Le scuole cadono a pezzi, allarme sicurezza


Mentre da mesi si attende l’avvio delle verifiche di vulnerabilità sismica su 13 scuole cittadine, nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 maggio dal soffitto di una classe della scuola elementare Sant’Agostino si sono staccati due pannelli che sono caduti sul pavimento…

Questa volta Sant’Emidio non c’entra, perché non c’è stata alcuna scossa di terremoto. Ma qualcuno dall’alto continua fortunatamente a proteggere i nostri ragazzi, visto che chi dovrebbe farlo concretamente qui continua ignobilmente a fregarsene, ricordandosi della sicurezza delle scuole solo per la più vergognosa campagna elettorale degli ultimi decenni.

Proprio per l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, l’amministrazione comunale ha cercato in ogni modo di non far trapelare la notizia. Ma la città è piccola, le voci corrono e alla fine alcuni quotidiani hanno riportato quanto accaduto in una classe della scuola elementare Sant’Agostino. Dove, nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 maggio, dal soffitto si sono staccati due pannelli che sono caduti sul pavimento dell’aula. Ancora una volta, per fortuna, il fatto che l’incidente si sia verificato di notte, quindi senza la presenza degli alunni tra i banchi, ha evitato il peggio. Non c’è neppure bisogno di sottolineare e vengono i brividi solo al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere.

Naturalmente, però, la fortuna di aver evitato la tragedia non può e non deve far passare in secondo piano la gravità dell’accaduto. Che la situazione delle scuole cittadine sia a dir poco allarmante è cosa nota da tempo, almeno dai tempi del terremoto dell’agosto 2016 (in realtà per qualcuno un po’ più avveduto anche da prima). Il sindaco Castelli, per coprire le proprie gravi responsabilità e quella della sua amministrazione, pur di fronte all’evidenza (milioni di euro di danni, due scuole definitivamente chiuse), ha continuato a raccontare la “favoletta” del test superato.

Quello che, però, è peggio ha continuato a “fregarsene” e ad ignorare la serietà del problema, al punto che ancora oggi stiamo aspettando che partano le famose verifiche di vulnerabilità sismica sugli istituti scolastici che, secondo le norme, sarebbero dovute partire entro fine 2018 (in realtà per legge avrebbe dovuto effettuarle già entro la fine del 2013…).

E’ imbarazzante e al tempo stesso inaccettabile il comportamento dell’amministrazione comunale, ancora più se si pensa che persino la Provincia di Ascoli, in tutti gli edifici scolastici di propria competenza, ha da tempo effettuato le suddette verifiche. Che, per altro, sono semplicemente il primo e fondamentale passo da compiere, quello necessario per comprendere lo stato di salute, il livello di sicurezza degli istituti scolastici cittadini.

L’amministrazione comunale ne ha effettuati solamente due, alla Malaspina e alla Borgo Chiaro, che per altro hanno fornito un risultato molto preoccupante (entrambi gli edifici scolastici sono largamente al di sotto della soglia di sicurezza). Per gli altri edifici scolastici siamo in attesa, da una vita. Nel giugno scorso, nel corso di un convegno  in Provincia proprio sul tema della sicurezza delle scuole, l’assessore Brugni annunciò che le verifiche nelle scuole cittadine sarebbero partite la settimana successiva.

In realtà di settimane ne passeranno una trentina non per l’avvio delle verifiche ma, almeno, per l’indizione del bando con procedura telematica (determina n. 3675 del 13 dicembre 2018) per 13 istituiti scolastici, divisi in tre lotti (per un impegno di spesa complessivo di 161.730 euro). Il 14 febbraio scorso, poi, con determina n. 375 sono stati approvati i verbali di ammissione alle successive fasi della gara di 30 operatori (12 per il primo lotto, 5 per il secondo, 13 per il terzo) tra i quali poi scegliere i tre che si occuperanno dei rispettivi lotti. Da allora, però, è sceso nuovamente il silenzio e l’amministrazione comunale non ha fatto sapere se alla fine almeno gli incarichi sono stati assegnati e, soprattutto, se e quando in concreto partiranno le verifiche.

Quasi superfluo sottolineare come tra gli istituti da sottoporre a verifica ci sia anche la scuola Sant’Agostino (inserita nel primo lotto, per gli edifici in muratura). E proprio quanto accaduto l’altra notte in quell’edificio dimostra inequivocabilmente come, tra l’altro, quello delle verifiche sia solo una parte del problema. Non siamo degli indovini ma è facilmente ipotizzabile che, in gran parte degli istituti scolastici cittadini, i risultati non saranno tanto differenti rispetto a quelli della Malaspina e di Borgo Chiaro. Cioè con l’indice di sicurezza al di sotto del limite previsto. E, allora, visto anche quanto accaduto l’altra notte, si può continuare a mandare, come se nulla fosse, i ragazzi in quelle scuole così insicure?

Perché fino ad ora ci assistito il fato, anche in quanto accaduto a Sant’Agostino, e certi episodi si sono fortunatamente verificati sempre quando le scuole erano chiuse, di notte o nei giorni festivi. Chissà, magari dopo quello surreale sugli impianti sportivi (nel quale, per altro, l’assessore di fatto ha confermato in pieno tutto quello che abbiamo scritto nell’articolo “C’era una volta la città europea dello sport…”), evitando però di fare luce sul mistero della palestra Squarcia…), Brugni potrebbe postare un nuovo video, questa volta parlando della situazione delle scuole e spiegando perché in questi 5 anni l’amministrazione comunale di cui ha fatto parte in pratica non ha fatto nulla.

E per quale “insana” ragione, quindi, bisognerebbe credere a lui e al suo candidato sindaco Marco Fioravanti che, dopo non aver fatto nulla in questi 5 anni al governo della città, nella campagna elettorale promettono massimo impegno sul tema della sicurezza delle scuole. “Il tema della sicurezza delle scuole rappresenta una priorità assoluta” si legge nel programma elettorale del candidato sindaco Fioravanti, appoggiato dal sindaco uscente Castelli e dall’assessore all’edilizia scolastica uscente Brugni.

Cioè i due principali responsabili della terribile situazione in cui versano le scuole cittadine. E, in un certo senso, anche e soprattutto di quanto accaduto, per fortuna di notte, alla Sant’Agostino…

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