Ordinanza ricostruzione, milioni di euro per le scuole di Ascoli


Dal 15 maggio in vigore l’ordinanza n. 56 con la quale è stato approvato il secondo programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche nei territori colpiti dal sisma. Nelle Marche 317 interventi, per 540 milioni di euro, di 82 per le scuole

E’ entrata in vigore il 15 maggio scorso, il giorno successivo alla sua pubblicazione sul sito istituzionale del Commissario straordinario di governo ai fini della ricostruzione (www.sisma2016.gov.it), l’ordinanza n. 56 del 10 maggio scorso. Si tratta di un atto fondamentale con il quale è stato approvato “il secondo programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”, con un contestuale primo stanziamento di quasi un miliardo di euro (897.037.141,17 euro per la precisione).

Complessivamente sono 558 gli interventi inseriti nel programma, di cui ben 317 (per un importo di 540 milioni di euro) riguardano le Marche. In primo piano ci sono soprattutto gli edifici scolastici, con ben 122 interventi (82 nelle Marche) di adeguamento o costruzione ex novo. Ci sono poi altri edifici pubblici tra sedi municipali, cimiteri, caserme, uffici vari, ecc.

Al di là dei numeri sopra citata, l’importanza fondamentale e la priorità riservata agli edifici scolastici vengono peraltro sottolineate nell’ordinanza stessa dove, all’art. 3, si stabilisce che che “in considerazione del ruolo fondamentale da essi svolto ai fini della permanenza e della vita delle comunità residenti nei Comuni interessati, gli interventi ricompresi negli elenchi di cui agli Allegati 1, 2 e 3 alla presente ordinanza, relativi ad edifici scolastici, a strutture e presidi ospedalieri, a caserme e ad immobili adibiti a sede municipale dei Comuni rivestono importanza essenziale ai fini della ricostruzione ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14, comma 3-bis.1, del decreto-legge”.

Nei successivi articoli dell’ordinanza vengono indicate le procedure tecniche e le tempistiche per tutto l’iter, dalla progettazione all’affidamento dei lavori. E per consentire un rapido avvio dell’attività di progettazione degli interventi stessi, “su richiesta delle Regioni motivata con riferimento alle esigenze di cassa in relazione all’avanzamento delle attività di progettazione, viene disposto il trasferimento dal fondo di cui all’articolo 4, comma 3, del decreto-legge in favore delle contabilità speciali intestate ai Presidenti delle Regioni – Vice Commissari, della somma di euro 30.000.000” (art. 4 comma 8).

Oltre la metà di quella somma (il 62%) è destinato proprio alla Regione Marche, scelta ovvia e conseguente al fatto che la maggior parte degli interventi previsti nel programma dovranno essere realizzati proprio nella nostra regione.  L’articolo 11 dell’ordinanza stabilisce poi che “agli oneri economici derivanti dall’attuazione della presente ordinanza, pari a complessivi euro 897.037.141,17, si provvederà con le risorse del Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di cui all’articolo 4 del decreto-legge n. 189 del 2016”.

Nel successivo comma 2 viene anche stabilito che, per consentire l’immediato avvio dei primi interventi per l’anno in corso sono stanziati 500 milioni di euro, mentre i restanti 397 milioni verranno stanziati nel 2019.

La palla passa a Provincia e Comune

Quindi sono stati individuati gli interventi, ci sono i fondi sia per la progettazione che per i successivi interventi, spetta ora a Comune e Province non perdere tempo e progettare gli interventi stessi. E qui, come vedremo in seguito, iniziano i problemi. Tornando al programma degli interventi, come anticipato ben 317 riguardano le Marche, di cui 83 interessano il territorio della provincia di Ascoli.

L’attenzione maggiore è posta agli edifici scolastici con complessivi 82 interventi tra adeguamento sismico e nuova costruzione. Per quanto concerne la nostra provincia sono 32 gli edifici scolastici inseriti nel programma, di cui 20 del capoluogo piceno (l’elenco completo in fondo all’articolo). Nella maggior parte dei casi si tratta di interventi di adeguamento (16) ma è prevista anche la realizzazione di 4 nuovi poli scolastici.

