Il problema della sicurezza delle scuole in eredità al prossimo sindaco


In clamoroso ritardo rispetto agli annunci di inizio estate, nei prossimi giorni si svolgerà la gara per l’affidamento delle verifiche di vulnerabilità sismica in 13 edifici scolastici che, nella migliore delle ipotesi, termineranno non prima del prossimo maggio

Se volessimo provare a sorridere un po’ su una vicenda purtroppo terribilmente seria, si potrebbe dire che almeno abbiamo iniziato a capire lo strano concetto del tempo che ha questa amministrazione comunale. Che, evidentemente, quando parla di una settimana in realtà vuole intendere 7-8 mesi. Infatti il 6 giugno scorso, nel corso di un incontro sulla sicurezza delle scuole organizzato in Provincia, l’assessore Brugni annunciò che nel giro di una settimana sarebbero partite le verifiche di vulnerabilità sismica sulle scuole cittadine di competenza comunale.

Da allora sono passati 7 mesi e solo in questi giorni il Comune si appresta ad effettuare la gara per l’affidamento delle verifiche che, ad essere immotivatamente ottimisti, inizieranno a febbraio. Ironia a parte, l’indecente teatrino messo in scena dal sindaco Castelli e dall’amministrazione comunale sul tema della sicurezza delle scuole è finalmente arrivato al termine.

E non certo per la gara per l’affidamento delle verifiche che si svolgerà nei prossimi giorni, quanto per il fatto che ormai questa giunta è arrivata alla conclusione del suo mandato e di questo grave problema, colpevolmente e inspiegabilmente ignorato fino ad ora, se ne occuperà la prossima amministrazione comunale. Che, anche sulla base degli esiti di quelle verifiche (sempre ammesso che partano davvero), dovrà fare delle scelte importanti e difficili.

In altre parole dovrà fare quello che questo sindaco e questa amministrazione non sono riusciti (o non hanno voluto) fare. E non si tratta certo di scelte facili, sia perché fino ad ora in tema di sicurezza delle scuole praticamente non è stato fatto nulla, sia perché andranno sciolti complicati nodi che, ovviamente, l’attuale sindaco e l’attuale amministrazione si sono ben guardati di affrontare.

A complicare le cose c’è un quadro generale se possibile ancora più fosco, con l’attuale governo che, dopo le promesse della campagna elettorale, si è quasi completamente dimenticato di quella che invece è un’emergenza del paese, per giunta tagliando drasticamente fondi già stanziati in precedenza proprio per la sicurezza.

Tornando alle verifiche di vulnerabilità sismica, come aveva annunciando il sindaco in Consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere comunale Manni, sono solamente 13 gli edifici scolastici (più la Malaspina e Borgo Chiaro dove sono già in corso) che saranno oggetto delle verifiche stesse. Questo perché, come ha spiegato Castelli, in vista del possibile progetto di razionalizzazione dell’offerta scolastica (non ancora approvato dal commissario straordinario per la ricostruzione e che prevede la realizzazione di 5 poli scolastici in cui confluiranno parte degli attuali 26 plessi scolastici) le verifiche vengono effettuate solo sugli edifici scolastici che continueranno ad essere utilizzati.

In pratica, a conferma di come sul tema della sicurezza questa amministrazione comunale brancoli nel buio, si fa esattamente il contrario di quello che vorrebbero logica e buon senso: si scelgono gli edifici scolastici da utilizzare a caso, non in base al loro grado di sicurezza, e solo dopo vengono effettuate le verifiche. Che, ironia della sorte, potrebbero anche sancire che qualcuno degli edifici scelti è molto meno sicuro (e quindi ha bisogno di maggiori e più costosi interventi per la messa in sicurezza) di altri che invece sono stati preventivamente scartati. Una vera “genialata”.

Singolare, ma non certo una novità, è il fatto che la determina con la quale viene indetta la gara per “l’affidamento della verifica di vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio scolastico” (la n. 3675 del 13 dicembre scorso) ancora non è stata pubblicata sull’albo pretorio on line e al momento non è in alcun modo consultabile.

Per fortuna almeno si può consultare il bando che è suddiviso in tre lotti: il primo per gli edifici in muratura ( Primaria di Poggio di Bretta, Infanzia/Primaria Villa Sant’Antonio, Primaria Sant’Agostino, Primaria Marino del Tronto, Primaria via Speranza, Infanzia San Gaetano e Primaria Venagrande), il secondo per gli edifici in cemento armato gruppo A (Primaria Don Bosco, Primaria via Napoli, Primaria Tofare, Infanzia Collodi) e il terzo per gli edifici in cemento armato gruppo B (Infanzia/Primaria Don Giussani e Infanzia Poggio di Bretta).

Complessivamente l’importo totale del bando è di 161.730 euro (60.090 euro il primo lotto, 55.080 il secondo e 46.560 il terzo). L’aspetto positivo (almeno sulla carta) del bando è che per l’aggiudicazione si tiene maggiormente conto dell’offerta tecnica (70 su 100) rispetto all’offerta economica (30 su 100).

Sicuramente meno positivo il fatto che la procedura di aggiudicazione è piuttosto lunga. Infatti nella giornata di venerdì 11 dicembre è fissata la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al bando. La lunga procedura di aggiudicazione inizierà, con seduta pubblica digitale, lunedì 14 gennaio alle 9:30 con la verifica delle domande pervenute. Una volta terminate le valutazioni delle domande, i relativi atti verranno trasmessi alla commissione giudicante (composta da tre membri nominati dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte) che, dopo averli a sua volta verificati, comunicherà ai concorrenti ammessi la successiva seduta pubblica digitale in cui si procederà all’aggiudicazione.

Nella migliore delle ipotesi, concretamente le verifiche non partiranno prima di metà-fine febbraio. Quindi, fingendo di credere che in questo Comune le scadenze per il termine dei lavori vengono realmente rispettate e considerando che, secondo quanto è riportato nel bando stesso, “le prestazioni dell’appalto devono essere eseguite nel termine complessivo di n. 90 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna del servizio”,  gli esiti delle verifiche (compresa l’indicazione dell’indice di rischio per ogni edificio scolastico) saranno disponibili non prima di fine maggio.

Cioè nel periodo in cui si svolgeranno le elezioni comunali (o nel periodo immediatamente precedente). Quindi i risultati delle verifiche verranno, poi, vagliati dalla prossima amministrazione comunale. E per certi versi questo è un aspetto positivo, perché abbiamo ampiamente verificato come l’attuale sindaco e l’attuale amministrazione siano poco interessate alla situazione delle nostre scuole.

Certo, però, che ciò significa anche che bisognerà attendere ancora a lungo prima di vedere qualche intervento concreto. Sempre ammesso che la prossima amministrazione comunale sia un po’ più attiva in questo campo.

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