Parco chiuso, Comune interrogato


L’interrogazione presentata dal consigliere comunale Ameli ha il merito di aver riportato l’attenzione sul parco di via Vittorio Emanuele Orlando da mesi in situazione di inaccettabile degrado. Ma dal Comune arrivano risposte differenti che non aiutano a dissipare dubbi e incertezze

Ma in che città vivono l’assessore ai lavori pubblici Lattanzi e quello al verde pubblico Silvestri? Chi vive ad Ascoli da tempo è a conoscenza dell’indegna situazione che si sta verificando nella zona adiacente a piazza Immacolata, per la precisione in via Vittorio Emanuele Orlando. Dove c’è un parco, intitolato al fondatore del movimento scout Baden Powell, che a lungo è stato punto di riferimento per tanti bambini (e i loro genitori) ed anziani.

Poi, pian piano, il degrado ha preso il sopravvento, nel completo disinteresse dell’amministrazione comunale, incurante degli appelli più volte lanciati dai genitori che chiedevano inutilmente maggiore attenzione e sorveglianza. Anche perché quel parco era diventato assolutamente insicuro per gli stessi bambini, non solo per la presenza spesso di siringhe ma anche per diversi giochi rotti e, quindi, pericolosi. Abbandonato a stesso il parco inevitabilmente è stato chiuso ed è finito nel dimenticatoio. Ora a riportarlo al centro dell’attenzione ci ha pensato un’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pd Francesco Ameli che intanto ha avuto il merito di consentire ai due assessori (e probabilmente a tutta la giunta) di scoprire l’esistenza di quel parco.

Perché non possiamo credere che due amministratori che hanno a cuore le sorti della propria città e della propria comunità non interverrebbero celermente se fossero a conoscenza di una simile situazione di degrado che si trascina da mesi. Certo se è comprensibile che l’assessore Lattanzi non conoscesse probabilmente neppure l’esistenza di quel parco, visto che fuori da Borgo Solestà è praticamente uno straniero, è un po’ più strano che ignorasse la sua esistenza e, soprattutto, la sua attuale condizione di degrado l’assessore Silvestri che pure è di quella zona e per anni addirittura è stato anche presidente proprio di quella Circoscrizione.

In ogni caso a ricordare ai nostri “smemorati” e “spaesati” amministratori l’indecente e inaccettabile situazione del parco di via Vittoria Emanuele Orlano ci ha pensato Ameli che nella sua interrogazione prima ripercorre la storia di quell’area. “Con delibera 148/2016 – scrive il consigliere comunale del Pd – si stabiliva di accettare la proposta di “Officine Sociali” Società Cooperativa Sociale a r.l. di corrispondere l’importo mensile del canone concessorio, pari a 313 euro oltre IVA, previo saldo dei canoni arretrati fino al 30/04/2016; di incaricare il Servizio Manutentivo- Strade alla realizzazione della recinzione di confine con il Corpo Forestale dello Stato, così come da schema di accordo di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n. 95 del 17/05/2011, utilizzando risorse umane interne all’Ente. Con determina n. 675 del 12/05/2015 veniva prorogato il contratto per l’affidamento in concessione dei locali comunali siti all’interno del parco urbano di via vittorio Emanuele Orlando”.

Ameli, poi, descrive la situazione di degrado in cui si trova l’area da mesi, dopo che anche l’attività di ristorazione “Bar del parco” aveva chiuso i battenti. “Il parco vive in una situazione di degrado, che comprende la mancata installazione di nuovi giochi che risultano poi essere il volano per l’attività di somministrazione oramai chiusa e l’apparente non curanza delle specie botaniche presenti – Il parco ad oggi risulta chiuso, togliendo la possibilità a molti cittadini di godere di un bene comunale di primaria importanza in particolare nei mesi primaverili ed estivi” scrive ancora il consigliere comunale del Pd che poi interroga il sindaco per sapere “se è stata realizzata la recinzione di confine con il Corpo Forestale dello Stato ; per quali motivi l’attività di ristorazione “bar del parco” risulta essere chiusa e se vi sarà nuovo bando per la gestione dei locali; se sono stati comprati nuovi giochi e quando è prevista la loro installazione; quali sono le iniziative che l’amministrazione intende mettere in atto per donare nuovamente alla città uno spazio importante per tutti i cittadini”.

Come detto l’interrogazione di Ameli intanto un primo effetto l’ha sortito. Dopo mesi e mesi di silenzio e di indifferenza, nel giro di poche ore l’amministrazione comunale ha fatto sentire in proposito la propria voce per ben due volte, prima con l’assessore Silvestri poi con l’assessore Lattanzi. Il problema è che i due (che pure fanno parte della stessa amministrazione comunale) sostanzialmente hanno detto cose abbastanza differenti. “Riapriremo il parco entro aprile” sostiene, almeno secondo quanto riporta un quotidiano locale, l’assessore Lattanzi. Che, poi, spiega come il parco sia stato chiuso perché alcuni giochi erano rovinati ma ora sono stati riacquistati e presto verranno montati “per essere di nuovo funzionanti”.

Prima di tutto, però, forse Lattanzi farebbe bene a spiegarlo al suo collega di giunta Silvestri che, solo 24 ore, sempre attraverso le pagine di un quotidiano locale, aveva fatto un quadro della situazione decisamente differente. “Vogliamo fare una nuova gara ma prima vorremmo dare una bella sistemata generale, anche attraverso il riposizionamento dei giochi” ha affermato l’assessore al verde pubblico, aggiungendo che presto verrà fatta la manutenzione di quelli che sono rimasti, a cui poi se ne aggiungeranno altri. Che, è quasi superfluo spiegarlo, è cosa assolutamente differente dal dire che è tutto pronto, che sono stati già acquistati i giochi nuovi…

Al di là dell’imbarazzante differenza di versioni è naturale ed inevitabile chiedersi per quale ragione solo ora, dopo il clamore suscitato dall’interrogazione di Ameli, l’assessore Silvestri e l’amministrazione comunale si decidono (almeno a parole) ad intervenire in un parco che da mesi si trova in quella situazione di degrado. Lo stesso Silvestri, poi, riguardo al fabbricato dove c’è l’attività di ristorazione (che necessita, anche in questo caso da diverso tempo, di un intervento sul tetto) spiega che se non si farà a breve la gara e se il fabbricato non verrà sistemato comunque il parco verrà riaperto, magari con quell’immobile chiuso.

Quanto ai tempi previsti per la riapertura Silvestri, a differenza di Lattanzi, non pone una scadenza precisa ma si limita a sottolineare che “la nostra volontà è di riaprire il parco prima possibile”. Che, visto che è da mesi che è chiuso, sarebbe comunque già troppo tardi…

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