Gli interventi di adeguamento riguardano praticamente tutte le scuole superiori (di proprietà della Provincia), mentre i 4 nuovi poli scolastici (oltre ad altri interventi di adeguamento) riguardano le scuole di proprietà del Comune. E qui, come ben sappiamo, si pone il problema della concreta possibilità di rispettare i tempi e fare in modo che quegli interventi si realizzino concretamente.

Chiamati in causa sono direttamente il Comune e la Provincia di Ascoli che hanno il dovere di non perdere questa occasione irripetibile per dare una svolta, per avviare finalmente un atteso programma di interventi per rendere sicure le scuole cittadine. E, come ben sanno i pochi che si preoccupano concretamente di questo tema e da tempo seguono l’evolversi della situazione ad Ascoli, la situazione è perfettamente antitetica.

Comune impreparato, fondi per le scuole a rischio

Se da un lato la Provincia è comunque sulla buona strada, ha realizzato le verifiche di vulnerabilità sismica sulle scuole di sua proprietà (con risultati per la verità tutti abbastanza sconfortanti…) e in molti casi ha già avviato o sta avviando la progettazione degli interventi di adeguamento conseguenti, quindi potrebbe essere pronta per sfruttare l’occasione, in Comune la situazione è a dir poco sconcertante. Ad un anno dall’avviso di manifestazione di interesse, non è stato affidato neppure un incarico per effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica in alcun edificio scolastico di proprietà comunale.

Ufficialmente, quindi, non sappiamo neppure quale sia la situazione delle scuole cittadine di competenza comunale, non sappiamo di che tipo di interventi hanno realmente bisogno e, di conseguenza, non si ha neppure la più pallida idea di cosa programmare e progettare. In altre parole, il rischio di perdere questa grossa opportunità è più che concreto.

Dando rapidamente uno sguardo agli altri interventi previsti nella provincia di Ascoli, sono complessivamente 10 le sedi municipali (Acquasanta, Folignano, Force, Montalto, Offida, Rotella, Venarotta, Cupramarittima, Monteprandone, Ripatransone) che saranno oggetto di intervento di adeguamento. Per quanto riguarda le altre opere pubbliche inserite nel programma per quanto riguarda il capoluogo piceno ci sono l’ala dei servizi finanziari dell’edificio comunale e Palazzo Ramazzoti.

Nel programma anche gli interventi per il teatro comunale di Acquasanta, la rocca medievale, i cimiteri e il rifugio di Colle Le Cese ad Arquata e gli spogliatoi del palazzo dello sport di Folignano (Villa Pigna). Ora spetterà agli enti preposti (Comuni e Provincia) fare in modo che quell’elenco non resti un mero libro dei sogni…

ASCOLI

Interventi di adeguamento/miglioramento sismico

(Istituti scolastici): Ipsia Sacconi – Ist. Tecnico Agrario C. Ulpiani – Liceo Scientifico Orsini corpo A – Scuola elementare e materna Malaspina – Scuola materna San Filippo – Scuola regionale di formazione succursale Ipsia – Ist. Tecnico Commerciale Umberto I – Scuola primaria Don Giussani – Scuola primaria Poggio di Bretta – Ipsia Sacconi via Faleria – Ist. Tecnico Industriale E. Fermi – Liceo Classico F. Stabili – Scuola Don Bosco – Liceo Artistico O. Licini – Itis Mazzocchi – Aula didattica e sede custode Ist. Agrario C. Ulpiani

(Altre opere pubbliche): Edificio comunale Servizio Finanziario – Palazzo Ramazzotti

Nuova costruzione

Polo scolastico San Marcello via Sardegna – Polo scolastico Ceci – Polo scolastico Cantalamessa – Polo scolastico Massimo D’Azeglio

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