Fabio, Bruna Di Leonardo, Patrizia Bernardi, Chiara Rosa, Laura Luciani e Barbara Rossi.

Come si legge nell’introduzione, il libro “La Fenice dei Monti Azzurri”, presentato ufficialmente mercoledì 19 giugno presso la Libreria Rinascita, “è un’amorevole raccolta di lavori eseguiti dai bambini, incentrata sulla scrittura creativa e sulle arti visive che racconta con spontaneità ed empatia l’esperienza e la paura del sisma che ha colpito i nostri territori a partire dal 24 agosto 2016 ma anche le loro speranze”. E’ un viaggio della solidarietà, realizzato e vissuto da questi “scrittori in erba”, verso la rinascita della comunità colpita dal sisma, delle Marche e del Centro Italia.

Una rinascita che prende forma dalla Fenice di Cecco d’Ascoli e dalla Fenice potteriana per fare in modo che vengano curate presto le ferite della nostra terra. E’ un dono fatto dai bambini ai bambini che, attraverso la ricerca di fonti letterarie, storiche, geografiche relative al nostro territorio e con l’arricchimento derivato dall’esperienza delle visite guidate nei principali luoghi della cultura (come la Pinacoteca, la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini e la mostra dedicata a Cola d’Amatrice), hanno favorito stimoli e immaginazione. Così, attraverso la scrittura creativa, emergono tutte le migliori caratteristiche dell’infanzia: la creatività, l’empatia, la spontaneità e quella solidarietà che tutti accomuna.

Ma, soprattutto, quello che emerge dall’analisi dei loro lavori è che i ragazzi dimostrano tutta la loro sensibilità ma anche la loro forza e la loro fiducia nel futuro, sicuri che Ascoli e le zone intorno saranno ricostruite ancora più belle.

Questo progetto e questo lavoro partono dall’esperienza tremenda che abbiamo vissuto insieme nel 2016-2017 – spiega la maestra Mirella Di Fabio – abbiamo vissuto un anno terribile. Proprio nei giorni di fine ottobre, quando ci sono state le nuove due violente scosse, avremmo dovuto incontrare l’autrice Barbara Cerquetti. Nell’ambito della quarta edizione di Libriamoci gli alunni avevano letto il suo libro “Il Bosco delle Lucciole. Una storia d’amicizia e avventura sui Monti Sibillini”, registrando un’empatia motivazionale verso l’opera presentata dalla scrittrice”.

L’incontro tanto atteso ha poi affascinato e ispirato i ragazzi che conoscevano i personaggi e la fabula della storia. E nel libro “La Fenice dei Monti Azzurri” gli alunni hanno dato suono, forma e colore alla solidarietà verso la nostra comunità ferita dal terremoto. Hanno scritto testi fantastici dedicati ai luoghi più colpiti, dando sfoggio di grande creatività, hanno inventato personaggi come le fate, tra cui anche Fata Ricostruzione che dovrà promuovere e favorire la rivitalizzazione sociale, economica e turistica del territorio. “E’ importante sottolineare – ha aggiunto Mirella Di Fabio – che quello realizzato è stato un lavoro di classe aperte, hanno lavorato insieme bambini presi dalla sezione A e dalla sezione B”.

Il viaggio fantastico descritto dai ragazzi nei capitoli del libro tocca le nostre zone colpite dal terremoto e ci porta ad incontrare personaggi come Mazzamurella, la Sibilla, Guerino detto il Meschino. Il quarto capitolo del libro è incentrato su Leopardi ed è dedicato al Castelluccio. “Ci ha ispirato racconti bellissimi – sottolinea Mirella Di Fabio – i ragazzi hanno immaginato di condividere un viaggio con lui”. C’è poi una parte dell’opera dedicata a Force e Amatrice, mentre la parte scientifica del libro “è uno sguardo curioso sulla flora e la fauna dei Sibillini”.

Nel complesso davvero un gran bel progetto e un libro particolarmente suggestivo. A dimostrazione della sua straordinaria valenza e unicità, il progetto della scuola primaria Rodari si è guadagnato la sponsorizzazione della Regione Marche e il libro “La Fenice dei Monti Azzurri” è entrato a far parte dei Quaderni del Consiglio regionale delle Marche. Un riconoscimento meritatissimo e di grande importanza, alla luce del fatto che ogni anno sono numerosi i progetti didattici presentati alla Regione ma solo ai più originali e meritevoli spetta un simile riconoscimento. Per questa ragione alla presentazione del libro era presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Celani, che ha rimarcato l’importanza e il significato di questo riconoscimento.

E’ una cosa significativa e molto importante – ha sottolineato Celani – il libro andrà a far parte dei Quaderni del Consiglio regionale e della Biblioteca regionale. Questo significa anche che sarà distribuito a tutti i Consigli regionali d’Italia e che alcune copie resteranno a disposizione della Biblioteca regionale per la consultazione. Non è per nulla semplice ottenere un simile riconoscimento, spetta alla commissione dei saggi (costituita da 3 presidi, 2 in pensione e 1 in attività) decidere, dopo la prima scrematura effettuata dal presidente del Consiglio regionale e dai 2 vicepresidenti. Per quanto mi riguarda, con sano campanilismo, ho subito sponsorizzato il libro ed ho trovato il consenso e l’appoggio dei 3 saggi che hanno fatto una bellissima relazione.

Aver affrontato questo tema in questo modo, a livello fiabesco, è molto importante. Dobbiamo parlarne di queste cose perché siamo consapevoli che il nostro territorio è a rischio e che, di conseguenza, eventi di questo tipo ci saranno sempre. In questa direzione sta lavorando la Regione, con l’obiettivo di far diventare la nostra una comunità resiliente, in grado di reagire positivamente. Per questo va dato grande merito ai ragazzi e alle loro maestre che hanno affrontato questo argomento in questa maniera”.

Doveroso, di fronte ad una simile iniziativa e ad un simile progetto educativo, tributare il giusto merito alle maestre e ai ragazzi della scuola primaria Rodari

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