La recitazione come integrazione sociale: al Ventidio Basso in scena “Teatrando”


Nell’ambito delle iniziative per la Settimana della Famiglia, giovedì 4 aprile al Ventidio Basso è in programma la sedicesima edizione di “Teatrando”, rassegna teatrale dei centri diurni per diversamente abili presenti nel nostro territorio

Pur se colpevolmente poco promosso e pubblicizzato, uno degli appuntamenti di maggior interesse della “Settimana della famiglia” (che si svolge nel capoluogo piceno dal 30 marzo al 7 aprile) è “Teatrando”, in programma giovedì 4 aprile dalla 17:30 in poi al teatro Ventidio Basso. Giunto alla sedicesima edizione, la manifestazione coinvolge i centri diurni del territorio per persone disabili.

Nato nel 2003 su iniziativa dell’allora assessore ai servizi sociali Achille Marcucci, nella sua prima edizione fu proposto nell’ambito delle iniziative dell’Anno Europeo delle Persone Disabili. “Il grado di civiltà di un territorio – spiegava l’assessore Marcucci alla presentazione della manifestazione – si evidenzia garantendo le stesse opportunità a tutti i cittadini indipendentemente dalle loro condizioni. L’idea di organizzare una rappresentazione per disabili al Ventidio Basso è scaturita dal presupposto che diverse associazioni hanno creato realtà di buon livello espressivo che meritano, oltre ad una grande attenzione per perseguire l’obiettivo dell’integrazione sociale, anche di essere promosse ed apprezzate”.

In tal senso, visto il successo in un certo senso inaspettato riscosso dalla rassegna (con il teatro Ventidio Basso gremito in ogni ordine di posto), dal 2003 in poi la manifestazione è stata riproposta ogni anno e, successivamente, inserita nell’ambito degli eventi della Settimana della Famiglia. Doveva e poteva essere un’occasione importante per dare ancora più risalto alla rassegna, invece con il passare degli anni si è un po’ perso quello spirito, quella volontà di promuovere adeguatamente questa bella iniziativa che è finita quasi nel dimenticatoio, pochi pubblicizzata e non promossa in maniera adeguata.

Non a caso, proprio a ridosso dell’appuntamento, abbiamo raccolto lo sfogo di una delle volontarie impegnata (con l’Anfass) a preparare i ragazzi che poi si esibiranno sul palco, oltre che a creare le storie e le scenografie insieme agli educatori.

Sono molto delusa, arrabbiata ma non mi arrendo – afferma Morena – anche quest’anno il 4 aprile al Ventidio Basso dalle 17:30 in poi si svolgerà Teatrando, manifestazione che vede coinvolti i centri del territorio per persone definite diversamente abili, e nel territorio non vi è traccia del nostro passaggio. Si, a fine spettacolo ci doneranno una bellissima targa di partecipazione.

Ricordo che questa è una manifestazione voluta dall’amministrazione comunale nella settimana della famiglia. Sicuramente non siamo attori famosi ma siamo persone che si sforzano, imparano, danno la loro anima ed arte ad altri, alla comunità a chi ci verrà a vedere. Visto che nessuno lo sa, perché nessuno ha investito in pubblicità o altro per diffondere l’evento, saranno veramente pochi i nostri spettatori. No, non l’accetto. Vi invito quindi ad esserci, ad essere presenti, ad applaudire noi che ci stiamo preparando da mesi e che non vediamo l’ora di potervi divertire, coinvolgere ed emozionare con la nostra arte. Vi aspettiamo giovedì puntuali perché se non c’è un’amministrazione efficiente non vuol dire che dobbiate esserci nemmeno voi”.

Superfluo aggiungere che non possiamo che unirci all’appello lanciato da Morena, nella speranza che ancora una volta il teatro Ventidio Basso si presenti gremito in ogni ordine di posto. Ad animare la manifestazione gli utenti di alcune delle strutture territoriali più impegnate nel settore. A partire dall’Anfass di Ascoli Piceno, una delle 180 associazioni che compongono la base sociale di Anfass Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale”, presente nel capoluogo piceno dal 1968 con lo scopo di assicurare alle persone diversamente abili ed alle loro famiglie una migliore qualità della vita attraverso il sostegno e l’assistenza necessari a favorire i processi educativi, lo sviluppo delle capacità di relazione ed il potenziamento dell’autonomia personale, l’integrazione e partecipazione alla vita sociale.

Presente anche il centro diurno socio educativo riabilitativo “Il Colibrì”, una struttura territoriale per persone con disabilità psico-fisica e sensoriale all’interno della quale vengono condotte attività finalizzate all’integrazione sociale, al mantenimento e allo sviluppo delle varie abilità e attività educative mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive, affettivo relazionali e attività ludico motorie.

E, poi, ancora i centri diurni “Il Sentiero” e “Il Gabbiano Blu”, strutture riabilitative semiresidenziali che offrono accoglienza quotidiana a persone sofferenti di disturbi psichici con ridotte capacità socio-relazionali e compromissione delle capacità occupazionali o lavorative. Infine l’associazione “I Cirinei” che da anni opera nel campo dell’assistenza, dell’integrazione e della promozione della persona.

Il programma della serata vedrà salire sul palco i ragazzi del centro diurno Anfass con “Detti e ridetti”. Sarà poi la volta del centro diurno “Il Gabbiano Blu” con “Fabrizio secondo noi”, del centro diurno “Il Colibrì” con “La mia casa è piena di cassetti”, del centro diurno “Il Sentiero” con “Dov’è?… Eppure c’è!!!”, del centro diurno “I colori della mente” con “Passaggi di memoria” e dell’associazione “I Cirinei” con “Barzellette a tavola”.

Costo del biglietto di ingresso 8 euro. Il ricavato sarà devoluto ai centri diurni.

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